
Giuseppe Fappiano . (Associazione politico-culturale “da sempre per Cerreto”) I percorsi sono difficili quando dalla meraviglia si arriva alla rassegnazione passando per la rabbia. Quella rabbia che si scatena quando ti senti impotente di fronte all’arroganza ed alla presunzione. Non volevo più intervenire sui fatti di Cerreto poiché la gente pur essendo arrabbiata, pur cercando di gridare attraverso la voce di chi ha il coraggio di denunciare, si trincera dietro ad un’apparente ed apatica indifferenza.
Ci si sfoga davanti ai bar o parlando sulle piazze con molta circospezione poiché c’è sempre il “galoppino de re” che fa il piglia e porta!
L’acqua a Cerreto è inquinata. Non l’acqua delle sorgenti, intendiamoci, quella, fino a prova contraria, è purissima e salutare , ma l’acqua delle cabine dell’acquedotto comunale. Cosa accade all’acqua nel suo passaggio tra la sorgente e la cabina di distribuzione per inquinarsi?
Eppure i cittadini pagano profumatamente l’acqua. Pagano perchè l’amministrazione comunale garantisca che quell’acqua che beviamo sia pura e cristallina come sgorga dalla sorgente.
Ed invece l’acqua si inquina di strani batteri (coliformi – escherichia coli ed enterococchi ) che sono stati rilevati nell’acqua di Cerreto il 23 di gennaio dall’ARPAC.
Batteri che possono seriamente attentare alla salute pubblica! Ma, mi chiedo, da quando tempo i cerretesi, i turisti, gli studenti pendolari bevevano acqua inquinata carica di batteri coliformi – escherichia coli ed enterococchi e non lo sapevano?
Invece quell’acqua, nel percorso tra la sorgente e la cabina, si carica di germi senza un’adeguata e preventiva protezione.
Spero davvero che nessuno cerretese o turista o visitatore occasionale sia stato contaminato; ma il rischio è davvero grande.
Un amministratore responsabile e saggio, avrebbe avuto il coraggio di assumersi la responsabilità del danno di cui non possiamo conoscere, a breve, gli effetti.
Su questi argomenti non si scherza.
Ed invece poi, trovi quello che ci scherza, minimizza e cerca di mettere sotto il tappeto: polvere e munnezza.
Ed allora, girando nei social network trovi anche dichiarazioni difficili da commentare ma di una gravità assoluta del tipo: “che l’inquinamento dell’acqua è dovuto alle abbondanti nevicate ed alle copiose piogge” e, continuando, si rincara la dose : “ci dovremo abituare a bere acqua con il cloro come se facessimo un bagno in piscina”.
Mi sembra che le esternazioni del vice sindaco arch. Lorenzo Morone diano la misura di quale sia l’attenzione posta sulla tutela della salute pubblica ed il livello di responsabilità politico-amministrativa dell’amministrazione comunale che governa questo paese.
Poi lo sconforto sale ancora di più quando leggo che lo stesso vice sindaco arch. Morone, accompagnando i rappresentanti dell’associazione IREDA, propone alla delegazione universitaria “offerte paesaggistiche architettoniche e culturali”.
Il 27 gennaio, giorno della visita ed in piena emergenza “inquinamento dell’acqua”, ha informato correttamente la delegazione che l’acqua di Cerreto era imbevibile o , come è suo costume, ha magnificato le limpide e fresche acque delle fontane cerretesi?
Ma di quali “offerte paesaggistiche ed architettoniche” possiamo offrire se in questo paese, chi governa, non riesce nemmeno a garantire la salubrità dell’acqua?
Essere sensibili all’ambiente,cioè ”
Ed allora, ancora una volta, ho la sensazione di vivere una commedia del teatro dell’assurdo: “dove dialoghi senza senso, ripetitivi e serrati, capaci di suscitare a volte il sorriso nonostante il senso tragico del dramma che stanno vivendo i personaggi.”
Dal 23 gennaio al 31 gennaio, giorno dell’emanazione dell’ordinanza (di cui non si trova traccia sul sito istituzionale del comune di Cerreto Sannita) cosa è successo?
Nove giorni di silenzio assoluto ma di somministrazione al paese si acqua inquinata!
Da quanto tempo, prima del 23 gennaio, noi a Cerreto beviamo acqua inquinata?
Perchè la gente non è stata avvisata immediatamente facendo girare una macchina con altoparlanti oppure affiggendo manifesti per informare dell’emergenza inquinamento?
Per quale motivo, nell’Albo Pretorio on-line del comune di Cerreto Sannita, non è stata mai pubblicata l’Ordinanza n° 6 del 31/01/2013?
In altri tempi (eravamo nel 1994) l’attuale sindaco Santagata si sarebbe prodigato nell’andare a raccogliere egli stesso l’acqua e farla analizzare e contemporaneamente investire il parlamento nazionale attraverso un’interrogazione parlamentare.
Già,ma allora erano altri tempi; Barbieri sindaco e Santagata all’opposizione. Ora le parti si sono invertite e l’interrogazione, la denuncia, e tutto il can can conseguente di allora assumono il sapore di mera speculazione politica! (ma questo lo sapevamo già allora)
Se andassimo noi, adesso, dai carabinieri a denunciare il sindaco Santagata e la sua giunta per aver “attentato alla salute pubblica di un’intera comunità” come lui fece all’epoca cosa direbbe? (per chi volesse approfondire http://dati.camera.it/ocd/
A noi, per senso civico, interessa semplicemente informare e a mettere di fronte alle proprie responsabilità ed inefficienze l’amministrazione Santagata/Morone non abbandonando mai l’idea che esista “un’altra Cerreto possibile”
Cerreto Sannita, 7 febbraio 2013