Giuseppe Creta. ( ex consigliere comunale di minoranza)   Il fondo cassa, alla chiusura di un esercizio finanziario, costituisce la differenza tra le entrate a qualsiasi titolo incassate  (di competenza e di residui) e le spese a qualsiasi titolo pagate (di competenza e di residui) nell’anno di riferimento.

Ebbene il 31 dicembre 2008, il primo Commissario chiudeva l’esercizio finanziario con un fondo di cassa di ben 486.247,73 euro. Dato questo inconfutabile in quanto risultante dal conto consuntivo del 2008, completamente sottaciuto dall’ex assessore al Bilancio.

Non sono in grado di spiegare ciò che è avvenuto successivamente, con la nomina del secondo Commissario, anch’esso romano, non avendo documenti ufficiali a riguardo.

Viste le palesi contraddizioni che emergono dall’analisi dei conti presentati dall’ex assessore al Bilancio del Comune di San Salvatore Telesino, che per sua stessa ammissione sono “riassuntivi” e non analitici, sarebbe opportuno conoscere il/i documenti dai quali sono stati desunti.

Gli atti ufficiali del Comune, infatti, dicono ben altro !

I dati contabili riportati nei conti consuntivi degli anni successivi al 2008 e nelle relazioni del revisore dei conti ad essi allegate, presentano risultanze ben diverse da quelle illustrate dall’ex Assessore al Bilancio del Comune di San Salvatore Telesino nel suo… breve articolo su Vivitelese. Per averne contezza è sufficiente consultare le delibere consiliari di approvazione dei conti consuntivi, ovemai si riesca a trovarle sul sito web del Comune.

A differenza dell’ex assessore al bilancio, non è mia intenzione tediare il lettore e il cittadino con una ulteriore elencazione di numeri, seppur desunti da atti ufficiali e ben diversi da quelli enunciati oggi e sbandierati dai balconi dall’ex assessore al bilancio del Comune di San Salvatore Telesino.

Mi limiterò ad evidenziare solo alcuni dati e macroscopiche contraddizioni riscontrate.

Nella lunga, artificiosa e confusa elencazione di cifre riportate nell’articolo fiume pubblicato dall’ex assessore al Bilancio, ho riscontrato che a MEZZANOTTE del 31.12.2012 RISULTA un saldo cassa di + € 168.384,09,  mentre il PRIMO GENNAIO DELL’ANNO NUOVO – CAPODANNO 2013 – la consistenza di cassa, si riduce ad € 95.295,08, – non certo per opera di San Silvestro. Il 20 febbraio 2013, giorno del suo definitivo addio al Comune, le casse comunali, inspiegabilmente, riportano un saldo pari a (meno) – €  235.07,95.

L’ex assessore, a giustifica (?) del proprio operato, ci informa, senza specificare le annunciate condizioni (entrate aggiuntive a quelle ordinarie, quali? Previste altre vendite di terreno?) create per il relativo ripiano, di aver utilizzato finanche i fondi vincolati nel 2012 e nel 2013 (sic!) riguardanti i pagamenti delle pratiche del terremoto, della riqualificazione della zona Acquafetente e della realizzazione dei loculi cimiteriali. (In altri tempi, tali operazioni, il coerente ex assessore al bilancio, le considerava “fuorilegge” se fatte da altri, anche se la normativa era la stessa).

Il Segretario comunale, Responsabile del servizio finanziario del Comune, però, solo pochi giorni fa, con sua nota n.1732 del 15 febbraio 2013 indirizzata ad un consigliere comunale di minoranza, ha sconfessato l’assessore affermando l’esatto contrario.

Altra nota del 9 gennaio 2013 della Banca Tesoriere, assunta al protocollo al n. 396 del 10 gennaio 2013, ore 16,48, riportata nel pubblico manifesto affisso in data odierna dal gruppo consiliare di minoranza, finisce per SCONFESSARE definitivamente  l’ardito ex Assessore al Bilancio.

Con la suddetta nota, la Banca Tesoriere, infatti, nel restituire al mittente (Comune di S. Salvatore Telesino) i mandati di pagamento, di cui alla prima distinta dell’anno, per complessivi € 42.545,47, avvisa il Comune che il conto di tesoreria presentava un saldo negativo di – € 434.059,75, quasi il doppio di quello riportato dall’es assessore al Bilancio del Comune di San Salvatore Telesino.

Bisogna che si mettano d’accordo tra loro (assessore, responsabile del servizio finanziario e banca) sulla chiave di lettura del bilancio e dei conti comunali e, soprattutto, sull’esatta entità del fondo cassa.

Che i conti dell’ex assessore al Bilancio, non quadrano, è dimostrato dal fatto che se il fondo di cassa al 31 dicembre 2012 fosse stato di + € 168.384,09  o il 1° gennaio 2013 di + €. 95.295,08, come evidenziato nel suo articolo, la Banca era obbligata a pagare i mandati ricevuti ammontanti a € 42.545,47, invece di restituirli al mittente.

L’ex assessore al Bilancio, abituato a moltiplicare per 3, come ha fatto con i mutui in essere nel giugno 2009, probabilmente non è a conoscenza della nota della Banca. Il dimissionario Sindaco Izzo si è dimenticato di trasmetterla all’assessore al momento della nomina avvenuta a fine gennaio 2013. L’attento ex Sindaco non l’aveva fatta visionare nemmeno ai consiglieri di minoranza che ne avevano fatto richiesta, pur avendola ai suoi atti.  La discussa nota è stata trasmessa ai consiglieri di minoranza, a seguito di successivo sollecito, solo il 15 febbraio.

Resto in religiosa attesa di conoscere con esattezza le fonti da cui Iatomasi ha desunto le sue cifre affinchè sia fatta chiarezza sulla situazione contabile da lui pubblicata.

San Salvatore Telesino, 21 febbraio 2013

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