« La domanda nasce spontanea: “Attenti al cane” o “Attenti all’uomo”? »Ebbene sì! fossi il Lubrano dei giorni nostri questionerei in tal modo l’Amministrazione Comunale di Telese Terme, l’ASL Veterinaria di competenza, l’E.N.P.A. di Benevento, le varie Associazioni Animaliste “onlus” e, seppur in minoranza, parte della cittadina stessa, rimanendo però con l’insano dubbio su quale potrebbe essere l’eventuale risposta… Ma non sono Antonio Lubrano!

Sottolineato questo; da LIBERO cittadino residente nel Comune di Telese Terme e da animalista convinto qual sono vorrei risposte concrete e serie e non demagogici virtuosismi lessicali da dottorandi dell’ultima ora, nonché ciniche e puerili giustificazioni del tipo: “Non abbiamo fondi ma stiamo provvedendo!”… E’ da tempo ormai che ho smesso di credere a Babbo Natale e alla Befana!

Ergo, premesso ciò, questo mio scritto intende riportare l’attenzione su una problematica ampiamente discussa su questo sito libero ma che [ahimè!] ha solo collezionato blande ed aleatorie risposte e/o vergognose ed offensive promesse da bramosi politicanti: IL RANDAGISMO A TELESE.

In risposta all’ultimo comunicato stampa n.79/2012 del Sig. Antonio Giaquinto in data 19 settembre 2012 [ieri praticamente!] nel quale la Giunta Comunale o attori (così chiamati i partecipanti a tale Giunta dallo stesso Giaquinto) deliberavano di istituire un nuovo capitolo di spesa che prevedeva un incentivo di euro 300 a favore di privati cittadini che intendevano adottare cani randagi, altresì, tale progetto in via di definizione sarebbe stato presentato a breve (ad oggi son passati quasi 5 mesi) e avrebbe contrastato tale fenomeno [a sentir loro]; ebbene a tal proposito intendo render nota la mia testimonianza-denunzia per un fatto accadutomi giorni or sono.

Il giorno 12/01/2012 in un intuitivo “immobile” fatiscente adiacente alla mia abitazione, alla Via L.Sanfelice (ex Via Lago), veniva a ripararsi dalla pioggia un cane meticcio maremmano anziano, femmina, randagia e in evidenti difficoltà motorie a livello dell’anca e delle zampe posteriori. Conoscendo il cane (da anni ormai si era stabilito nell’isolato e non aveva mai procurato fastidi di ogni genere) decisi di nutrirlo e dissetarlo visto e constatato l’impossibilità, dello stesso, di procurarsi del cibo e dell’acqua. In seguito decisi di rivolgermi agli Organi competenti in relazione alla precaria condizione fisica del cane evidenziata anche dal latrare straziante come in una sorta di richiesta d’aiuto… [E qui venne il bello!]. Contattai per prima l’E.N.P.A. di Benevento ed esposi il problema ma se ne lavò miseramente le mani (troppo oneroso per loro data la distanza) e mi invitarono a rivolgermi all’ASL Veterinaria di competenza. Turbato ma speranzoso in un aiuto chiamai al numero associato all’Unità Veterinaria ASL di Telese e/o Faicchio (chiamate queste gelosamente salvate con ora e data sul cellulare): non so chi mi rispose in quanto non si presentò ma, dopo essersi complimentato con me per l’umanità mostrata, costui mi disse che non era nelle loro competenze intervenire e che o adottavo il cane (con tanto di registrazione, microchip e relative spese sanitarie a mio carico) o avrei dovuto rivolgermi alla Polizia Municipale Locale.

A questo punto, conoscendo la prassi adottata dai funzionari del comune di Telese Terme consistente nell’affido dell’animale al convenzionato canile di Solopaca del responsabile Sig. Ubaldo Di Massa, ed essendo a conoscenza della mancanza di posti per stallo del canile stesso nonché degli inadempienti aiuti economici che il comune di Telese ha maturato nei confronti di detto canile (fonti di dominio pubblico), mi sono rivolto all’associazione “Noi amiamo gli animali”, autogestita e autofinanziata, della signora Clelia Longo che si offrì per aiutarmi. A 2gg dalla mia chiamata venne in compagnia di un veterinario (che al momento terrò anonimo), il quale, dopo una pseudo-visita veterinaria tramite stetoscopio e penna biro premuta ripetutamente sulle zampe del cane e alle mie numerose richieste sulla diagnosi della “visita” rispose: «… Non so cosa abbia di preciso, dovrei ricoverarlo! […] Ma poi chi me le paga le spese?… Se il comune prende l’impegno di curarlo e si accolla le spese di degenza, vengo e la prendo io! […] Nel frattempo dagli questo cortisone per 12gg e questo antibiotico per 5gg!». Inoltre, mentre mi accingevo a chiudere il malandato cancello della proprietà privata nella quale il cane giaceva, il “dottore” aggiunse: «..Non chiuderlo! [forse sperava in un opera di pulizia da parte di qualcuno?… A riguardo invito i lettori a leggere gli articoli precedentemente pubblicati dal presidente dell’Associazione “Ekoclub”, Sig. Luigi La Monaca]… Poi se dovesse venire il proprietario dell’immobile digli che se lo spostasse lui il cane!».

Deluso sia dalla “visita” effettuata dal “veterinario” sul cane che dalle parole proferite dallo stesso mi affrettai e raggiunsi la farmacia per acquistare “la cura”.

Ho continuato ad accudire la povera bestiola nutrendola, dissetandola e somministrandone i medicinali prescritti dal “dottore” [scendevo da casa 6 volte al giorno, anche di notte, e ne è testimone tutto il vicinato]. Trascorsi 4gg mi accorsi che la condizione del cane degenerava: strisciava sul cemento tentando di sollevarsi per fare i propri bisogni e non sporcarsi e non sporcare, i lamenti erano diventati insopportabili ed umanamente inaccettabili, smise di mangiare e di bere e, in aggiunta, si adagiava sui propri escrementi che io di volta in volta pulivo per poi risistemare le coperte. Cominciai ad innervosirmi e stare in ansia per la situazione, così richiamai la signora Clelia Longo che si impegnò a chiedere aiuto alla Polizia Municipale e di conseguenza a segnalare il caso al Comune di Telese. Aggiunse altresì di aver chiesto al responsabile del canile di Solopaca se era possibile uno stallo e di aver ricevuto risposta negativa. Il giorno dopo la signora Clelia mi richiamò dicendomi che nel pomeriggio sarebbe venuta la Polizia Municipale a visionare il cane, così tranquillizzatomi, aspettai ma… NON VENNE NESSUNO! Telefonai nuovamente alla signora Clelia che confermò i miei dubbi dicendomi chiaramente che, nonostante gli inviti e la segnalazione fatta, nessuno le diede ascolto. A quel punto a soffrire eravamo in due: il cane ed io!

In data 01/02/2012, senza nulla risolvere, decisi di contattare il Dott. Ivano D’Orsi dell’Ambulatorio Veterinario “San Leucio” di S.Salvatore Telesino. Dopo un’accurata ed attenta visita al povero animale e in relazione alla diagnosi scaturita (n.4 tumori mammari su entrambe le file di cui 1 di dimensioni di un’arancia + Coxoartrosi all’anca sinistra), nonché l’appurata condizione degenerativa generale cui versava il cane, di comune accordo con il sottoscritto il Dott. Ivano D’Orsi praticò la necessaria eutanasia dopo anestesia generale per amore ed umanità nei riguardi dell’animale stesso. [Rendo noto che le spese relative alla prestazione professionale del dottore sono state pagate dal sottoscritto come da fattura e dichiarazione prestazionale dettagliata, in mio possesso, con il contributo della signora E.R., libera cittadina di questo Comune, che ringrazio per l’aiuto concreto datomi].

Ergo, alla luce dei fatti è mio intento denunziare e far conoscere l’accaduto a mezzo stampa e/o televisivo [per iniziare], in quanto si evidenziano in tali fatti chiare responsabilità ed inadempienze agli obblighi sanciti nella normativa della legge n.281 del 14 agosto 1991. Responsabilità istituzionali comunali, provinciali e regionali nonché responsabilità personali da parte di liberi professionisti e/o privati cittadini in ambito dell’assistenza e della tutela degli animali. Ci tengo infine a precisare che, purtroppo, l’accaduto non è un fatto isolato ma decine e decine di casi simili si sono verificati e continuano a verificarsi all’interno del territorio del Comune di Telese Terme che evidenziano solo il più mero menefreghismo da parte di tutti gli Organi competenti che spesso si riflettono di conseguenza in un arbitrario e BESTIALE ‘Modus Operandi’ di privati cittadini nell’allontanamento di “scomodi” cani randagi presenti sul territorio comunale.

Approfitto dell’occasione offertami dallo staff di ‘ViviTelese’ per complimentarmi con il Sig. Luigi La Monaca per il lavoro svolto e le azioni intraprese atte a debellare in modo concreto il problema del randagismo nell’intera Valle Telesina.

Certo di ricevere delucidazioni dettagliate ed esaustive risposte in merito da parte di tutte le persone e Organi competenti, posti in essere nella presente, Vi porgo i miei saluti.

Gianluca Rufus Quercia

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10 Commenti

  1. ..Solo ora mi accorgo della “perdita” di puntini sospensivi ad inizio articolo, forse si son persi per strada, ma va bene così! “La forma” la lasciamo alle belle donne: ciò che conta qui è il contenuto!..

  2. ho riletto il comunicato stampa citato perchè avrei chiamato “attori” i componenti della Giunta Comunale. Riporto il passo cui si fa riferimento “Tutti gli intervenuti si sono pronunciati per la necessità di elaborare un progetto unitario, strutturato in obiettivi specifici, in cui tutti gli attori svolgano il proprio ruolo in perfetta ed efficace sinergia”.
    Mi raccomando sig.Quercia legga bene prima di riservare battute ironiche a chi fa il suo lavoro di giornalista e – guarda caso – magari ha anche una laurea in legge. Sa, la risposta nasce dal fatto che magari, a causa di tale errore macroscopico, il rettore della Federico II mi ritiri la suddetta laurea.
    dott. Antonio Giaquinto

  3. Gianluca, fai attenzione per il futuro. Attori sono tutte le Istituzioni e gli Enti interessati al problema, non solo la Giunta.
    E, quando sei in dubbio sul titolo, diploma o tipo di laurea in possesso delle persone alle quali ti riferisci, fai come i napoletani, dai del “dott.” a tutti: non sbagli mai.
    Pietro Quercia.

  4. .. Certo padre! seguirò il tuo consiglio.
    Rispondendo invece al dottor Giaquinto, il quale mi sembra chiaro non dia “peso” … più di tanto(nonostante la “laurea”)ai segni d’interpunzione nonché alla forma sintattica del suo commento e/o ad una certa filologia d’obbligo per chi fà “giornalismo”, evidenzierei, di contro, l’attuale “latitanza” di risposte concrete in merito all’articolo di cui sopra.
    Ergo, onde evitare l’effettiva attribuzione, da parte mia, di ruoli ad attori protagonisti o a mere comparse, gradirei quindi l’intervento giustificato e lecito degli Enti competenti da me citati nell’articolo in oggetto.

  5. .. Chiedo venia se son presenti errori grammaticali e/o di punteggiatura, sia nell’articolo che nei miei commenti, ma son da considerarsi ‘DA BATTITURA’ e quindi irrilevanti.
    Gianluca Rufus Quercia

  6. Caro Gianluca, se vuoi mettere al corrente i cittadini, racconta la verità e non omettere alcuni particolari! Quando mi hai chiamata, io, nonostante tu non fossi un associato,mi sono subito attivata e sono venuta con il veterinario della mia Associazione e del quale mi fido, ma non x questo non è detto che non mi fidi anche degli altri, io non ho pregiudizi, lui ti ha prescritto una cura di 3 giorni e dopo avremmo dovuto telefonargli, ti ha voluto informare sulla prassi più giusta da fare e se non sbaglio ho pagato io la visita…vero???? Bene, dopo neanche mezz’ora mi sono recata dalla cagnolona e le ho portato da mangiare e una coperta e siamo rimasti che ci saremmo sentiti dopo la fine della cura!Sono andata anche al Comando di Polizia Municipale e ho fatto la segnalazione, ma credo che tu sappia che ci sono dei tempi e non sempre le persone addette le trovi, può passare anche qualche giorno, e voglio anche chiarire che il canile di Solopaca non si è rifiutato di prendere il cane, ma poichè c’erano degli orari x gli antibiotici, sarebbe stato un problema curarlo, ma il Sig. Di Massa non è stato proprio interpellato!!!…. nonostante tutto, mi sono presentata una sera dalla nostra comune amica, dicendo di portare la povera bestia nello studio veterinario x vedere la situazione prima di prendere eventuali decisioni, ma tu, avevi pensato, di agire da solo e di rivolgerti altrove, decidendo una soppressione x una povera bestia che non era nè microcippata e nè a te intestata, e quindi di proprietà comunale e non era compito tuo decretare una fine immediata, io le avrei dato una possibilità!!! Ora non capisco tutte queste tue polemiche, sinceramente avrei preferito sentire….GRAZIE x il tuo aiuto, anche economico e la disponibilità, in quanto caro Gianluca, io mi occupo di far mangiare tanti randagi, di trovar loro famiglia, di portarli a curare e se non c’è il mio veterinario, vado dagli altri,ma senza offendere nessuno, l’operato di nessun medico e senza riserve personali!! Io amo veramente gli animali, il mio stipendio se ne và i randagi, ma ne sono fiera e non vado a fare inciuci, nè mi lamneto sul menefreghismo Comunale, ho preso atto di una situazione e vado avanti con le mie forze, finchè ce la faccio, ma tempo per gli attacchi a persone…veterinari o associazioni, non ce l’ho, il mio tempo lo spendo ad occuparmi delle povere bestioline affamate e randage!!! Mi sono molto meravigliata di questo tuo articolo, pensavo fossi una persona diversa!!Buona serata!
    Clelia Longo

  7. e aggiungo….questa è l’unica volta che rispondo, puoi continuare ad attaccare oppure offendere professionisti, di cui non fai nomi, ma io sò, e già questo mi dispiace, ma non voglio fare questo batti e ribatti…lo trovo squallido, mi auguro che si chiuda qua, altrimenti risponderò diversamente, ma non su VIVI TELESE!!! Di nuovo, buona serata!!!

    • ..Cara Clelia, credo di esser stato abbastanza chiaro nel raccontare l’accaduto, altresì credo di aver raccontato la verità [lo faccio sempre] e di non averti assolutamente incolpata di niente [sicura d’aver ben letto l’articolo?], anzi, contento del tuo intervento, ne approfitto per ringraziare anche te per ciò che hai fatto (nelle tue possibilità).

  8. .. Ci tengo però a precisare, e tu lo sai bene, di non aver preso nessuna iniziativa di mia spontanea volontà, se non quando i funzionari del Comune, da te avvisati, non sono venuti!…. Mi hai telefonato tu dicendomi l’orario della loro ipotetica visita, o sbaglio?..
    Per quanto concerne invece la “scelta” del veterinario, io libero di poterlo fare, ti ho espresso i miei dubbi ma, mi son fidato, come, di fatto, mi hai chiesto tu!..

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