
Quando pensammo di costituire la libera associazione che abbiamo chiamato “Cittadini in Movimento”, la nostra intenzione era quella di avviare un cambiamento nel modo di intendere la politica nei nostri piccoli comuni della Valle Telesina, promuovendo l’impegno diretto dei cittadini nel governo del proprio territorio, con una progressiva TRANSIZIONE dalla democrazia puramente rappresentativa a quella partecipativa (con metodologie che, tanti esempi virtuosi lo dimostrano, anche in Italia, non sono solo una nuova forma di impegno civico e cittadinanza attiva, ma aiutano anche gli amministratori a prendere decisioni migliori).
Con questo spirito, negli ultimi 5 anni, abbiamo ripetutamente sollecitato i nostri amministratori a introdurre meccanismi di trasparenza e partecipazione, e abbiamo seguito con attenzione, per quello che era possibile utilizzando i documenti pubblicati sul sito istituzionale, tutte le iniziative e scelte politiche dell’amministrazione comunale e non solo, non mancando di comunicare e pubblicizzare non solo le nostre critiche ma anche le nostre proposte.
La nostra azione di cittadinanza attiva voleva essere una risorsa aggiuntiva offerta a chi aveva l’onore e l’onere di amministrare il nostro comune, azione il più delle volte vissuta forse come un fastidio e non come un’opportunità.
A questo punto, dopo il secondo fallimento consecutivo delle amministrazioni che erano state chiamate dal voto popolare ad amministrare il nostro comune, e visto come sono andate le cose in questi ultimi 10 anni, pur continuando a pensare che si possa e si debba partecipare alla gestione della cosa pubblica anche da semplici cittadini, e pur consapevoli delle difficoltà, anche per il pochissimo tempo disponibile, vogliamo provare direttamente a favorire una svolta e un ricambio nella classe dirigente che sarà chiamata ad amministrare il nostro comune nei prossimi 5 anni.
Ma affinché ciò avvenga, è necessario poter condividere con altri, che non siano stati già coinvolti in precedenti esperienze amministrative nel nostro comune, un percorso nuovo per la formazione di una lista, a determinate condizioni.
In ogni caso, “trasparenza” e “partecipazione” non devono più essere solo belle parole con cui “condire” proclami elettorali, ma coerente e quotidiano impegno, da applicare sin dalla fase di formazione delle liste e di redazione dei programmi. La democrazia partecipata nell’amministrazione degli enti locali, e dei comuni in particolare, è assolutamente realizzabile: come abbiamo sempre detto, è infatti il modo più appropriato per reagire con coraggio al fallimento della democrazia rappresentativa, rifiutando finalmente la delega in bianco e/o la cooptazione dall’alto, e impegnandosi personalmente per il bene comune.
I principi e gli obiettivi per noi inderogabili ai quali fare riferimento in questo percorso sono quelli che abbiamo sempre enunciato: la politica come servizio e responsabilità, con rinuncia ad ogni privilegio personale per perseguire solo l’interesse collettivo, limite di due mandati, trasparenza assoluta nella piena applicazione delle più recenti e innovative norme in materia di P.A., introduzione di strumenti di ascolto, coinvolgimento e partecipazione dei cittadini e consequenziale revisione dello statuto comunale e di tutti i regolamenti, idee innovative per creare nuove opportunità di lavoro (dignitoso), solidarietà, cultura, salute, energie rinnovabili, tutela dell’ambiente e del paesaggio, stop al consumo di territorio, economia sostenibile, politiche di riduzione, riuso e riciclaggio dei rifiuti, ri-discussione della “Città Telesina”, …
Sulla base di questi principi e obiettivi, ai quali se ne potrebbero aggiungere altri secondo le sensibilità di chi vorrà condividere questo percorso, auspichiamo quindi di poterci confrontare già nei prossimi giorni con chi fosse interessato a queste tematiche, con l’obiettivo anche, nell’immediato, di costituire una lista che si proponga di introdurre nei prossimi anni, dall’interno e concretamente, quel cambiamento nel metodo e nei contenuti che sembra assolutamente necessario e non più rinviabile, ma che, soprattutto, si proponga anche di rafforzare sul lungo periodo quella spinta al cambiamento che da tempo stiamo esercitando.
Il materiale che abbiamo realizzato nel 2009 in occasione delle precedente elezioni, mettendolo a disposizione dei candidati di allora, è ancora disponibile sul nostro blog (http://transizionesst.
E’ ovvio che il rinnovamento che auspichiamo presuppone l’impegno di molte altre persone, che mettano a disposizione della collettività, disinteressatamente e gratuitamente, le proprie competenze e il proprio tempo, interessate ad un percorso aperto, trasparente e partecipato per la definizione del programma e per la scelta dei candidati.
A chi ci sta chiedendo in questi giorni cosa faremo, rispondiamo sempre allo stesso modo: E TU, COSA FARAI?
Se qualcuno è interessato alla nostra proposta, o volesse comunque contribuire alla definizione del percorso proposto o, ancora, volesse semplicemente far conoscere la propria opinione, potrà inviare una mail al nostro indirizzo: transizionesst@gmail.com.
Angelo Romano
Quoto in pieno il contenuto dell’articolo e la decisione dei Cittadini in Movimento. A mio modesto parere si pongono ora due questioni (alcune cose ce le siamo già dette): 1) come stimolare la partecipazione a questo tipo di iniziativa (500 letture dell’articolo su vivitelese sono poca cosa, inoltre quante di queste sono fatte da cittadini di San Salvatore?); 2) come intaccare meccanismi già ben collaudati di raccolta dei voti (a San Salvatore ci sono tanti soggetti che possono raccogliere un numero consistente di voti ma che sicuramente hanno già avuto esperienze dirette nell’amministrazione del Comune e che tutto lascia intendere non faranno passi indietro). Il progetto in questione deve necessariamente coinvolgere persone assolutamente nuove alla politica? Per cambiare le cose bisogna vincere perchè un lavoro di mero controllo e critica è già stato svolto dai Cittadini in Movimento con grande impegno e dispendio di tempo ed energie mi sembra. Saluti
luca mattei
Io mi auguro che questa proposta stimoli i cittadini a partecipare e a smettere di delegare. In tal senso la questione della costituzione della lista appare addirittura secondaria. E’ avvilente che si ritenga, come spesso è stato detto, che per fare proposte o critiche si ci debba per forza candidare. Vista così, passa in secondo piano anche la questione dei voti. Sarebbe auspicabile “perdere” ma riuscire ad aggregare tanti cittadini attivi e che vogliono impegnarsi in prima persona (pur senza dover far pare di una “lista”), anziché avere per assurdo la maggioranza assoluta e poi ritrovarsi soli ad amministrare. Questo si che sarebbe un fallimento. Partendo da queste premesse, ritengo non sia nemmeno necessario pensare di dover intaccare “meccanismi già ben collaudati di raccolta dei voti”, come rileva Luca. A me personalmente non interessa che alcuni facciano passi indietro, piuttosto che la comunità faccia passi avanti.
Le comunità, con il loro assenso o il loro silenzio, legittimano o delegittimano le varie battaglie nei più disparati campi, che si tratti di opporsi a un inceneritore, alla vendita di lotti di terreno pubblici o alla chiusura di un ospedale. Quante amministrazioni semplicemente ignorano l’agire di comitati perché questi non vengono supportati da una forte adesione popolare? Ancora una volta, sono le comunità che fanno la differenza. E comunità dormienti favoriscono pratiche che vanno contro il bene comune. Recuperare l’indignazione, imparare a costruire un progetto insieme, uscire fuori dal sonno della responsabilità personale: questa è la sfida per le comunità.
Oggi, a a San Salvatore Telesino, nella sala conferenze dell’ex municipio di piazza Plebiscito, alle ore 19, si discuterà di questi e altri argomenti.
Dopo che nel nuovo incontro di ieri sera, pochi nostri concittadini hanno voluto insistere perchè “Cittadini in Movimento” accettasse di “varare” comunque una lista da presentare entro sabato prossimo per concorrere alle prossime elezioni, bisogna ammettere che, purtroppo, non ci sono ancora le condizioni per un “allargamento” e per un ulteriore “salto di qualità” della cittadinanza attiva a San Salvatore Telesino.
Giova ripetere una parte del precedente commento di Carmela: “… sono le comunità che fanno la differenza.E comunità dormienti favoriscono pratiche che vanno contro il bene comune. Recuperare l’indignazione, imparare a costruire un progetto insieme, uscire fuori dal sonno della responsabilità personale …”.
Ci gratifica la fiducia che molti hanno dichiarato di avere in noi, e soprattutto il fatto che molti erano giovani, ma non era semplicemente il cambiare gli amministratori che avrebbe cambiato le sorti del nostro paese. Le deleghe in bianco da rinnovare ogni 5 anni non funzionano più.
Non è stato certo inutile il nostro tentativo di questi giorni, che rappresenta comunque un altro passo avanti nel percorso, ma la metà appare ancora lontana, purtroppo. A meno chè la prossima amministrazione, qualunque sia, al di là del mero rispetto degli obblighi di legge, sempre più stringenti in materia di trasparenza, non dimostri con i fatti di potersi assumere anche il compito di stimolare un maggior coinvolgimento dei cittadini.