
“Ipotesi politica risultata ampiamente vincente”: alla fine, abbiamo detto le stesse cose, caro Giovanni, con terminologia diversa ma con sostanza identica. Non vedo perché, poi, rizelarsi rispetto ad un concetto arcinoto. “Ipotesi”, perchè di ciò si tratta; progetto buono solo per vincere e non per amministrare la nostra bella Comunità.
Per questo motivo, nonostante le intenzioni, non credo che l’intervento dell’assessore Liverini meriti di bruciare questo dibattito nell’insulto. Di “falliti”, caro Giovanni, ognuno si tiene i suoi, così come ognuno può liberamente ritenere che la propria Amministrazione sia migliore di quelle che le hanno precedute.
Poi, ci sarà la chiusura del “giudizio della gente”, del voto e, mi consentirai di nutrire una fondata speranza, alimentata da quotidiani incitamenti ad andare avanti, che la prossima volta la musica potrebbe essere totalmente diversa a quella del 2010 e molto vicina a quella del 1999.
Avrei immaginato, tuttavia, che il dibattito su una vicenda seria ed intrisa di contenuti, come quella delle dimissioni dell’assessore Capasso, avesse stimolato o indotto un dibattito scevro da generiche affermazioni di luoghi comuni e, qualche volta, di odiosi insulti.
Lo so, credo sia il segno di una nervosismo epidermico neppure tanto sopito determinato dalla comprensibile delusione di un progetto politico somministrato per poter sovvertire completamente la fisionomia della nostra cittadina, forse per fare gli alberghi a 7 stelle di Paliotti ma che, purtroppo, si è scontrato con la realtà dei fatti ed anche, credo, con la totale inadeguatezza ed inesperienza di chi pretendeva di interpretarlo.
Capisco anche il metodo di chi, abituato sempre ad opporsi alle decisioni delle istituzioni, utilizza i famosi due pesi e due misure quando ci si rifugia in uno stantio “Ci si è trovati purtroppo di fronte alla necessità di sanare e superare i prodotti di una cattiva politica praticata da altre Amministrazioni” e nella ormai demodé “inedita crisi generale che ha condizionato enormemente tutte le Amministrazioni locali, compresa quindi quella telesina”. E’ anche per questo che Capasso ha rassegnato le dimissioni: forse si sarà stancato di essere continuamente mortificato e avvilito per l’operato della sua Amministrazione.
Ho l’impressione che le giustificazioni siano ormai dischi fuori dalla hit parade della politica amministrativa, ove si consideri che l’opinione della gente, che non ho la pretesa di interpretare ma che non sfuggirà, ha tratto un giudizio inequivoco sulla qualità di questa amministrazione e di quello che, giustamente, è stato definito “ipotesi politica risultata ampiamente vincente.”
Vorrei solo ricordare che cosa era la Piana di Telese non più di 20 anni fa, così come la zona della Scafa (si, proprio la Scafa che l’attuale Amministrazione si è impegnata a riqualificare ma dove non è stato rimosso neppure un filo d’erba).
Non so se è questa maggioranza ha analizzato l’evoluzione del numero degli abitanti di Telese e, con essa, l’evoluzione urbanistica, dei sevizi, della rete fognante, elementi fondamentali della urbanizzazione di una comunità. Devo ricordare anche i passaggi a livello e la circostanza, non di poco conto, che Telese è stato l’unico paese in provincia di Benevento ad avere la capacità di ottenere un co-finanziamento per realizzare ben 3 cavalcavia?
O forse devo ricordare dello sviluppo del lago di Telese e, purtroppo, delle responsabilità della revoca di un finanziamento di decine di miliardi, le cui briciole sono ancora accreditate presso la Banca Popolare di Novara?
Suvvia, volete anche negare l’evidenza del recupero di un parco Jacobelli dove, nei tre anni di questa Amministrazione, è stata tagliata solo l’erba a seguito delle rimostranze dei cittadini? Non voglio inviare foto!
Vogliamo parlare del rione Nuovo, della ex Acqua Fetente ingolfata da un mercato settimanale che avete traslocato “provvisoriamente” da tre anni?
E, giusto perché ci siamo: come mai anche i lavori appaltati da questa Amministrazione (su finanziamenti delle precedenti amministrazioni, sia ben chiaro!) scontano ritardi enormi?
Non eravate Voi che sbraitavate ad un fantomatico “rispetto dei tempi dei lavori pubblici”. Questo è per Voi il rispetto dei tempi?
Penso di risparmiare in questa sede, anche perché fra giorni dovremo parlare di “conti” e di “bilancio”, le solite e fondatissime critiche sugli appannaggi, le indennità, le famose “prebende” (scandalose solo quando ad amministrare sono gli altri), cui si contrappongono tasse elevatissime, IMU …… spazzatura i cui costi sono sempre gli stessi per i cittadini. Su queste cose, anche più belle e concrete, avremo modo di parlare, a dimostrazione dei “fallimenti” amministrativi. Di “falliti”, come dicevo, ognuno si tenga i suoi
Il dibattito che si è aperto tra i due schieramenti politici non ha elementi molto diversi da quanto accade in altre amministrazioni locali o, se volete, in ambito nazionale.
Amministratori e cittadini si arroventano in disquisizioni, talvolta ardite, su programmi, idee, cose fatte e non fatte, le colpe, i meriti…e stranamente, nessuno riesce a concordare con l’altro, come quando si discute di una partita di calcio in cui, l’amore per una squadra si confonde con la passione per lo sport. Fino a che i cittadini continueranno a confondere la simpatia di chi opera con l’operato, gli amministratori continueranno a fare proclami elettorali senza doverli necessariamente onorare.
Vivendo da qualche anno a Telese, mi sono fatto l’idea che le passate amministrazioni hanno permesso un notevole sviluppo socio economico alla cittadina termale commettendo però, anche dei grossi errori. Per correttezza, le valutazioni vanno fatte relativamente al tempo in cui hanno operato e non possono essere viste con gli occhi di oggi. Ciò che si può dire con certezza, è che le amministrazioni vengono liberamente decise dal popolo, quindi, ciò che si è avuto rispondeva alle esigenze della maggioranza dei cittadini del suo tempo, esattamente come ora, stop. Buono e cattivo.
La valutazione dell’operato attuale però, ‘può’ essere vista con gli occhi contemporanei perchè viviamo nel presente: basta confrontare il programma elettorale con ciò che si è realizzato. E’ molto semplice: siamo ad oltre la metà del mandato, si sono concretizzate una buona parte dei propositi? Se si, onore a voi e continuate a lavorare. Se no…changejobs.
Concordo con Flaviano Di Santo quasi su tutto perché sebbene le sue parole mi sembrano sagge ed equilibrate, esse trascurano un “non trascurabile” dettaglio sulle intenzioni degli elettori delle passate amministrazioni: a mio modesto parere il loro voto si è basato su promesse elettorali che poi non sono state mantenute (che strano!). In caso contrario si dovrebbe pensare che i cittadini di Telese Terme abbiano scelto i loro rappresentanti con ben altre aspettative che il bene comune.Sarebbe aberrante non trova? In questo caso si potrebbe dire: “abbiamo avuto quel che ci meritavamo”.