
Sabato 25 maggio a Cerreto Sannita, nella Sala del Palazzo del Genio, si è tenuta la presentazione dell’ultimo libro di Renato Pescitelli La Società di Mutuo Soccorso tra gli Operai di Cerreto Sannita 1881-2013. Sono intervenuti lo storico Pier Luigi Rovito, docente di Diritto Medievale e Moderno e di Storia delle Istituzioni Politiche dell’Università di Salerno, Pasquale Santagata, sindaco di Cerreto, Giuseppe Ciaburri, Presidente della Società Operaia coordinati da Antonella Guerra. Erano presenti i rappresentanti delle Società di Mutuo soccorso della Campania.
Il libro riprende, ampliandolo, un saggio dello stesso autore pubblicato nel 1981 in occasione del I centenario della Società, accresciuto da una ricca Appendice documentaria e fotografica curata dal vicepresidente della Società Adam Biondi. La storia della Società cerretese di Mutuo soccorso viene collocata nel contesto dell’Italia post-risorgimentale, piena di fermenti sociali e culturali, di spinte di emancipazione sociale per le classi lavoratrici in cui le società di mutuo soccorso nascono con lo scopo di ridurre il potenziale rivoluzionario rappresentato dalla diffusione delle idee socialiste contrapponendogli «delle società operaie “affratellate” dove fu riaffermato il moderatismo predicato dallo stesso Mazzini e, implicitamente, la condanna ai movimenti socialisti, anarchici e comunisti» (La Società di Mutuo Soccorso tra gli Operai di Cerreto Sannita 1881-2013, p. 10). Anche nell’intervento del prof. Rovito sono stati analizzati gli anni successivi all’unità d’Italia con le sue contraddizioni, con i personaggi che ne sono stati protagonisti, con tutte le luci e le ombre di una società in trasformazione, in un delicato passaggio storico dall’antico regime allo Stato unitario. E la storia della Società di mutuo soccorso si intreccia anche, in maniera indissolubile, con quella del fondatore, l’avvocato Michele Ungaro, personaggio di rilievo nella cittadina sannita, magistrato, poi avvocato di Corte d’Appello, Presidente della Provincia di Benevento dal 1861, deputato a varie riprese dalla IX legislatura nel 1865, personaggio controverso che rappresenta al meglio le contraddizioni dell’epoca.
Nel suo intervento, l’autore, ringraziando gli intervenuti e i relatori, ha ricordato la presentazione del saggio del 1981 in occasione del centenario della Società alla presenza dell’allora presidente sig. Vincenzo Gagliardi e del prof. Giuseppe De Lucia che tenne la prolusione e, ribadendo un concetto a lui molto caro, ha fatto notare come questa nuova pubblicazione sia molto più ricca di documenti d’archivio e di fonti bibliografiche senza le quali non sarebbe possibile fare storia.
Il dott. Renato Pescitelli da sempre coniuga l’amore per la sua professione di farmacista con l’interesse per la storia, ed in particolare per la storia della sua comunità. Da ragazzo cominciò a trascrivere gli Statuti di Cerreto dal 1544 al 1723 con la guida dello zio materno, Silvestro Mastrobuoni, teologo della Cattedrale di Manfredonia che lo introdusse allo studio della paleografia. Così, negli anni ’60, ai tempi dell’università, continuò a coltivarne lo studio seguendo, oltre ai corsi di farmacia, quelli di Paleografia e Diplomatica tenuti dalla prof. Jole Mazzoleni, diplomandosi in queste materie presso l’Archivio di Stato di Napoli dove conobbe anche, diventandone amico, Catello Salvati, archivista, fondatore dell’Archivio di Stato di Benevento oltre cha autore di numerosissime opere di archivistica, paleografia e diplomatica. Ma Napoli rappresentò soprattutto, per il giovane cerretese, studente di scienze ma appassionato di discipline umanistiche, la possibilità di venire in contatto con la cultura liberale degli ambienti colti napoletani legata alla persona e all’opera di Benedetto Croce e rappresentata da personaggi fondamentali dell’intellettualità dell’epoca, primo fra tutti Alfredo Parente, storico, filosofo e musicologo di origine sannita, amico e studioso di Croce, prima bibliotecario, poi direttore della “Società di Storia Patria” di Napoli, docente di Filosofia e Metodologia presso l’Istituto Italiano per gli Studi Storici di Benedetto Croce e fondatore della Rivista di studi crociani ancora oggi ricordato dal Pescitelli come “maestro di crocianesimo”. Nel ’69 Pescitelli, ancora studente, pubblicò il suo primo saggio, Pietro Paolo Fusco nella Cerreto del primo ‘900, la biografia un medico vissuto a cavallo fra ‘800 e ‘900, nato a San Lorenzello ma vissuto a Cerreto, fondatore della rivista L’Eco del Sannio. Dopo la laurea il giovane studioso ritornò a Cerreto per occuparsi della farmacia paterna ma continuò a coltivare i suoi interessi paleografici cominciando a redigere i Regesta dell’Archivio diocesano diretto all’epoca da don Paquale Pastore, vicario del vescovo Felice Leonardo. Nacque così un’opera fondamentale per la storia sacra sannita: Chiesa telesina. Luoghi di culto, di educazione, di assistenza nel 16. e 17. secolo, pubblicato nel 1977 e che rimane ancora oggi una pietra miliare per la storia della diocesi. Dopo il terremoto del 1980, il vescovo gli chiese di occuparsi in maniera permanente dell’’Archivio diocesano, affidandogli la responsabilità della conservazione ma anche della valorizzazione dei documenti posseduti. Indubbiamente i suoi studi ne furono molto avvantaggiati: nacquero i saggi: La chiesa cattedrale, il seminario e l’episcopio in Cerreto Sannita del 1987, Sulla fondazione nella prima metà del 13. sec. del convento francescano di Cerreto Sannita intitolato a S. Antonio di Padova del 1987, La chiesa di S. Maria di Costantinopoli in Cerreto Sannita nel 2003, La chiesa di S. Maria Assunta in Cerreto Sannita nel 2005, e così via. Molti di questi saggi furono pubblicati su la Rivista storica del Sannio di cui fu anche direttore negli anni dal 1991 al 1994 quando ne lasciò la direzione a Pier Luigi Rovito, restando però sempre nel Comitato scientifico.
Ma i suoi studi non rimasero circoscritti alla storia sacra: pubblicato nel 1981 il primo saggio sulla Società operaia di Mutuo soccorso, ha continuato, da buon liberale quale si definisce, ad occuparsi di storia civile con numerosi scritti: Una loggia massonica a Cerreto alla fine dell’800 del 1984, Luigi Maria Grillo: prete carbonaro del 1987, Scias lector… i notai di Cerreto Sannita e le loro memorie sec. 14.-19. del 1991, ecc.
Negli ultimi anni sono uscite due importanti opere che, in qualche modo, sono la sintesi di una vita di studi: Palazzi case e famiglie cerretesi nel XVIII secolo: la rinascita, l’urbanistica e la società di Cerreto Sannita dopo il sisma del 1688 nel 2009 eCerreto Sacra nel 2011 con ristampa del 2012.
Ma lo storico non dimentica anche la sua professione scientifica per cui nel 2008 esce un’opera che ha l’intento di offrire ai medici delle conoscenze essenziali per prescrivere prodotti vegetali e di stimolare farmacisti ed erboristi ad impiegarli in modo più razionale: La fitoterapia in uno sguardo, pubblicata insieme a Francesco Capasso e Giuliano Grandolini, adottata anche nei corsi di scienze delle scuole medie superiori.
L’autore continua a studiare e a scrivere alacremente: è già pronto per una prossima pubblicazione un saggio sul clero telesino-cerretese durante gli episcopati di Luigi Sodo ed Angelo Michele Iannacchino, continua a sfornare articoli per l’amataRivista storica del Sannio, è richiesto per collaborazioni in numerose opere di storia locale di prossima pubblicazione. Ma questa sua intensa attività non va mai a scapito del rigore scientifico perché, come lui stesso dice citando Croce: «l’esattezza storica è un dovere morale, i “documenti” sono certamente, per un verso, segni superstiti di opere del passato, ma, per l’altro, testimonianze intorno a fatti e vanno considerati tra le notizie attestate» La società di mutuo soccorso…, 2013, p. 19.
Antonietta Cutillo
Per una completa bibliografia si veda il file pdf. allegato Bibliografia RENATO PESCITELLI