In qualità di Coordinatore Provinciale (BN) del S.V.I. (Sindacato Venatorio Italiano) gruppo Campano, esprimo personalmente, anche in nome di tutti i responsabili S.V.I. (BN) soddisfazione e consapevolezza di poter ora contare su una persona di grande umiltà e sensibilità su tutte le tematiche sociali compresa ora la gestione della caccia del territorio A.T.C. Benevento, nell’interesse di tutti i cacciatori. La gestione del presidente uscente rag. Antonio Ricciardi non’è stata per niente confacente a mio avviso data la sua posizione ai vertici di una grande associazione come la FDC, l’uomo Presidente non’è stato obiettivo come doveva essere, è finita finalmente un’epoca. Alcune associazioni venatorie invece di battere apertamente il pugno sul tavolo, nell’interesse di una caccia gestita e responsabile, secondo il piano faunistico e relativo regolamento attuativo, al fine, e per far sì che le specie di valenza venatoria attecchissero sui territori, si sono accapigliate l’una contro l’altra sposando tale assunto di gestione, e trascinando così la caccia di oggi, e gli stessi cacciatori all’opinione pubblica, come i responsabili della deserta presenza e vulnerabilità e conservazione delle specie di interesse venatorio e accusati spesso di bracconaggio. Non’è così. Noi cacciatori, quelli moderni, vogliamo, e volgiamo lo sguardo al cambiamento, convinti che questa è l’unica strada da percorrere, la gestione responsabile del territorio che sia produttiva e reintroduttiva di specie di pregio di interesse venatorio, e lo sparo, per noi, è l’ultimo atto. In questo quinquennio di gestione Ricciardi, abbiamo subito tante ingiustizie, non personali ovviamente, ma gestionali, per esempio, la qualità della selvaggina si è mostrata sempre più vulnerabile, la cosi detta “pronta caccia” una originale e fantomatica invenzione, in netto contrasto con il P.F.V.P. nonché con il P.F.V.R., praticata solo e soltanto quale diversivo di parte, e tra l’altro, più semplice e spicciativa rispetto a specie ed aree più problematiche dal punto di vista gestionale e ambientale. Mai nessun progetto di reintroduzione secondo buona norma, come per fare un esempio, la starna, che è stata come per il fagiano sparpagliata nei territori comunali quale contentino e senza alcun risultato di vera gestione reintroduttiva della specie, e del suo radicamento al territorio vocato secondo legge. Dopo il cambio al vertice dell’ A.T.C., si sta ancora cercando di far passare l’attuale Presidente come il nemico dei cacciatori, tutto falso, il nuovo Presidente Aceto, vanta un curriculum personale di tutto rispetto, persona disponibilissima e ora resasi disponibile a risolvere le annose questioni di vera gestione del territorio utile alla caccia, e lo ringrazio ancora.

Da ora finalmente, si volge ad una gestione secondo le buone norme in materia, una moderna gestione nell’interesse di tutti i cacciatori chiamati a dare il proprio essenziale contributo quali veri conoscitori delle problematiche da porre al vaglio delle risoluzioni per il bene comune della cultura venatoria. E’ ora di mettere da parte le appartenenze di interessi associativi (polizza caccia) che hanno creato tante divisioni, il nostro obiettivo caccia è unico per tutti, e sta ora a noi cacciatori fornire quel contributo necessario, per contribuire ora, ad una svolta epocale, trovando ora una porta spalancata di vera gestione, per avviarci tutti insieme alla riconquista della dignità di essere veri cacciatori rispettosi dell’ambiente, della introduzione della fauna di pregio e del loro mantenimento in modo responsabile e soprattutto compatibile. Per sgombrare ogni sorta di dubbio dagli attacchi di questi giorni al nuovo Presidente, mi preme farvi modestamente conoscere chi è il nuovo presidente dell’atc di Benevento, non certo un professionista della politica delle poltrone: Il Presidente Gianluca Aceto è nato a Telese Terme (BN) il 2 settembre 1974. Si è laureato in filosofia morale presso l’Universita’ Federico II di Napoli, con il massimo dei voti.  Titolo della ricerca: Il lavoro in Hegel e Marx. Nel 2003 ha conseguito il titolo di dottore di ricerca in Istituzioni Giuridiche ed Evoluzione Economico-Sociale, presso l’Universita’ degli studi del Molise di Campobasso. Titolo dello studio: Gli intellettuali e l’amministrazione dello stato moderno. Storia di una tensione culturale. Negli anni successivi ha continuato ad approfondire gli studi in filosofia del diritto, sociologia giuridica, storia della filosofia e teoria dello stato. Dal 1990 ha fondato diverse associazioni politiche e culturali in provincia di Benevento. Dal 1992 al 1998 è stato membro, tra l’altro, del Forum Ambientalista del Sannio, occupandosi di ciclo delle acque, elettroinquinamento e fonti rinnovabili, urbanistica e discariche abusive e ciclo dei rifiuti. Negli anni 1994-1995 è stato corrispondente Redazione Valle Telesina per il Sannio, quotidiano della Campania e del Molise. Dal 1995 al 2000 è stato caporedattore de l’ALTRITALIA, quindicinale a diffusione regionale. Dal 2000 al 2005 ha collaborato con l’Assessorato Agricoltura, Caccia, Pesca, Forestazione della Regione Campania. La collaborazione ha interessato tre tematiche principali: la ricerca sul territorio e realizzazione di progetti su difesa del suolo, rischio idrogeologico e rischio ambientale; la partecipazione allo studio e all’elaborazione delle leggi regionali sul riordino dei consorzi di bonifica e la stabilizzazione degli operai forestali stagionali; lo studio sugli investimenti produttivi e sui risultati dei fondi POR 2000 – 2006. Nel 2003-2004 ha svolto l’attività di ricerca Cultura giuridica e identità europea, progetto  coordinato dalla Professoressa Simona Andrini, UNIVERSITA’ DEGLI STUDI ROMA III. Dal 2003 al 2006 è stato vicepresidente del Distretto Industriale N° 4 Sant’Agata – Casapulla, Organismo delle Province di Caserta e Benevento per lo sviluppo del settore tessile e serico. Dal 2004 al 2009 è stato consigliere di opposizione presso il comune di Telese Terme (BN), risultando il primo dei votati della lista. Nel 2004-2005 ha partecipato alla sperimentazione del Reddito di Cittadinanza, quale coordinatore del progetto presso l’Ambito C6 (comune capofila Piedimonte Matese, Caserta).

Dal 2004 al 2008 ha insegnato, a contratto, Pianificazione e Programmazione delle Politiche e dei Servizi Sociali, Facoltà di Economia dell’Universita’ degli studi del Molise, e Storia delle Teorie e delle politiche del Lavoro,Facoltà di Scienze Economiche e Aziendali Dell’Universita’ degli studi del Sannio. Nel 2006, per conto della Regione Campania – Assessorato al Lavoro Formazione e Istruzioneha partecipato all’elaborazione del disegno di legge regionale «Testo unico della normativa della Regione Campania in materia di Lavoro e Formazione professionale per la promozione della Qualità del lavoro». Nel 2007, con il DASES (Dipartimento di Analisi dei Sistemi Economici e Sociali) dell’Università degli Studi del Sannio, ha partecipato al progetto di ricerca Qualità del lavoro e sviluppo economico nel Mezzogiorno. Nuove politiche del lavoro ed incentivi alle imprese in Campania. In ntrambi i lavori il coordinamento è stato del prof. Riccardo Realfonzo. Negli anni 2006-2007 ha condotto il progetto di ricerca Sicurezza sociale e civiltà del rischio, Universita’ degli studi del Molise, facoltà di Economia, corso di laurea in Scienze Umane e Sociali. Lo studio è stato coordinato dal prof. Davide Barba. Negli stessi anni ha svolto attività di ricerca nell’ambito del progetto Il giusto tempo. Strumenti giuridico-istituzionali e nuove tecnologie per la conciliazione vita-lavoro, presso il DASES dell’Università del Sannio. Dal 2006 al 2008 è stato consulente, presso il Senato della Repubblica, della XI Commissione permanente, Lavoro e previdenza sociale, e della XIII Commissione permanente, Territorio, ambiente, beni ambientali. Dal 2007 è collaboratore della rivista Alternative per il socialismo. Dal 2008 è assessore provinciale e dall’aprile del 2010 ricopre anche la carica di vicesindaco di Telese Terme, essendo risultato il primo eletto della competizione elettorale.

 

Gli Attacchi Populisti e denigratori dal tono egoistico, non contano nulla, l’esame di coscienza e la cultura, per chi c’e l’ha, sono la base del bene comune e bisogna metterla a servizio del prossimo, una rara virtù, spesso denigrata e mai apprezzata. Le persone vanno giudicate per il loro operato, e alla fine del proprio mandato. In qualità di coordinatore SVI (BN) esprimo in conclusione, la mia massima stima per la fattiva evoluzione degli obiettivi del nuovo Presidente, che sono tra l’altro, condivisi da diversi degli obiettivi che sono parte sostanziale dello statuto per cui nasce il Sindacato Venatorio Italiano, gruppo campano, e che sarà a sostegno delle buone tematiche di gestione del territorio provinciale di benevento A.T.C. nell’interesse di tutti i cacciatori.

Carmine Sanzari, coordinatore SVI (BN)

- Annuncio pubblicitario -
Articolo precedenteDalla Regione pioggia di milioni a Cerreto
Articolo successivoDigestore Anaerobico Telese: la Provincia ha avviato già la progettazione preliminare

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.