Con il paese stremato da tasse e il lavoro inesistente, con le tante aziende chiuse e gli operai senza più prospettive, con i tantissimi sprechi … ecco che il Sindaco tenta il colpo di mano: comincia a vendersi Limatola … l’ha fatto nella seduta del consiglio comunale del 24 aprile. Quasi a voler festeggiare “a modo suo” la liberazione ha deciso con la sua maggioranza di procedere alla vendita dei beni comunali. Una liberazione, appunto!
In tre secondi, senza dibattito, senza motivazioni, senza neppure una regolare proposta da portare in consiglio. Soltanto con una piantina, un semplice atto grafico, si è deciso di vendere migliaia e migliaia di metri quadrati di terreno che da generazioni portano lavoro e ricchezza a Limatola. Si tratta di beni dell’ex Ente Comunale di Assistenza (ECA):
- edificio scolastico di Biancano; (Limatola ha da poco perduto anche la dirigenza scolastica, messo in vendita l’edificio scolastico di Giardoni e quello di Biancano entrambi in funzione),
- chiosco/bar in funzione nella villetta comunale; .
- area e struttura ex mercato coperto vicino alla villetta; .
- edificio scuola media in costruzione;
- edificio scolastico di Giardoni;
- ex mattatoio alla frazione Casale;
Con migliaia e migliaia di metri quadrati di terreni. E’ uno scandalo! Con un colpo di mano vogliono fare piazza pulita della nostra storia. Ma ormai sono scatenati e senza freni. Viaggiano nella più completa solitudine istituzionale ma decidono per tutti, senza ostacoli. Ma noi non dobbiamo e non possiamo avere paura. I nostri figli non ce lo potrebbero perdonare. Le forze sane e produttive del paese devono reagire e domandare perché succede tutto questo? Se è giusto vendere in questo modo un patrimonio di valori ed una storia fatta di sacrifici e rinunce. I nostri genitori si sono sacrificati per realizzare quello che abbiamo, non facciamolo distruggere.
Limatola, 25 aprile 2013
Pietro Di Lorenzo