L’ex Sindaco Pasquale Izzo, dopo tre mesi di studio e a qualche giorno dalle elezione del nuovo Sindaco, ha provveduto a depositare nelle mani della Segretaria del Comune la sua Relazione di fine mandato, prontamente pubblicata sul sito web dell’Ente e su un giornale quotidiano.

Nella premessa non troviamo come ha iniziato la sua breve carriera di Sindaco, allorquando nell’ottobre 2008 con gli altri tre dissidenti di maggioranza (Emilio Rapuano, Leucio Mazzarella e Pietro Riccio) si recò dal notaio con i cinque consiglieri di minoranza per decretare la fine dell’amministrazione di cui era stato vicesindaco per 7 anni. Né è riportato alcun cenno del Premio Letterario di Cultura Latina “Preside Salvatore Pacelli” in onore del compianto grande Sindaco Pacelli (affermato concorso letterario nazionale per gli studenti del penultimo e dell’ultimo anno dei Licei) da lui archiviato appena eletto Sindaco.

Manca la nomina del Segretario comunale a Direttore Generale del Comune, con l’attribuzione di un compenso di €. 8.000,00 aggiuntivo allo stipendio (lo trovate sul sito internet comunale).

Manca l’elenco dei debiti accumulati annualmente dal 2009 al 2012, che vanno dai 500 a 988 mila euro, tutti certificati dal Responsabile del servizio finanziario (note n. 3896 del 23 aprile 2010, n. 1731 del 22 febbraio 2012, n. 1732 del 15 febbraio 2013 e delibera commissariale n.13 del 26 aprile 2013). In passato aveva dissertato con dovizia di particolari in merito ai 507.000 euro addebitati ad altri, in realtà quasi tutti pagati il giorno dell’annunciazione da parte del secondo commissario di turno nell’aprile del 2009.

Non ha riportato il primo negativo risultato della sua breve amministrazione, ovvero la chiusura dell’esercizio finanziario 2009 con un saldo negativo tra entrate accertate e impegni assunti di mera competenza 2009, non attribuibile a nessun’altra precedente amministrazione, di – (meno) €. 190.534,23.

Chiudendo, di conseguenza, anche con un disavanzo di – (meno) 153.042,13, malgrado l’esercizio avesse registrato fondo cassa al 31.12.2008 -1/1/2009 di ben + 486.247,73 ereditato dalla passata amministrazione (dati estratti dalla relazione del revisore dei conti al rendiconto 2009 pag. 9 e 10).

Né ha riportato il secondo saldo negativo dell’anno 2010 durante il quale hanno speso più di quanto avevano a disposizione di (meno) – 129.991,68 (differenza negativa tra entrate accertate e impegni assunti di mera competenza 2010)  e un conseguente disavanzo di amministrazione di – (meno) €. 80.222,32 (pag. 8 – 9 e 10 della relazione del revisore dei conti al conto consuntivo 2010).

Né ha evidenziato un fondo cassa pari a zero e una anticipazione da rimborsare alla Banca di 111.364,81 euro dello stesso anno.

Poteva evidenziare l’avanzo di amministrazione di € 158.193,02 dell’anno 2011, ma non l’ha fatto perché non bastava ripianare i disavanzi del 2009 e 2010 (– (meno) 153.042,13 e – (meno) €. 80.222,32 per complessive € 233.264,45).

Nel 2012 per ripianare quei disavanzi procede alla vendita dei due lotti di terreno nella zona acquafetente (delibera 11 del 10 maggio 2012) per circa 840.000 euro. Lui stesso dichiara, nella relazione, che era stata assolutamente necessaria, altrimenti avrebbe dovuto dichiarare il dissesto finanziario del Comune in piena contraddizione con quanto il 5 ottobre 2012 in Consiglio comunale (delibera n. 21) aveva dichiarato: “…dalle analisi effettuate sulla situazione finanziaria e sugli squilibri generali di bilancio non sono emersi situazioni per le quali l’Ente si obbligato ad attivare ulteriori operazioni di riequilibrio della gestione che i prospetti contabili, le valutazioni rese sullo stato di attuazione dei programmi davano verifica positiva sul perdurare degli equilibri finanziari di competenza di bilancio finanziario 2012”. Ovvero l’esatto contrario.

Non fa cenno alcuno ai debiti fuori bilancio lasciati, ed evidenziati dal Commissario nella delibera di approvazione del conto consuntivo 2012, che sono ancora da finanziare e riconoscere per l’importo di € 53.319,79. Debiti relativi a fatture della ditta Lavorgna srl n. 946 e n. 947 del 31.12.2011, per servizio raccolta e smaltimento rifiuti urbani, come risulta dalla dichiarazione rilasciata dal Responsabile dell’Area Tecnica manutentiva in data 26.4.2013.

Ha dimenticato di dire di essere stato il promotore dell’avvio del percorso lavorativo (delibera di Giunta n. 38 del 5 marzo 2010) della neo assunta impiegata di carriera esecutiva ai servizi sociali con delibera commissariale n. 7 del 9 aprile 2013.

La relazione chiude con l’indicazione dell’avanzo di amministrazione 2012 di € 90.339,97. Chi glielo ha comunicato probabilmente ha dimenticato di specificare, come riportato nella delibera di approvazione del conto consuntivo 2012 e nelle relativa relazione del revisore di conti, il riparto di detto avanzo per far fronte a FONDI VINCOLATI  – (meno) € 94.339,97  e al finanziamento di spese impagate in conto capitale – (meno) 23.277,63.

Il fondo non vincolato, ovvero l’avanzo, è in realtà un disavanzo di – (meno) 27.441,48.

Dulcis in fundo: ha dimenticato di riportare i 988.000 euro di debiti al 31.12.2012 per i quali il Commissario (vedi delibera n.13 del 26 aprile 2013)  ha chiesto mutuo alla cassa DD.PP. come annunciato su tutti i giornali venerdì 17 maggio.

Con un semplice copia e incolla, avrebbe potuto essere molto più chiaro e preciso nel discernere il suo operato. Ha preferito altri argomenti per giustificare le sue pari colpe e il suo silenzio quando avrebbe dovuto urlare.

L’unica realtà dell’ex Sindaco Izzo sono le sue dimissioni irrevocabili che hanno portato prematuramente allo scioglimento del Consiglio comunale.

Nemmeno queste sono citate.

San Salvatore Telesino, 24 maggio 2013

Giuseppe Creta, ex Sindaco di San Salvatore Telesino

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