(da Realtà Sannita n° 10 1/15 giugno 2013 pag. 4)  Barcolla l’Amministrazione a Telese Terme Tares e Biodigestore i pomi della discordia. Insolita la partecipazione popolare alle problematiche amministrative del momento. Quello attuale è un brutto momento per l’Amministrazione Comunale di Telese: le vengono mossi attacchi “feroci” su tutti i fronti, sia quello esterno di semplici cittadini, che quello interno di consiglieri comunali di maggioranza e di opposizione.

E’ di pochi giorni fa la battaglia attraverso manifesti murali che un cittadino di Telese, Tonino Di Santo, ha innescato contro l’Amministrazione accusandola, in buona sostanza di inettitudine e quindi di incapacità nello svolgimento della delicata funzione (amministrativa) che i cittadini le hanno delegato. L’Amministrazione ha provato a difendersi e replicare, ma, non l’avesse mai fatto, ha provocato un ulteriore attacco da parte del Di Santo che gliene ha cantate di tutti i colori sempre restando nel tema amministrativo.

L’attacco politico all’interno della stessa compagine amministrativa di maggioranza è venuto dall’assessore Gennaro Capasso che con un pubblico manifesto ha motivato le ragioni delle sue dimissioni dovute sostanzialmente al mancato rispetto del programma presentato agli elettori.

Va detto intanto che Capasso è stato già sindaco di Telese ed è stato uno dei principali promotori della lista Vinci Telese che vinse le ultime elezioni amministrative che poi ha dato questa Amministrazione con sindaco Pasquale Carofano. Ciò vuol dire che queste dimissioni pesano. La minoranza consiliare, naturalmente coglie l’occasione per farsi sentire con forza in questo delicato momento per l’Amministrazione attiva, continuando a ripetere quel che va dicendo da tempo: Non siete capaci, state rovinando il paese e ve ne dovete solo andare.

Due sono gli argomenti che in questi giorni infiammano il dibattito amministrativo esteso anche alla opinione pubblica che per quanto sembra essere stata sempre disinteressata questa volta si interessa e partecipa. Gli argomenti sono la Tares ed il Biodigestore.

Capasso aveva chiesto l’abbattimento del 40% della TARES in conseguenza di somme consistenti che il comune ha incassato negli ultimi tempi tanto da avere oggi un avanzo di amministrazione di oltre un milione di euro. E ritenendo giusta ed opportuna tale richiesta perché i cittadini stanno subendo una pressione fiscale esorbitante che ammonta ad oltre 650 euro ciascuno, la minoranza l’ha sostenuta anche in consiglio comunale, mentre le maggioranza è andata per la sua strada in modo imperturbabile.

Come in modo imperturbabile e deciso ha sostenuto l’idea di realizzare il biodigestore, la creatura che tanto sta a cuore al vicesindaco Aceto, non tenendo in gran considerazione le osservazioni che sia Capasso che la minoranza guidata da Peppino Di Cerbo anche in Consiglio le muovevano.

Il massimo dell’ ascolto la maggioranza lo ha espresso con l’impegno di trovare un altro posto dove realizzarlo perché quello prescelto ( lo ha riconosciuto ) è proprio a ridosso del centro urbano. Ma il territorio comunale di Telese è piccolo e gli amministratori lo sanno bene perciò le osservazioni mosse saranno comunque sempre valide perché le ragioni contrarie espresse da Capasso ed avallate dalla minoranza non possono di certo svanire dalla sera alla mattina, quindi rimarranno sempre valide anche se si sceglie un altro sito.

Forse si dovrebbe guardare fuori dal territorio comunale, in aree di comuni limitrofi molto più grandi come territorio. E la cosa potrebbe realizzarsi visto anche che è stata costituita la Città Telesina che dovrebbe voler dire, tra l’altro, gestione unitaria del territorio.

Carlo Franco

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