Fabio M. Romano. ( ex Capogruppo di Minoranza Consiliare) E’ finita: stessi protagonisti, anche se con ruoli diversi, hanno determinato nuovamente lo scioglimento del Consiglio Comunale di San Salvatore Telesino.Non c’è da sorprendersi di questo risultato, nulla si costruisce sulle ceneri di un passato rinnegato: la storia si ripete, ma segue una direttrice diversa. Chiara e trasparente, senza segreti accordi suggellati nel chiuso di uno studio notarile nè approcci e congiure tra una minoranza coerente con se stessa, rispettosa delle scelte dei cittadini, e quattro consiglieri di maggioranza che non hanno ceduto a pressioni ed allettanti promesse da parte di un gruppo famelico di personalismi. Sicuramente, una scelta coraggiosa operata nella consapevolezza di agire per il bene comune e chiudere un capitolo buio della storia amministrativa del nostro paese.
La sfiducia al primo cittadino si è generata in seno ad una maggioranza da sempre divisa, scarsamente amalgamata e priva di un condottiero capace di garantire unitarietà ed equilibrio, e certo non dalla somma dei voti di cinque consiglieri di minoranza e quattro di maggioranza.
Troppo semplicistica come giustificazione !
Le azioni di ciascun individuo dovrebbero essere dettate sempre da lealtà, coerenza, rigore e sacrificio, elevati valori che rendono nobile qualunque comportamento. E questo è tanto più valido nell’amministrazione della RES PUBLICA.
Certo, bisogna crederci e non lasciarsi avviluppare da opportunismi e facili compromessi.
La fermezza e la compattezza, unite ai più alti principi di onestà e moralità, che hanno contraddistinto la nostra azione politica, costituiranno le fondamenta per costruire una nuova amministrazione insieme a tutti coloro che realmente amano il proprio paese.
Tutto ciò che è accaduto serva da lezione per il futuro.