Pietro Di Lorenzo sulla crisi del comparto produttivo chiede un consiglio comunale aperto.E’ urgentissimo, non più rinviabile, e infatti per il consigliere di VIVILIMATOLA questo consiglio comunale “s’ha da fare”. Complice l’aggravarsi della crisi economica e sociale che ha colpito la ormai ex “svizzera del sud” (così era definita Limatola nei tempi d’oro del boom economico, con immigrati provenienti da tutt’Italia per venire a lavorare nelle decine di aziende insediate nel paesino vicino a Caserta ed a due passi da Napoli).

Di Lorenzo ha così inviato al Sindaco, al Presidente ed a tutti i consiglieri, un fax in cui scrive dell’attuale terribile momento di crisi, che perdura da troppo tempo ed ogni giorno si aggrava sempre di più,considerato poi:

  • che nel corso del recente passato sono state chiuse aziende importanti e vitali per lo sviluppo economico della nostra Limatola. La SMC, la Elettrosistemi, la Tesseci, Tintoseta, Beretta insieme alle decine di aziende di Cablaggio e Stampaggio,tanto per citare le più note, sono di fatto chiuse o prossime alla definitiva chiusura.
  • Che è compito degli amministratori locali intervenire elaborando proposte concrete di rilancio produttivo del “sistema paese”.
  • Che le residue forze produttive del territorio si trovano in estreme condizioni, ma anche i tanti disoccupati, licenziati e precari chiedono a gran voce di fare qualcosa;

chiede

di attivarsi per preparare e celebrare con estrema urgenza un consiglio comunale straordinario sull’attuale condizione di crisi della nostra Limatola. Il consiglio potrebbe essere aperto e magari preceduto da una sessione preliminare.

Tutto ciò nell’interesse dei tanti disoccupati e delle aziende in difficoltà.

Limatola 23 gennaio  2013

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