Una donnina esile, dal profilo delicato, degna di essere ricordata nella storia della Telese dei valori. Alta la caratura morale, il culto della famiglia e sorprendente il senso civico. Rimasta vedova in giovanissima età, senza nessun sostegno economico, con quattro figli maschi in tenera età da sostentare, allevare ed educare. Per merito dell’allora sindaco Gerardo Romano, che fu da me sempre osteggiato, solo ora posso riconoscerne il gran cuore, conosceva i bisogni della gente e se ne faceva interprete e carico, fu assunta dal comune come bidella nella scuola materna statale, istituita in Telese nel 1970.
Non sapeva o meglio non discuteva sulle sue mansioni , si faceva carico di tutto.
Lavava amorevolmente i bambini che si sporcavano o che non trattenevano gli sfinteri, portava da casa sua il borotalco, lavava con cura tutte le suppellettili e gli arredi, perché diceva : “ i criatur so tenre”. Spegneva tutte le luci a tempo e accendeva e spegneva i termosifoni senza dimenticarli accesi un minuto più del necessario.
Mi diceva :”Signò i me stongo attiento pecchè, sapite ,i sprechi i pagammo nui “.
Questo il senso civico, l’insegnamento che lascava Battista. Colpita da un male atroce, moriva senza raggiungere l’età della pensione.
Se i nostri politici avessero avuto il senso civico di Battista non avremmo in Telese: Le Terme, la ricchezza più grande per la nostra cittadina, gestite in maniera assolutamente privatistica e senza nessun beneficio economico per i telesini ,una piscina olimpionica mai utilizzata ,dove sono state buttate valanghe dei nostri soldi , non avremmo un doppio campo sportivo e un palazzetto dello sport che sta ancora divorando soldi nostri e che non sarà, una volta ultimato, mai gestibile, avremmo una pista ciclabile percorribile un lago con le strutturere in legno ancora intatte e il sentiero e il verde curato.
Non avremmo regalato a privati la scuola materna della contrada piana fatta con i soldi nostri e nessuno si sarebbe permesso di richiedere per Telese un biodigestore ormai obsoleto, costosissimo, altamente nocivo per l’ambiente e difficile da controllare e gestire. Viene da chiedersi: Perché? A chi ha fatto comodo e fa comodo tutto questo? Di chi il tornaconto ? Se a nessuno ha fatto comodo o fa comodo perché tanta imbecillità da parte dei nostri politici? Perché noi cittadini restiamo immobili e inebetiti di fronte a tutto ciò?……
Grazie Battista sei stata una grande maestra, ma pochi sono quelli che ti hanno emulato
Enza Zotti
..Egregia signora Enza Zotti, con enorme fierezza, leggendo queste sue poche ma significative e profonde righe, Le porgo le mie congratulazioni e, seppur virtualmente, Le stringo la mano con mero rispetto. Questo dev’essere lo Spirito che bisogna ritrovare per far sì che persone come la signora Battista non finiscano nell’oblio; bisogna che i cittadini tutti ritrovino la propria dignità, la propria identità difendendole con umiltà e con coraggio!
Spero di avere presto il piacere di incontrarLa di persona, in attesa Le porgo i miei più cordiali saluti.
Gianluca Rufus Quercia
Non ho avuto il piacere di conoscere Battista, ma avrò il piacere di pregare per Lei e di indicarla come esempio a tanti dipendenti, a tanti Dirigenti, a tanti politici che dovrebbero copiare i suoi modi di fare per onorare lo stipendio ed il ruolo. E costituire soprattutto un esempio per i giovani.
Sicuramente i politici di Telese troveranno il modo di ricordarla ai posteri, così come ha ora fatto Lei. Complimenti.
Io ricordo la sig.ra Battista, d’altra parte abitavamo vicino, nel quartiere delle “putechelle”. Era la mia bidella, il mio ricordo è di una donna veramente dolce ed affettuosa, nei suoi panni umili. Conservo un bellissimo ricordo. Era una donna che, nonostante esile, ha avuto una forza d’animo incredibile.
Grazie Enza ad avermi ricordato Battista: la mamma di tutti i bambini (ora quasi cinquantenni) di Telese. Così buona, umana, sempre disponibile. Non lavorava col contratto in tasca, lavorava e basta ed andava oltre le sue competenze, oltre le forze che il suo esile corpo Le consentiva. Mai un lamento, mai un pettegolezzo, sempre con un sorriso amaro dipinto sul volto. Sono gli esempi di semplicità ed onestà che dovrebbero non essere cancellati dal tempo e ti ringrazio per averLa ricordata. Ciao Battista.
Pietro Quercia.
Battista, una bravissima persona, una ‘mamma’ per tutti, non solo per Gino, Ernesto,
Vincenzo e Franco. Ho avuto il piacere di conoscerla, frequentando molto Vincenzo, amico di scuola per otto anni. La vedevo, poi, molto spesso dalla signorina Carrino, nel vicoletto che si chiamava Via Mameli. Un esempio di sobrietà’, di semplicità’ di onestra’ e, sopratutto, di grande dignità’. Enza, come al solito, grazie per i tuoi spunti, i tuoi ricordi, le tue considerazioni. Carmine R. COVELLI