Non so se è una questione meridionale o trattasi di malcostume diffusosi ormai in tutta Italia. So che basta recarsi all’Ufficio postale di Telese per avere la misura della totale inefficienza e…Vi sono entrato alle 10,40 e ne sono uscito alle 11,50 di stamane, 11 aprile.

Ho preso il ticket: A82. Sono stato fortunato, mi sono detto, il 74, 75 e 76 sono già allo sportello. Passano i minuti, tanti minuti e, finalmente si libera il primo sportello e si presenta il n. 77, soltanto  il tempo necessario per una operazione di qualche minuto.

Tra un operare al computer ed un chiacchierare con l’utente, si libera anche il secondo sportello, ma l’operatrice chiede il permesso ad un collega e si assenta.

Al suo posto subentra il Direttore (almeno mi sembra di aver capito) e si mette a colloquiare con una coppia di coniugi appena arrivati. Certamente su questione inerente l’Ufficio ma da tenere in altro luogo considerato che non è stata effettuata nessuna operazione, non certo occupando uno sportello e dare adito all’operatrice di riassentarsi. Infatti, quando l’impiegata si riaffaccia dal retro per riprendere il suo posto e lo trova occupato dal Direttore, ne approfitta, dice, per fare una telefonata e non l’ ho più vista.

Il n. 76 è sempre al terzo sportello.  L’impiegata al primo sportello, poverina, chiama il n.78, 79, 80 che sono assenti e si presenta il n. 81. Finalmente  il mio turno, non riuscivo più a trattenere un bisogno fisiologico dovuto all’aver ingerito, prima di uscire, una compressa di Lasix.

Ho dovuto attendere ancora tanto, ma a me, in quella particolare situazione, sembrava fosse una eternità, per presentarmi allo sportello tenuto occupato dalla signora (mia conoscente) fin dal momento del mio ingresso nell’Ufficio postale.

L’impiegata allo sportello due, sempre nel retro impegnata al telefono.

Nell’esprimere le mie rimostranze  all’impiegata, ho valutato l’attesa in 30 minuti e non avrei scritto il presente intervento se realmente i minuti fossero stati tali.

A casa, nel guardare l’orologio, ho appreso che, in realtà, sono stato nell’Ufficio postale di Telese, un’ora e dieci minuti, con soltanto due persone davanti a me e tre sportelli operanti.

Non voglio esprimere giudizi, li lascio a Voi concittadini.  Voglio augurarmi, ma non credo, che si sia trattato di un episodio.

Chiedo però, in quanto più volte riferitomi, che gli operatori postali usino maggior rispetto nei confronti di coloro che, troppo pazientemente, aspettano il proprio turno e poi si vedono scavalcati dagli appena arrivati perché chiamati dagli stessi operatori amici.

Ed ancora: Non dà fastidio il vedere, chi vi sta difronte, masticare chewing gum?

Pietro Quercia

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