Scrive Piero Ottone nella Rubrica Vizi e Virtù di ieri: “I miei dodici lettori penseranno che sono fissato: ma la lettura delle notizie, nei telegiornali di qualche nostra rete, sempre più mi affligge. Sarà una mia mania, lo ammetto: però lo stile di lettura mi sembra importante, essenziale … ma perché non hanno un po’ di considerazione per noi che ascoltiamo, con l’intento di capire cosa succede nel mondo?
Caro Piero Ottone, concordo pienamente con la sua fissazione. Oggi non solo si legge in fretta, senza stile e, per necessaria conseguenza, non dicendo o capendo gran che, ma scientemente si propina in fretta l’informazione, perché ciò che interessa è dimostrare all’uditorio di avere quante più informazioni possibili. Non importa se le persone capiscano o no, importa ingozzarle di “roba”: la ipotesi attuale dei media è che siamo tutti afflitti da un horror vacui, per cui mai lasciarci pause, o inflessioni, o sospensioni … sarebbe devastante per chi non ha la capacità di pensare … come un mare di pesciolini famelici e confusi, subito correremmo da qualche altra parte, lasciando anche loro a secco. Allora, caro Signor Ottone, le Sue considerazioni sullo stile di lettura mi appaiono, di questi tempi, un cibo davvero raffinato, ma per palati assolutamente non abituati a gustare.
La Sua, fiera, tredicesima lettrice,
Filomena Rita Di Mezza http://menadimezza66.blogspot.it/
illustrazione giovannilombardi.it