Con le ultime due note sul blog di Cittadini in Movimento abbiamo reso noti i nostri contatti con Vincenzo Petrucci, che si era detto interessato a un confronto sulle tematiche discusse nell’incontro del 6 aprile scorso, e che era fortemente determinato a preparare una lista e una proposta politica alternative da sottoporre agli elettori il 26 e 27 maggio prossimi e sperare in un cambiamento.

Da parte nostra avevamo accolto questa proposta sostenendo con coerenza che, se l’obiettivo da perseguire era un diverso modello di amministrazione della cosa pubblica, improntato (come abbiamo continuamente sostenuto in questi anni) alla trasparenza, partecipazione e coinvolgimento dei cittadini, anche il percorso di formazione della lista e del programma doveva essere trasparente e condiviso.

Purtroppo anche il dottor Petrucci, che ringraziamo per aver apertamente dichiarato il suo interesse per il nostro movimento e le nostre istanze, ha dovuto evidentemente sperimentare la “difficoltà” dei nostri concittadini, soprattutto dei più giovani, a superare le remore e le barriere che li tengono a distanza dalla politica attiva ed improntata alla novità, per quanto evidentemente più faticosa.

Le “persone nuove, possibilmente giovani, dotate di entusiasmo, idee innovative, competenze, voglia di proporsi” che avevamo pensato di poter coinvolgere insieme in questo progetto, purtroppo ad oggi non si sono manifestate nemmeno in questa occasione, che poteva oggettivamente essere quella di una svolta, nel senso del cambiamento rispetto al passato.

Riteniamo che ormai non ci sia più il tempo di arrivare, coerentemente ed efficacemente, a concludere il percorso che avevamo cercato di tracciare:

  • condivisione delle motivazioni e dei principi base da parte di quanti interessati al progetto;
  • approfondimento delle tematiche, costruzione del programma;
  • disponibilità a candidarsi e scelta dei candidati e, fra questi, del candidato sindaco.

Il prossimo sabato 20 aprile, nell’incontro già preannunciato per presentare i risultati del questionario che è stato distribuito ai cittadini, potremo dare conto, rispondendo a tutte le domande che chi interverrà vorrà porre, anche di ciò che abbiamo tentato di fare in questi giorni. Abbiamo incontrato, purtroppo, ancora una volta, le stesse difficoltà già sperimentate nel coinvolgimento di altri cittadini, comunque previste, anche per questa ulteriore iniziativa.

Speriamo che una lista nuova, magari interamente costituita da giovani, anche all’ultimo momento utile, possa essere presentata, ma in questo momento, per coerenza e correttezza, dobbiamo per conto nostro dichiarare esaurito il nostro tentativo.

Vogliamo ringraziare Vincenzo Petrucci per aver provato a mettersi in gioco, come anche noi abbiamo fatto, e per quanto vorrà fare in futuro per il nostro paese, insieme a tutti i cittadini che hanno voluto comunque confrontarsi con noi, esprimendo il loro apprezzamento per il nostro lavoro e incoraggiandoci a concretizzare un nostro diverso impegno.

Ringraziamo infine i cittadini che hanno consegnato il questionario proposto, che richiedeva anche un certo impegno di tempo per la compilazione, esprimendo sollecitazioni e suggerimenti, di cui daremo conto, come detto, nell’incontro di sabato 20 aprile, alle ore 19, nella sala conferenze dell’ex Municipio di Piazza Plebiscito.

Fin dall’immediato futuro saremo disponibili, come sempre, a discutere pubblicamente dei problemi reali, e delle proposte per affrontarli, con chiunque volesse confrontarsi con noi, inclusi i candidati sindaci e consiglieri che si sottoporranno al giudizio degli elettori, così come abbiamo sempre fatto in questi anni.

In ogni caso proseguiremo la nostra attività politica come cittadini attivi, continuando a rivendicare il diritto alla partecipazione, a seguire e valutare l’azione dei nostri amministratori e ad avanzare proposte e critiche, quando necessario. L’auspicio e’ che, almeno da questa tornata elettorale in poi, chi sara’ chiamato ad amministrare il paese sia aperto all’ascolto ed alla collaborazione, pubblica, coi cittadini.

Ci auguriamo infine che in futuro sempre più persone, e soprattutto giovani, vorranno esprimersi apertamente come “cittadini attivi”, interessati alla gestione della cosa pubblica, in maniera non generica e non limitandosi a mere lamentele private, ma proponendo osservazioni circostanziate e contestuali alle problematiche reali che la nostra comunità vive ogni giorno.

 

Francesco Pascale per Cittadini in Movimento – Laboratorio di cittadinanza attiva

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15 Commenti

  1. I giovani! Nelle nostre speranze avrebbero dovuto cogliere l’occasione di questa crisi e delle elezioni comunali per proporsi come protagonisti (e beneficiari) del cambiamento che tutti, a parole, ritengono necessario per uscire da questa situazione di “inabilità” al rinnovamento che ha caratterizzato la politica locale negli ultimi anni a San Salvatore e non solo.
    In un suo recente e interessante articolo (innovazione sociale: un’opportunità per diventare giovani cittadini, protagonisti della società), Alfonso Molina, professore di Strategie delle Tecnologie all’Università di Edimburgo (Regno Unito), propone la sua “ricetta” per imprimere nel nostro Paese quella spinta all’innovazione che è necessaria per uscire dalla crisi (economica, certo, ma anche “emozionale”) che lo attanaglia: “la cittadinanza attiva e responsabile parte dal protagonismo dei giovani e dalla capacità di costruire il mondo e il proprio carattere sviluppando le competenze per la vita per vivere e lavorare nel XXI secolo. La società di oggi e la crisi economica dirompente costringono i giovani a diventare meri consumatori, inattivi, demoralizzati, bloccati. Ed è proprio qui che parte la sfida. Bisogna rompere le barriere che costringono i giovani all’inattivismo e alla mancanza di intraprendenza e educarli al protagonismo sociale”.
    Tuttavia, se nessuno si attiva per fornire ai giovani questi strumenti, devono essere loro a rivendicarla. E nel farlo devono ribellarsi a chi, per suo calcolo e tornaconto, li vuol lasciare in uno status di inattività e marginalità, rifiutando la cooptazione, e decidendo di essere protagonisti del cambiamento, e non comparse-vittime-complici, del non-cambiamento (o falso cambiamento).
    I tanti giovani in “stand-by”, spesso laureati e altamente qualificati, che nei nostri paesi aspettano che qualcuno risolva i loro problemi e li sottragga alla disoccupazione, al precariato, a questo presente senza speranze nel futuro, devono realizzare ciò che i giovani hanno sempre rappresentato: la “fonte del rinnovamento”.
    L’impegno sociale e politico sono l’unico strumento che i giovani hanno oggi a disposizione per “diventare protagonisti della società, cittadini attivi e contribuire a migliorare le sorti del nostro Paese” senza attendere cooptazioni che non potranno strumentalizzare il loro entusiasmo e la loro buona volontà senza svilirli.

  2. La verità la si trova solo nell’azione, il resto sono solo sogni e fantasie, i sogni aiutano a vivere meglio ma non producono i cambiamenti a cui aspirate. Ha più “verità” chinarsi e raccogliere un pezzo di carta, in silenzio, nelle strade del nostro paese, o scrivere un blog sulla politica ambientale di San Salvatore Telesino? Più si scrive e più è difficile mettere in pratica i propri sogni, si avrà meno energia per fare quell’indispensabile primo passo, e se si scrivesse meno per risparmiare l’energia all’azione? Per produrre il cambiamento le idee devono essere bilanciate dall’azione, meno idee è più facile metterle in pratica, ma intanto si inizia a trasformare. Va bene ringraziare Vincenzo Petrucci, ma a che servono questi ringraziamenti quando non avete avuto la forza di fornirgli anche un solo candidato da mettergli al suo fianco. Tuttavia, se l’intento è produrre idee e non fatti allora è altro discorso, tra l’altro il vostro blog si definisce laboratorio di idee, allora mi scuso per le osservazioni.

  3. “Se avessi letto bene il blog (ed aggiungo Vivitelese, i manifesti, ecc, di sicuro mi sfugge altro,scriviamo davvero molto) di cui parli trovi anche altre informazioni interessanti oltre ad un neutro flusso di caratteri e inutili sogni. Avresti scoperto che…

    Avremmo voluto trovare persone, semplici cittadini come me, che ci dicessero se secondo loro lo statuto di S.Salvatore andasse emendato e discusso in pubblico: lo trovi nel blog dei sogni e delle chiacchiere insieme alla descrizione di come abbiamo implorato il sindaco e gli altri amministratori affinchè ne bloccassero l’approvazione prima di una discussione pubblica e dopo aver condiviso con gli amministratori e sul blog tutte le ns osservazioni.

    Avremmo voluto essere affiancati nella discussione sulla vendita del terreno di Grassano a meno di 150m dal corso d’acqua, abbiamo anche organizzato un incontro in piazza per portare il problema all’attenzione pubblica ma forse non essendo amministratori non meritavamo attenzione, non c’era la scadenza elettorale.

    Abbiamo speso 3 anni della ns vita quando ci stavano piazzando un inceneritore, anche di questo abbiamo scritto fiumi e fiumi di parole e sogni, leggendo una carta dopo l’altra per portare le ns osservazioni e le ns facce nella conferenza dei servizi, negli incontri pubblici, nei ricorsi e nelle manifestazioni. Era azione anche questa ma non come amministratori, anzi.

    Abbiamo chiesto, protocollando, alla commissaria di bloccare l’approvazione dello statuto della città telesina prima della formazione del prossimo consiglio comunale cercando l’opportunità di incidere, ma non ha fiatato nessuno nè per dire che eravamo pazzi nè per approvare, che in politica significa silenzio-assenso,ed infatti…

    Siamo entrati nelle scuole a parlare di rifiuti, lo abbiamo scritto sul blog delle consulta, ma forse era un flusso di caratteri senza senso, dato che avremmo avuto bisogno di altre forze per continuare l’azione, ma in palio non c’era un seggio, “solo” l’azione seguita al sogno, forse per questo non bisognava prendere parte alla consulta.

    Avremmo voluto parlare con te delle antenne di M.Acero quando portammo le ns osservazioni, in parte accolte (magari con te sarebbero diventate più incisive), sul modo di gestirle, così come del taglio su M.Acero: ma queste osservazioni vanno fatte solo se sei un candidato (spesso questo status dura solo 5 gg), gli altri anni ci si può fare di tutto senza fiatare ?

    Avremmo voluto parlare con te quando abbiamo chiesto conto agli amministratori della scelta di “entrare” nell’ufficio tecnico violando ogni principio di separazione dei ruoli, ma forse non l’abbiamo fatto in corrispondenza di una tornata elettorale e quindi bisognava tacere un poco in attesa che trascorressero altri 2 anni circa per la caduta del consiglio comunale.

    Avremmo voluto te al nostro fianco quando abbiamo chiesto a gran forza la disponibilità degli atti sul web (chiedendo conto delle promesse elettorali), ma tu, forse, da persona concreta che teme i sogni, starai pensando che non ha senso accedere alle delibere se poi non ci si candida.

    Avremmo voluto parlare con te sul modo di affrontare le prossime elezioni, avendo organizzato più di un incontro pubblico nelle settimane scorse per iniziare un percorso con un eventuale impegno diretto anche con te, e quanto ci hai scritto qui lo avresti potuto dire di persona, ma non ho notato un tuo contributo in quelle occasioni e prima di ora.

    Potrei andare avanti per 1000 righe ancora…infatti abbiamo scritto più di 130 comunicati in cui cercavamo, sempre e comunque di mettere all’attenzione pubblica i problemi che pensavamo fossero di interesse pubblico sperando di fare da pungolo ad esporsi, da cittadini, ed esercitare il sacrosanto diritto di dichiarare ed “agire” il paese e la comunità che si vuole tutti i giorni e non per forza, in maniera effimera, da uno scranno o da un “balcone”.

    Sei ancora sicuro di poter dire senza tema di smentita che l’azione di cui parli si possa ridurre solo alla “forza di fornire un solo candidato da mettergli al suo fianco” ?
    Questa ultima azione, scusaci proprio tanto, ci è stata resa impossibile proprio da te che non c’eri quando ti abbiamo cercato.

    Nota per chi avesse avuto la volontà ferrea di arrivare in fondo:
    Questo mio commento è a titolo personale, lo preciso, ed il linguaggio è volutamente sopra le righe di fronte a chi si manifesta in pubblico solo a ridosso delle elezioni, per attaccare gratuitamente, come se si avesse diritto di cittadinanza solo se ci si candida.
    Io, per la cronaca, non avevo dato la mia disponibilità a candidarmi e rivendico la mia azione da cittadino insieme alla libertà di indignarmi se mi si accusa strumentalmente di inazione quando non è vero.”

  4. Caro Francesco, hai ragione io non c’ero, ma vi ho seguito, le mie idee sono abbastanza in sintonia con le vostre, forse egoisticamente ho dedicato poco del mio tempo ai problemi del nostro paese, ne sono consapevole.
    La mia non era una critica, ma un’osservazione su qualcosa che non riesco a capire, tra l’altro, non ho mai criticato nessuno, neanche chi ci ha amministrato, pur non essendo in sintonia con i metodi, apprezzo comunque che dedichino, nel bene o nel male, tempo ed energie al paese, cosa che io non ho voluto fare, per questo li devo ringraziare.
    Ma quando, la settimana scorsa, sono stato avvicinato da Vincenzo Petrucci, il quale mi esponeva il suo progetto, in cui dovevano far parte 2-3 candidati di “Cittadini in Movimento”, e che doveva rappresentare un nuovo modo di fare politica a San Salvatore, fuori dalle logiche che tutti conosciamo, da cittadino che ama le sorti del nostro paese, lo ho accolto con entusiasmo e, pur se dopo qualche esitazione legata al tempo disponibile, ho sentito il dovere di sostenerlo.
    Considero Vincenzo una risorsa troppo preziosa, in termini di professionalità, esperienza e valori, che comunque vada sostenuta, sapere poi che non avete voluto più percorrere insieme questo percorso, mi ha lasciato in poco perplesso, oltre che triste, mi sono chiesto ma questi vogliono davvero il cambiamento? Se si tirano indietro con Vincenzo, che sembra sposare le loro idee, allora forse vogliono solo partecipare alle proteste? Ma quando la trovano un altra occasione per incidere concretamente nell’amministrazione del paese? Quando lo trovano un altro Vincenzo Petrucci?
    Forse adesso capisci meglio le mie osservazioni.
    Ma forse va bene così, avremo ciò che meritiamo! Personalmente, ancora in modo egoistico , io sto bene come sono.

  5. La critica di Gianfranco mi sembrava oltremodo ingenerosa e, dato il contesto in cui interviene, intempestiva (e anche inopportuna per chi, come lui, sembra, intendeva candidarsi alle prossime elezioni).
    Le sue successive precisazioni hanno di certo ridimensionato il suo “attacco” e contribuito a ridurre l’amarezza che, devo dirlo, questa sua “uscita” mi aveva indotto; e tuttavia, alla luce anche di questo suo secondo intervento, penso siano ancora necessarie delle puntualizzazioni.
    In questi giorni, infatti, abbiamo sentito e risentito gli stessi “appunti” da diverse persone (come avevamo anche “messo in conto”, peraltro), per cui è certo utile ribadire sinteticamente, e rivendicare, ancora una volta, la nostra posizione rispetto alle prossime elezioni, così come abbiamo già fatto, ampiamente, nell’incontro pubblico dello scorso 20 aprile.
    Cittadini in Movimento non è solo un “laboratorio di idee”, ma soprattutto un Laboratorio di CITTADINANZA ATTIVA, ovvero quella “cosa” che da anni ormai si cerca di insegnare persino ai ragazzi a scuola (anche se poi, fuori dall’aula, i nostri figli sono purtroppo costretti a fare i conti con una realtà del tutto diversa, che nega impunemente quegli stessi principi che gli insegnanti vorrebbero giustamente inculcargli).
    Ebbene, come ha già ricordato Francesco, Cittadini in Movimento da oltre 4 anni è impegnata con innumerevoli iniziative a FARE azione di Cittadinanza Attiva a San Salvatore Telesino.
    E’ vero, abbiamo scritto forse troppo, ma di sicuro c’è chi legge troppo poco, o non legge abbastanza, o con l’attenzione richiesta, e senza pregiudizi! Scrivere era necessario per informare tutti, per quanto possibile, di quello che accadeva nella “Casa Municipale”, sopperendo all’insufficienza dell’informazione istituzionale, per stimolare un maggior interesse e coinvolgimento dei nostri concittadini, per stimolare un dibattito che poteva essere utile anche agli amministratori, …
    Ma oltre a scrivere per informare, abbiamo scritto per proporre, e le nostre proposte sono state il frutto di studio e approfondimento, anche faticosamente, senza che mai siano state contestate nel merito, né dagli amministratori, né da altri.
    Un laboratorio è infatti anche un luogo dove si studia e si sperimenta, si fa ricerca, per rendere disponibili delle conoscenze, degli “strumenti”.
    Fra l’altro, anche nell’ambito della consulta ambientale, abbiamo offerto gratuitamente e disinteressatamente (cioè senza calcoli egoistici) le nostre competenze ed esperienze professionali agli amministratori, e molte spese per consulenze esterne sostenute negli ultimi anni dal nostro Comune avrebbero potuto essere evitate, e quelle somme destinate ad altri scopi, così come molti servizi potevano essere erogati con più qualità e costi inferiori, se ci fosse stata data la possibilità di fare di più.
    Comunque sia, dopo il secondo fallimento consecutivo delle maggioranze costruite magari all’ultimo momento, pragmaticamente e segretamente, secondo logiche di ricerca del massimo consenso elettorale possibile, dopo lunghe discussioni interne, spinti anche dalle delusioni seguite alle promesse di maggiore trasparenza e partecipazione degli amministratori uscenti, avevamo ritenuto di doverci provare anche nella formazione di una lista alternativa. Non avevamo tuttavia la forza e la presunzione di pensare di poter essere autonomi (avevamo bisogno infatti di “arruolare” ulteriori competenze almeno di diritto amministrativo e contabilità degli enti locali), né potevamo non essere coerenti con quanto avevamo sempre sostenuto rispetto al metodo per arrivare ad una proposta elettorale credibile (trasparenza del percorso, definizione condivisa degli obiettivi e del programma, scelta condivisa dei candidati, …).
    Se abbiamo ritirato la nostra disponibilità a impegnarci direttamente è solo perché non c’è stato, fino all’ultimo momento utile, un coinvolgimento di altri cittadini interessati alla nostra proposta e l’impegno di altre persone, oltre Petrucci, per avviare il percorso, per noi irrinunciabile, necessario a concretizzare una proposta credibile che ci vedesse fisicamente presenti in una lista (senza perdere in credibilità rispetto alla coerenza su quelle che avevamo dichiarato essere “condizioni indispensabili”).
    Ma non abbiamo mai detto che non avremmo più sostenuto le iniziative di Petrucci, e abbiamo anzi incoraggiato comunque la formazione di una lista alternativa.
    Per il momento concludo, ma restiamo disponibili, ovviamente, a confrontarci con chiunque, e in qualunque sede, sulla nostra attività, pregressa e futura, di cittadini attivi.
    Per Cittadini in Movimento – Pierluigi Santillo

  6. Solo per concludere, anch’io mi sento amareggiato, forse vogliamo la stessa cosa, lo stesso risveglio delle coscienze, apprezzo tantissimo il lavoro nelle scuole e tante vostre iniziative e non voglio apparire ingrato per la vostra opera, ne riconosco il merito e lo condivido. Si, la mia “uscita” è stata eccessiva, ero arrabbiato, ma mi riferivo solo alla situazione politica contingente, mi dispiace che ci sarà una fetta di sansalvatoresi che non sarà rappresentata dalle due liste, mi sarebbe piaciuto contarla.

  7. Grazie Gianfranco, per aver voluto condividere il tuo pensiero e averci dato la possibilità di spiegare meglio le nostre decisioni.
    Anche a me piacerebbe “misurare” la “forza” di quella fetta di cittadini che condividono o che comunque trovano interessante la nostra idea di amministrazione locale e il nostro metodo, al di là delle specifiche proposte operative. Tuttavia il nostro scopo non è mai stato e non sarà mai quello di andare a prendere il posto di chi, a nostro avviso, non ha saputo o voluto raggiungere gli obiettivi che aveva promesso, soprattutto per quanto riguarda partecipazione e tutela dell’ambiente, ma è quello di fare il nostro dovere di cittadini attivi che vigilano sull’operato di chi amministra, rappresentando istanze e avanzando proposte, ed eventualmente che siano poi in grado di proporre periodicamente anche una nuova classe dirigente, da rinnovare ogni volta. Andare ad amministrare un comune nelle attuali condizioni in cui si trovano gli enti locali e l’intero Paese, non può essere un tentativo. A voler essere seri, lo si deve fare consapevolmente, dopo essersi preparati, in un gruppo coeso che condivide obiettivi e metodo, con le conoscenze e competenze necessarie e soprattutto, sapendo di poter contare anche sul supporto e la partecipazione di molti cittadini interessati al bene comune. Sapevamo che non era facile arrivare a San Salvatore a un risultato di questo tipo quando abbiamo iniziato, nel 2009, e sapevamo che sarebbe servito tanto tempo. Ma ci arriveremo.

  8. Suggerisco di modificare così il vostro nome: Cittadini nell’immobilità – Laboratorio di cittadinanza passiva.
    Mi sembra più appropriato; infatti, dopo due commissariamenti consecutivi del vostro Comune, nessuno si è concretamente mosso per scongiurare anche la sola ipotesi di un terzo commissariamento. Il tentativo di scongiurarlo è affidato, nella sostanza, agli stessi che hanno provocato i due commissariamenti consecutivi.

  9. Con questa logica, nel caso si dovesse verificare un terzo commissariamento, i responsabili sarebbero tutti i cittadini maggiorenni di San Salvatore. E possiamo anche essere d’accordo: come si dice, ogni popolo ha i “governanti” che si merita. Apprezziamo anche l’ironia del pur provocatorio intervento di Michele Clarizia, però, constatare che gli unici che provano a scuotere l’immobilismo debbano essere i soli destinatari delle critiche lascia francamente perplessi. La cittadinza attiva – repetita juvant (forse) – non significa solo candidarsi e, se nel caso, amministrare, ma è preciso dovere di ogni cittadino nei confronti della propria comunità di appartenenza. E’ proprio la dipendenza dalla delega politica da cui vorremmo liberarci, e proporci come delegati non è mai stata la nostra prima opzione.
    E’ singolare che proprio chi dichiara di condividere la proposta politica del Movimento 5 Stelle dimostri di non comprendere questo principio.
    Non sarà sfuggito ai lettori più attenti che noi non abbiamo mai nemmeno ancora espresso giudizi su chi ha “provocato” il commissariamento, essendoci limitati a chiedere spiegazioni chiare agli ex amministratori. Spiegazioni che ancora non sono arrivate: auspichiamo che le diano nell’ormai imminente campagna elettorale. Comunque è normale che una coalizione elettorale messa insieme pensando solo a come vincere le elezioni (magari anche con ottime intenzioni) rischi poi di dividersi “in corso d’opera”.

  10. Sig Clarizia, credo che abbia sbagliato bersaglio, prendersela con un movimento che dato un certo segno vitalità politica nel paesaggio desertico di San Salvatore, è troppo.
    Le nostre idee, il modo di operare, le nostre intenzioni, sono state sempre rese pubbliche. Per una lista come la intendevamo noi, ci voleva un bel numero di persone ( almeno 15 16 se non di piu’) con stesse idee e che condividessero un programma, (già noto a tutti perché preparato nel 2009). Queste condizioni non ci sono mai state. Pensavamo che il nostro appello pubblico coinvolgesse chi avesse a cuore quello che abbiamo sempre manifestato. Solo Petrucci ha avuto il coraggio, direi di responsabilità civica, di manifestare il suo pensiero e di affiancarci. Dopo i primi incontri pubblici essendoci resi conto che le prerogative la creazione di quel gruppo che potesse tirar fuori le persone per una lista non c’ erano, abbiamo deciso di fermarci. Voler fare una lista a tutti i costi non mi sembra la logica corretta, né un modo serio di operare. Se il cambiamento lo si vuole occorre che lo vogliano in molti. Occorre che ognuno di noi metta in conto di mettere a disposizione della comunità un po’ del suo tempo, un po’ delle sue competenze. Se le deleghe in bianco non si devono dare ai politici (Movimento 5 Stelle) allora ci vogliono i cittadini (non i soli 5-6 di CIM) che si interessino della “cosa pubblica”.
    Semplicemente non ci sono le persone oppure ammetto non siamo stati noi sufficientemente bravi a coivolgere altri cittadini. Spero che con CIM o senza CIM passi il messaggio che senza un impegno diretto non si cambia nulla. Il momento delle elezioni non deve essere la gara a fare una lista ma la fine di un percorso che deve produrre dei risultati programmati con persone che hanno gli stessi obiettivi. Se il percorso non lo si fa nel modo condiviso detto prima che aspettative si possono avere? Che risultati si possono ottenere ?
    Allora, sig. Clarizia credo abbia sbagliato proprio bersaglio, altrimenti devo pensare che Lei avrebbe preferito formare una lista con persone che neanche si conoscono, che non hanno avuto nulla in comune precedentemente: si fa la” lista” partecipiamo e poi vediamo cosa succede …
    Io non mi ritrovo con questo modo di pensare e credo che come aderente a M5S neanche Lei debba ritrovarsi altrimenti i principi rimangono parole e null’ altro e casomai i Citadini in Movimento risulano anche avere la responsabilità del fallimento delle due legislature precedenti e di immobilismo.
    Cordiali Saluti
    Angelo Romano

  11. Beh, alla fine del percorso chissà se ci sarà più un Petrucci……; ad ogni modo, staremo a vedere quanti sansalvatoresi andranno a votare. La democrazia partecipata la si attua, richiederla significa ignorare il retroterra politico-culturale dei nostri governanti. L’esercizio teorico, rispetto ad obiettivi concreti, rimane pur sempre un esercizio teorico, fermo restando l’apprezzamento per l’impegno, volontario e disinteressato, in favore della vostra cittadina. Resta comunque il rammarico per quella che, forse, potrebbe essere stata un’occasione perduta.

  12. Per Pierluigi che ancora non ha capito i motivi che hanno provocato il commissariamento del comune di San Salvatore Telesino.
    Devo desumere, caro Pierluigi, che non hai ancora dato lettura agli appunti da te presi durante l’incontro del 9 marzo u.s. o ne sei impedito per averli smarriti; L’incontro è stato voluto dai 4 dissindenti, per rappresentare alla cittadinanza le motivazioni che hanno determinato la crisi della maggioranza e il successivo scioglimento del Consiglio Comunale.
    Al termine dell’incontro abbiamo avuto molte manifestazioni di stima e solidarietà da parte di tanti cittadini che si dichiaravano soddisfatti delle nostre argomentazioni e motivazioni. Infine è stata data opportunità ai presenti di intervenire con domande e/o osservazioni. Il tuo silenzio, anche se non lasciava intendere una condivisione delle nostre argomentazioni ed interventi, di sicuro ci faceva escludere una tua totale incomprensione.
    Da quello che scrivi, ci siamo sbagliati.

    Ad ogni modo mi dichiaro disponibile, e di sicuro lo sono anche i miei amici “dissidenti”, ad un incontro risolutivo sia con te che con tutti i cittadini in movimento, per fornivi tutte le spiegazioni che ritenete opportune.

    A dire il vero, una cosa invece io non ho ancora capito: ma voi -parafrasando Totò- ci siete o ci fate?

    • Scusami Domenico ma non capisco perché tanto rancore nei confronti di Pierluigi. Di sicuro Piero non è stupido (parafrasandoti non “ci è”) da non capire le “vere” motivazioni che hanno portato al commissariamento e, preciso come è, di sicuro non si è perso gli appunti ai quali ti riferisci. D’altra parte devi riconoscere che forse non basta ascoltare gli interventi di chi è stato parte in causa all’interno di un incontro organizzato da chi è stato parte in causa per togliersi tutti i dubbi e nemmeno fare 1 domanda. Giusto per intenderci anche a me le vostre ragioni, in particolar modo il venir meno dell’unità e della collegialità, sono parse condivisibili e per la verità le ho sperimentate anche sulla mia pelle. Esse sono confermate dal fatto che l’ex maggioranza ha perso altri componenti che non sono stati candidati (vedi R. Pucino). Ma quello che voglio dire è: a meno di 30 gg. dalle elezioni, con 2 liste presentate senza aver fatto 1, dico 1 incontro pubblico e senza conoscerne programmi e criteri di formazione si trova il tempo solo per criticare Piero e i Cittadini in Movimento? Perché analogo trattamento non è stato riservato a Cicchiello e a Petrucci? Saluti

  13. Abbiamo ascoltato con attenzione tutti gli ex amministratori di maggioranza nei due incontri di inizio marzo, subito dopo il commissariamento del comune successivo alle dimissioni del sindaco, così come avevamo ascoltato con attenzione i loro interventi nel corso degli ultimi due consigli comunali.
    Il problema è che le due versioni non erano compatibili fra di loro, entrambe non ci hanno convinto, e ancora non abbiamo elementi per ritenere valida l’una a discapito dell’altra. Nemmeno abbiamo avuto risposta a molte delle domande che avevamo indirizzato prima all’ex sindaco Izzo e poi, dopo le sue dimissioni, all’allora vicesindaco Bove.
    Dunque, ci scuserà Domenico, ma riteniamo che ancora non si sia fatta piena luce sui motivi che hanno portato all’improvviso “disunirsi” di “uniti per San Salvatore”, nè intendiamo acriticamente accettare l’una o l’altra delle due versioni, oggettivamente diverse, che sono state illustrate dai due gruppi della ex maggioranza, pur senza aver mai detto che, l’una o l’altra, fossero false. Più in generale abbiamo sempre criticato, anche duramente, decisioni politiche e atti pubblici degli amministratori, ma non abbiamo mai insultato nessuno.
    Dunque ci aspetteremmo da tutti lo stesso rispetto.

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