Assessore Liverini, rispondo al Suo comunicato stampa relativo ad intervista da me rilasciata al Sannio Quotidiano e relativa a due fatti sostanziali: il primo, afferente l’ennesimo ritardo con il quale la Sua amministrazione si appresta ad approvare il rendiconto di gestione, ben oltre il termine del 30 aprile, fissato dalla legge; il secondo, afferente la circostanza che la Sua compagine non perde occasione per attaccare le passate amministrazioni, salvo –poi- compiacersi per i numerosi appalti di lavori pubblici programmati e finanziati proprio da queste ultime (mi riferisco, solo a titolo esemplificativo a: Palazzetto dello Sport, adeguamento Piazza Mercato, Adeguamento rete fognante Scafa, Piana ed altre strade, Adeguamento impianto pubblica illuminazione Via Roma, Ristrutturazione ex Professionale Palmieri, parcheggio Maugeri, etc.). Non mi pare di aver utilizzato, nelle mie considerazioni critiche, né invettive né falsità ma solo concetti utili ad esporre ai cittadini fatti e circostanze, precise e documentabili.
Capisco lo stato d’animo Suo e della maggioranza: non è cosa di tutti i giorni vedere affisso nel paese un manifesto dal titolo inequivocabile, che al sostantivo aggiunge rafforzativo e superlativo; non era auspicabile la dimissione di un assessore, per forma e contenuto, soprattutto se prefigura un accidentato sviluppo degli ultimi 20 mesi di amministrazione, molto differente da quello trionfante che, credo, immaginavate. Capisco che tutto desideravate fuorché che venisse fuori –nel momento peggiore e nel peggiore dei modi- la questione della realizzazione di un impianto di trattamento dei rifiuti umidi localizzato a pochi metri dal centro abitato, in zona Ferrovia. Capisco tutto, però, a tutto c’è un limite. Non si è chiesto, a proposito di legalità e di regolarità, come può un Sindaco sostituirsi ad un intero Consiglio Comunale e firmare un assenso ad ospitare l’impianto, come si legge nella delibera della provincia? Eppure, quello delle funzioni e delle competenze del Sindaco in materia di disponibilità di immobili e di territorio, è concetto che la Sua amministrazione ha ampiamente analizzato di recente, in occasione di quel procedimento (mai portato a termine!) che è stato la causa del trasferimento degli uffici della ASL da Telese a Cerreto e, con esso, di tanti disagi per cittadini ed operatori. Dov’era e dov’è il Suo alto concetto di trasparenza e di legalità su queste questioni? Per cui, convinto come sono che la critica che ho mosso alla amministrazione della quale fa parte non abbia mai ecceduto i limiti della compostezza e del garbo, abbia pazienza, ed accetti ancora una volta che esprima il mio disappunto nel constatare che -da un lato- continuate a sputare veleno sulle passate amministrazioni e -dall’altro- tentate di ammantarvi di meriti che non vi appartengono. Solo perché è giusto evidenziare i fatti, Le ricordo il Suo esposto alla Magistratura volto ad impedire la ristrutturazione e l’adeguamento dell’Istituto Professionale “Palmieri”. Ricorderà che in quella occasione la Procura della Repubblica verificò la legittimità degli atti e dei fatti, archiviando la Sua denunzia, confortata dalla consulenza svolta dall’attuale Responsabile dell’ufficio tecnico (all’epoca consulente della procura). Il Suo esposto di cittadino archiviato …
Lei, oggi, assessore ai lavori pubblici, rivendica i meriti della realizzazione dell’opera con finanziamenti ottenuti dai Suoi avversari. Stranezze del destino a ricordare certe cose, non crede? Quindi, rispedisco al mittente le Sue malevoli interpretazioni e La ringrazio per i consigli di natura elettorale che ha voluto fornire. Le ricordo solo che io ed il gruppo al quale mi onoro di appartenere (che ringrazio tutti per la solidarietà e la vicinanza dimostrata), la Politica la facciamo tutti i giorni e non solo in campagna elettorale. Tuttavia, letti i Suoi consigli, credo di aver capito perché, candidato due volte, i Cittadini di Telese non l’hanno mai voluta come Sindaco: aveva iniziato troppo tardi la campagna elettorale !