
Il comprensorio del Matese è sempre stato ricco di eccellenze, motivo per cui i Borbone vi insediarono la Sannitica 87 (la superstrada del tempo), unendo il Tirreno (Napoli) all’Adriatico (Termoli).Tale strada ha permesso fino a quarant’anni fa, il rifiorire del plurimillenario rapporto culturale e commerciale tra il territorio sannita (esteso all’attuale Molise) e la Campania.
Il tratto viario Telese-Guardia Sanframondi-Pontelandolfo, ritenuto strategico, fu finanziato dal Cipe circa venti anni fa per essere reso scorrevole come altri tratti, ma l’opera, realizzata in minima parte, è ferma da circa quindici anni per le interferenze dei partiti.
Chi scrive – nel breve tempo in cui ha rappresentato il Comune di Guardia Sanframondi presso la Comunità Montana del Titerno (in quanto eletto dai gruppi consiliari di opposizione) si è battuto anche per il completamento di tale opera. Per permetterne anzi la rapida esecuzione, ha persino proposto un percorso alternativo piu’ breve, meno costoso, incentrato su di una piccola galleria nell’area mediana collinare tra Guardia Sanframondi e Cerreto Sannita. Tale proposta, pur incontrando l’entusiasmo di molti colleghi del consiglio, non è piaciuta in ambito provinciale, dove la partitocrazia (abile nel fare scoppiare le crisi comunali) decide, da decenni, la vita o la morte dei territori periferici.
La gravissima crisi economica che sta travolgendo i comuni montani e collinari del Matese (e di riflesso anche i comuni di pianura) è dovuta prevalentemente al non completamento del precisato tratto viario, nonché alla cecità politica di chi non volle centralizzare la Caianello-Benevento, ma la volle addirittura nell’alveo del fiume Calore!
Se sarà soppressa la Sezione di Tribunale di Guardia Sanframondi (efficiente malgrado i boicottaggi) per il comprensorio del sud-est Matese sarà la fine, sia perché è stato già privato ingiustamente del presidio sanitario (Ospedale Civile di Cerreto Sannita), sia perché la prossima chiusura potrà toccare al Distretto Sanitario di Telese Terme e ad altri uffici pubblici.
A questo punto le persone libere che pensano hanno il dovere di reagire, cominciando a battersi da subito per la istituzione della provincia del Matese (come si vedrà le province saranno ridefinite perché tutelano i diritti degli stretti ambiti territoriali!) avente come capoluogo una città policentrica (sul modello degli antichi centri sanniti), aperta alle istanze dei giovani. Il distacco del sud-est Matese da Benevento sarà doloroso, perché in tale storica città (resa Provincia da Giuseppe Garibaldi, difensore dei diritti dei popoli) vivono persone eccezionali, stimabilissime, poco disposte però ad assumere ruoli politici. Tale distacco sarà tuttavia necessario perché Benevento può rifiutare la lotta per la istituzione della Regione Sannio-Molise, ma non può pretendere la fine dei territori periferici.
Anche perché si è ben capito che, per quanto riguarda le zone interne della Campania, il ruolo guida è stato assegnato dalla politica nazionale alla Provincia di Avellino per le infrastrutture primarie acquisite e per gli uffici pubblici strategici sottratti proprio alla Provincia di Benevento. In merito a quanto innanzi chi scrive valuterà le opinioni di tutti. Dopo di che, nella veste di fondatore del Movimento Politico Sannio Unito, il primo sabato del prossimo mese di settembre spiegherà – durante un pubblico incontro- perché ha sempre difeso gli uffici giudiziari esistenti sui territori. Li ha difesi e li difende anche perché la nuova legge in merito è stata fondatamente impugnata presso la Corte Costituzionale e non è lecito – comunque- preordinare la “chiusura di fatto” di tali uffici prima del 13 settembre 2013.
Guardia Sanframondi, lì 13 aprile 2013
Luigi Rotondi