Desidero chiedere pubblicamente scusa a tutti i Cittadini presenti all’incontro pubblico sul “Biodigestore anaerobico”, compreso il tavolo degli Amministratori Comunali. L’aver lanciato verso tale tavolo lo “Studio di Fattibilità per il Biodigestore”, redatto dall’Università del Sannio, è atto di cui mi rammarico. Mi corre l’obbligo, tuttavia, di dover spiegare le cause che mi hanno indotto al lancio della copia cartacea dello studio sopracitato, anche per sgombrare il campo da qualsiasi strumentale interpretazione, senza con ciò sminuire la censurabilità del gesto. Per tutta la serata, dopo quasi un’ora di autocelebrazioni, ho assistito ad un continuo ricorrere alle frasi del tipo “qua non si è fatto ancora niente”, “siamo in fase preliminare”, “non è detto che quest’impianto si farà”. Queste frasi avrebbero avuto un senso se le avessi sentite in un pubblico incontro a Novembre dell’anno scorso, quando il Sindaco ha inviato la lettera di disponibilità alla Provincia; dette oggi, dopo che il procedimento amministrativo è quasi sul binario di arrivo e non su quello di partenza, le ho giudicate un’offesa all’intelligenza. Su quello “Studio di Fattibilità”, insieme ad altri Cittadini, abbiamo passato intere nottate a studiarne il contenuto ed i riferimenti, quello stesso studio è costato alle tasche della collettività dodicimila euro come quota parte, in un momento in cui molta gente non arriva a fine mese.
Pur essendo caratterialmente tranquillo, alla terza provocazione del Sindaco, mio malgrado, ho ceduto al nervosismo: Il Sindaco ha insistito sul fatto che la “Torcia di sicurezza”, o camino o ciminiera non c’era, nonostante prevista sia nello Studio di fattibilità, che dalla legge, ha insistito poi sul fatto che lo “Studio di Fattibilità” non era da tenere in somma considerazione. La misura si è colmata quando il Sindaco ha insinuato che noi eravamo in campagna elettorale, il che vale a dire che la nostra presenza non era contro l’impianto, ma contro di lui. Quel pezzo di carta, costato dodicimila euro, non valeva niente? Le nottate intere a studiare sono state inutili? Mi è venuto istintivo semplicemente buttarlo via, certo nella direzione sbagliata, ma senza nessun intento offensivo.
Michele Clarizia
Gent.mo Michele, capisco la tua rabbia, la reazione Tua e dei tuoi amici però, credo, il clima che si era determinato poteva portare a simili conclusioni. Nel mio intervento, apprenderai, ho cercato di smorzare i toni sulla base di informazioni e dichiarazioni dell’Amministrazione che, credo, chiudono in maniera pressocché definitiva la localizzazione dell’impianto in quel sito. Difatti, per il Sindaco in quel sito non poteva essere localizzata neppure l’isola ecologica e, quindi, a maggior ragione il bio-digestore. La lettera che lo stesso sindaco ha inviato ieri alla Provincia ed il suo contenuto, credo, che siano la testimonianza di una effettiva indecisione, se non proprio di un travaglio. Resta il fatto di un procedimento amministrativo con un finanziamento assentito per quell’opera che la Provincia -allo stato- intende realizzare in quel sito. Non è il caso di polemizzare però quel procedimento va fermato con atti ufficiali che non possono essere la semplice lettera sia pure del sindaco di Telese. E’ stata richiesta la convocazione di un Consiglio Comunale con una proposta di deliberazione che rappresenta l’unico atto utile al fine di manifestare il dissenso del comune di Telese rispetto all’operazione. Per cui, è inutile che si cerchi di menare il can per l’aia (il presidente Selvaggio ha detto che non convocherà il Consiglio finché non so che !) ma -anche per ripristinare una situazione di serenità- credo che sia urgente e necessario approvare degli atti che manifestino le convinzioni prevalenti di estrema contrarietà di realizzare quell’impianto in quel sito. Comunque, mi fa anche molto piacere del tuo articolo, che dimostra la tua buona fede e la tua passione civile. Se me lo permetti, con amicizia.
Voglio censurare l ‘ inconsulto gesto compiuto dal dott. Michele Clarizia ,nel corso dell’ incontro pubblico sul biodigestore , atteggiamento che non può in nessun modo essere giustificato nonostante le sue personali motivazioni. Vorrei che il suddetto chiarisca pubblicamente che il suo comportamento è puramente a titolo personale e non può essere in alcun modo riconducibile all’ attività svolta dagli attivisti locali del M5S sulla questione biodigestore. Questo “presunto” e “pseudo” attivista non può con i suoi atteggiamenti e comportamenti, finalizzati , ritengo , alla ricerca di una visibilità politica personale , far ricadere su chi come me e tanti altri ha legato , con il proprio operato ed impegno , la propria figura alle ideologie del M5S. Certo del suo chiarimento , auspico che la mia persona non venga in alcun modo associata al comportamento e all ‘ attività dei cosiddetti “Telesini a 5 stelle”.
Come non si eseguono gli ordini illegittimi, così un moto di rivolta contro quanto è intollerabilmente ingiusto è ETICA!!! Bravo Dott. anche Cristo rivoltò il tavolo contro i mercanti del TEMPIO!Lia Buono
Conosco il dott. Michele Clarizia da trent’anni, da quando negli anni ’80 abbiamo condiviso l’impegno civile contro gli sprechi e gli abusi della Sanità Beneventana. Il suo pregio era quello di approfondire nel dettaglio la conoscenza dei fatti che, unitamente al suo formidabile intuito, consentiva di scoperchiare il sistema delle clientele legato al mondo degli appalti e delle assunzioni. Nell’assemblea pubblica sul biodigestore, ho riscontrato nel collega Clarizia la stessa passione di allora che però questa volta gli ha giocato il brutto scherzo del lancio dei fogli in aria nel bel mezzo della discussione. Un gesto inopportuno, provocato dal nervosismo che può capitare a chi, come lui, si è sempre impegnato con disinteresse e generosità da vendere. Un errore di cui Clarizia chiede oggi pubbliche scuse con l’umiltà delle persone intelligenti. Ritengo l’azione come una parentesi da archiviare e che non bisogna enfatizzare strumentalmente per sgusciare dalle questioni di merito sollevate dal suo discorso. Al riguardo intervengo su un punto dell’intervento di Clarizia che mi ha particolarmente colpito in riferimento ai batteri dannosi per salute dell’uomo legati ai biodigestori che in Germania avrebbero causato la morte di migliaia di persone. Per offrire un contributo di maggiore chiarezza sulla questione, riporto testualmente: “In Germania alcuni ricercatori hanno suggerito che l’epidemia di Escherichia coli che ha colpito la Germania, causando nell’estate del 2011 18 morti e tra l’estate del 2011 e l’inizio del 2012 migliaia di casi di botulismo osservato negli animali, sarebbero state causate dalle centrali a biogas, salvo poi scoprire che il biogas non c’entrava nulla, mentre i germogli di soia infetti da Escherichia Coli, per i quali si imputò a un certo punto il digestato sparso sui campi, venivano dall’Egitto” (da Wikipedia-Digestione anaerobica). Emilio Tazza
Gent.mo dr. tazza, grazie per il contributo di maggior chiarezza sull’Escherichia Coli e sui batteri. Anch’io, ieri sera, nel corso del mio intervento, ho argomentato che di tesi a favore o contro l’impianto ce ne sono a sufficienza per confondere le idee. Nella discussione in corso, la sicurezza dell’impianto (cioè che non sia da “disastro ambientale”, come pure è stato paventato da qualcuno), interessa fino a un certo punto. Ma, Lei, è a favore o contro questa iniziativa, nello specifico ? Diamo un contributo alla chiarezza. Semplifichiamo i percorsi dei politici perché, di loro, già sono sufficientemente burocratizzati, contorti, paradossali e zeppi di contraddizioni. Saluti. Carmine R. COVELLI
Ringrazio Carmine per l’attestato di amicizia, che ricambio; aggiungo che ho forti dubbi, essendo il procedimento amministrativo nella fase conclusiva, sul fatto che una delibera comunale possa sospendere tale procedura, penso piuttosto ad un atto in autotutela dell’Ente Provincia commissariato, semprechè Cimitile ne abbia il potere. Magari, dopo un’attenta valutazione dell’attuale, e rimarco l’attuale, assetto urbanistico dell’area dell’isola ecologica, si potrebbe pensare ad una sospensiva presso il TAR; non so, staremo a vedere.
Ringrazio anche Lia, anche se non mi piace l’accostamento a Cristo, mentre penso sia calzante quello ai mercanti del tempio.
Ringrazio Emilio per aver ricordato vecchi tempi, ma Emilio tu sai bene che la situazione della Sanità, allora come oggi, è nelle mani della politica e nulla è cambiato, anzi stavamo meglio quando stavamo peggio. Quanto ai rischi sanitari, è ovvio che, laddove vi è concentrato un substrato posto in assenza di ossigeno (anaerobiosi) si crea un terreno di sviluppo ideale per batteri fermentativi, tra cui il più subdolo e pericoloso è il Clostridium botulinum; cosa succede quando viene pulito il “reattore” (che i nostri chiamano container) saremo in grado di capirlo quando, dopo anni, avremo i dati epidemiologici sull’incidenza del botulismo nell’area.
Ringrazio anche robfasano, che credo sia il titolare dell’edicola delle Terme, perchè mi offre su un piatto d’argento l’opportunità di chiarire ai lettori alcune cose. In primis, dopo che io stesso mi sono censurato, la sua censura risulta tardiva e inutile; il Movimento 5 Stelle a Telese Terme non è mai formalmente esistito, la sua formalizzazione esiste, ad oggi, solo ad Airola; vi sono gruppi riconosciuti a livello nazionale a Benevento, a Montesarchio ed a San Giorgio del Sannio; laddove a Telese è stato utilizzato il simbolo nazionale, è stato fatto in violazione di legge. L’Associazione “Telesini a 5 Stelle – Beppe Grillo” è riconosciuta dai maggiori gruppi sopraelencati, tra cui Airola che ha espresso due Candidati al Parlamento; il Meetup “Telesini a 5 Stelle” è in corso di formalizzazione sul Movimento nazionale. Il gruppo fondativo (Varrone, Cinquegrana, Coppola, Paliotti), di cui mi onoro di far parte, sul problema biodigestore, ha ieri parlato di “Rifiuti zero”, “Compostaggio”, “Doppi incarichi”, “Rischi ambientali”, “Rischi sanitari”, temi cardine del Movimento. Le confermo,la rassicuro e la tranquillizzo, anche a nome degli altri componenti del Meetup, che la sua persona non è in alcun modo associata al Meetup “Telesini a 5 Stelle”.
La ringrazio per aver specificato che la mia persona in qualità di iscritto al M5S non può essere in alcun modo associabile al comportamento di chi ,come dettagliatamente spiegato da lei stesso nel suo post,non ha nessun requisito per parlare a nome e per conto del M5S !!! Il suo è un puerile tentativo di arrampicarsi sugli specchi ,tirando in ballo gruppi di altre realtà , Meetup e quant ‘ altro , con il solo risultato di confutare quello che lei stesso ha voluto premettere nella sua disamina : a “Telese Terme il M5S non è mai formalmente esistito” !!! A tal proposito vorrei correggerla circa questa sua affermazione perchè la verità è che : il M5S a Telese Terme non ha una lista amministrativa “certificata” che è l ‘unico mezzo , per i soli candidati , di utilizzare il logo e parlare per nome e per conto del Movimento stesso. Essendo uno dei requisiti indispensabili per la certificazione della lista quello di risiedere ed essere iscritto nelle liste elettorali del Comune in cui si svolgono le elezioni ,oltre ad avere la fedina penale pulita e non avere procedimenti in corso , non aver svolto mandati amministrativi o essere iscritto a partiti politici … tutte le sue elucubrazioni su riconoscimenti e future formalizzazioni di questo o di quell ‘ altro gruppo di chissà dove può ampiamente risparmiarsele. La invito , pertanto , quando vuole assumere atteggiamenti o comportamenti pubblici , di ricordarsi di rappresentarli come personali senza celarsi impropriamente dietro il M5S o a tutto ciò che può essere ricondotto ad esso. Questo , soprattutto , per il bene e l ‘ immagine di tutti coloro , e sono ben più di voi 5 , che si sono spesi ed adoperati per la diffusione delle idee e dei concetti del Movimento e per questo sono localmente “associabili” allo stesso.
Caro Carmine, soddisfo rapidamente la tua curiosità dandoti del tu come quando c’incontriamo di persona. Ti dico chiaro e tondo che sono favorevole alla realizzazione del biodigestore perché, a mio modesto giudizio, rientra tra gli interventi più avanzati di riqualificazione energetica a impatto zero. Inoltre, credo nell’onestà, nella buona fede e nei principi dell’amministrazione comunale che ho votato nella convinzione di un’azione di governo svolta con disinteresse e per il bene della comunità. Mi fido di persone dotate di una cultura ambientalista che viene da lontano e mi sento rassicurato dalle loro scelte. Anzi, per dirla tutta, ti confesso che sono molto diffidente dell’ambientalismo di facciata urlato da coloro che oggi si oppongono ad un progetto ecocompatibile mentre per il passato – dalla stanza dei bottoni e con colpevole complicità – hanno tollerato lo scempio del paese e la devastazione del territorio. Permettimi di rappresentare il mio stupore quando affermi “ la sicurezza dell’impianto … interessa fino a un certo punto”; se non t’interessa la sicurezza dell’impianto, mi chiedo cosa ti può mai interessare. T’interessa forse il mio percorso politico di sinistra ben noto a tutti e mai celato? Mi fai sentire molto importante se subordini la mia opinione addirittura alla sicurezza dell’impianto. La tua stima nei miei confronti è esagerata e certamente immeritata. Con amicizia. Emilio Tazza
Avevo intuito bene, sei d’accordo. Mi fa piacere la chiarezza con la quale lo dichiari, soprattutto nella confusione regnante. Per quanto riguarda il tuo stupore, ti rispondo con altrettanta franchezza (spero): allo stato, la pericolosità dell’impianto interessa fino a un certo punto, perché -a mio modesto parere- vi sono già abbondanti motivazioni politiche (afferenti la vocazione di Telese) ed amministrative (afferenti una procedura a dir poco “sommaria”)sufficienti ad archiviare questa storia. L’impianto non è per Telese ma è dimensionato per un raggruppamento di paesi; è del tutto evidente che per le piccole dimensioni del nostro territorio e, soprattutto, per le sue caratteristiche non possiamo prenderci l’umido degli altri, così come anche le “feci”. Apprendo, infatti, ed apro un altro increscioso capitolo, della possibilità della localizzazione a Telese (altra porcheria, a mio parere !) di un depuratore del costo di 11 milioni di euro, dimensionato per la “merda” di Telese, Castelvenere, Amorosi, Solopaca, San Salvatore. Non so (lo vedremo appena archiviata quella dei rifiuti) il livello di attuazione di quest’altra vicenda, né il livello di consapevolezza del Sindaco e degli amministratori di maggioranza. Tutte storie fatte passare sulla testa dei cittadini, con amministratori che poi ci verranno a dire degli altri, del passato, che loro non sanno niente, quasi come e al comune ci fossimo io o tu. Ma ti pare che il futuro di Telese è quello di prendersi i rifiuti umidi e la “merda” degli altri paesi vicini? Dai, scusami la volgarità ma credo che la destra o la sinistra c’entrino ben poco in queste discussioni. Qui c’entra una visione preliminare rispetto a quello che è il futuro del paese. Ma perché, se il biodigestore lo fanno a Casalduni, in prossimità dello STIR, cambia la visione ambientalista del problema ? I telesini commettono qualche grave reato di insensibilità ambientale ? Visto che sono così piccoli, trasportabili, a Casalduni ne realizzassero due anziché uno. Così si chiude questa storia !Comunque, per quanto riguarda “lo scempio del paese”, ti rappresento che il sottoscritto -attraverso una solitaria e personale azione- determinò le condizioni nel 2003 per la CHIUSURA della discarica in contrada Piana, aperta negli anni ’90, attraverso una denunzia-diffida al Comune di Telese, a firma di mia suocera, Fuschini Assunta, che -da sola- fu sufficiente a determinare, in soli tre giorni perché appoggiata su pilastri motivazionali ed argomentazioni molto solidi, la chiusura della discarica e lo sversamento dei rifiuti di Telese Terme in quella di Faicchio. Su certi temi, sono sempre stato in prima linea e, per dirla alla telesina, non ho avuto timore o riverenza verso alcuno! Ad ogni modo, io sono contrario e la mia stima, per eccesiva che possa essere, rimane intatta.
Caro Carmine, sul biodigestore la pensiamo diversamente con reciproco rispetto. Al riguardo, mi piace citare l’aforisma di Voltaire quando afferma: “non condivido le tue idee ma mi batterò fino alla morte perchè tu possa continuare ad esprimerle”. Per il resto, sono tremendamente d’accordo con te quando affermi che la destra o la sinistra c’entrano ben poco in queste discussioni. Il diritto alla salute non ha colore politico né prezzo.
Le argomentazioni tecnico-scientifiche ci porterebbero assai lontano, convinto come sono, purtroppo, che noi Italiani viviamo le scelte politico/amministrative nazionali e/locali sempre con un approccio da tifosi. Ma, la domanda che pongo è all’origine di tutto: se la notizia dell’approvazione dello studio di fattibilità e del mandato a redire il PROGETTO PRELIMINARE del biodigestore della Giunta Provinciale (agonizzante) non fosse uscito sulla stampa e rilanciato dalla Minoranza QUANDO avremmo saputo dell’iter ormai avviato?????? Allora se c’è stata buona fede significa che c’è stata anche incapacità amministrativa e qualcuno ne dovrebbe prendere atto. Se, viceversa, c’è stata mala fede allora non c’è trasparenza amministrativa e sempre qualcuno ne dovrebbe prendere atto. DELLE DUE L’UNA: il risultato però dovrebbe essere identico.
..Approfitto dell’occasione, e chiedo venia per questo al Dott. Michele Clarizia e agli esegeti partecipanti, per congratularmi con l’assessore Carmine Covelli riguardo il suo intervento all’incontro pubblico nonché per la coerenza di pensiero perseverata nei soprascritti commenti.
I miei saluti.
Gianluca Rufus Quercia
Attento Gianluca. Il Covelli interventuto è solo omonimo dell’Assessore il quale non era presente. Come avrai visto solo l’Assessore Aceto e qualche volta il Sindaco sono intervenuti nel dibattito. Gli altri amministratori spero di sentirli in consiglio comunale. Per questo motivo, per essendo presente, non sono intervenuto, perchè mi è sembrato che gli amministratori presenti non sono molto impazienti di venire a riferire in consiglio comunale. Aspetterò che il Presidente Selvaggio convochi il pubblico consesso quanto prima!!!!!!! In quella sede speriamo di sentire anche il Covelli Assessore.
Signor Gianluca Rufus Quercia, mi dispiace deluderLa e dovere dire che è’ incorso in un errore di persona dovuto ad un caso di omonimia, molto frequente nelle piccole comunita’. Io non sono il Carmine Covelli assessore comunale e rappresentante di Forza Italia prima ed ora del PDL. Più’ modestamente sono un semplice cittadino, senza incarichi o ruoli amministrativi. In comune, con il mio omonimo assessore, anche parente, condivido la passione per la politica, anche locale, sia pure con orientamento politico ed amministrativo totalmente e diametralmente opposto. In tante competizioni elettorali, difatti, attesa l’omonima e la parentela e’ stata sempre evidenziata la nostra sana ma convinta diversità di vedute. Saluti.
..Beh, Vincenzo [grazie per il ‘tu’ che mi lusinga].. diciamo che ho predetto un futuro prossimo!..
..Io mi auguro invece di non sentir più nessuno di loro!..
Saluti.
Signor Rufus, credo che Lei abbia perso una buona occasione per essere un chiaroveggente. Si eserciti meglio perche’ e’ un buon mestiere. Glielo auguro, se non altro perché e’ esercitato da persone che non frequento. Così’ anche il suo desiderio, oltre che il mio proposito, rimane appagato !
..Egregio Sig. Covelli, credo di esser stato mal interpretato. La mia “previsione” non è stata di certo espressa con tono sarcastico, anzi! il mio era un mero augurio che intendeva rafforzar le congratulazioni da me precedentemente rivolte alla Sua persona e che, comunque, non intendo rimarcare. Che ci sia scappato “l’assessore” in più.. [beh!] ..Meglio questo come titulo che altro!..
Credo altresì che Lei abbia mal interpretato il “..mi auguro invece di non sentir più nessuno di loro!..” che, facilmente deducibile, non era rivolto a Lei.
Concludendo, è da dire, invece, che il suo marcare ‘Rufus’ è un mero “umorismo” anglosassone; giustificabile, comunque, dal fatto che non può sapere che ‘Rufus’ è semplicemente la forma latinizzata del mio cognome materno e non un nickname come quello da Lei adottato!.. In ogni modo, vacua è la mia specifica, dato che Lei non è tra le persone che frequento!..
Cordialmente.
RUFUS
Beh, senz’altro un equivoco ed una serie di cattive interpretazioni. Mi dispiace molto. Anche il mio non era sarcasmo. per me, tutto chiarito. La speranza e’ quella, da telesino a telesino, di poter prendere un caffe’ insieme, per scambiare qualche opinione sui temi piu’ scottanti. Mi dispiace anche per l’incazzatura dell’altra sera nei confronti di quel sinedrio. Non ne valeva la pena, a mio parere. Saluti. Carmine R. COVELLI