Francesco Pascale. ( Cittadini in Movimento Laboratorio di Cittadinanza Attiva ) Dopo tutto quello che abbiamo sentito nell’ultima parte del Consiglio Comunale del 28 dicembre, il nostro sindaco e la sua maggioranza, come ampiamente previsto, e senza alcuna spiegazione, si sono limitati a pubblicare sul sito internet del comune due “fredde” ordinanze con le quali sono stati nominati due nuovi assessori al posto degli “uscenti” Iacobelli e Iaquinto.
Non sono state tuttavia pubblicate (chissà perché), le due ordinanze con le quali sono state invece tolte le deleghe assessoriali ai due consiglieri di maggioranza “dissidenti”.
Per il 29 gennaio, dopo un mese dal precedente, è stato invece convocata una nuova seduta del consiglio comunale nel quale sarà data comunicazione della “revoca e nomina assessori” e dovranno essere approvati il “regolamento sul sistema dei controlli interni” (in effetti non sembra che finora abbiano funzionato granché, stando alle accuse di Iaquinto e Iacobelli!) e lo statuto e lo schema di atto costitutivo dell’unione dei comuni “Città telesina”.
Non possiamo che augurarci che il sindaco, nel corso della seduta, dia quantomeno delle spiegazioni rispetto alle gravissime accuse ricevute dai suoi ormai ex assessori.
Ci auguriamo inoltre che Leucio Iacobelli e Domenico Iaquinto illustrino meglio i loro motivi di dissenso soprattutto per quanto riguarda le accuse di spese fuori controllo, in particolare per la gestione dei rifiuti. Siamo convinti che, avendo essi sentito fortemente il bisogno di più democrazia e partecipazione all’interno del gruppo di potere dell’amministrazione, tanto da essere tacciati di utopia, sapranno approfittare dell’occasione per dimostrare ai cittadini che quei nobili sentimenti di libertà, l’anelito alla democrazia, il bisogno di condivisione che li hanno portati a un così clamoroso dissenso siano effettivamente sentiti e desiderino condividerli con i loro concittadini.
In ogni caso, anche in questa occasione la maggioranza ha dimostrato la sua incapacità di rispettare gli impegni elettorali e programmatici, senza essere nemmeno in grado di giustificare la grave crisi creatasi al suo interno e le altrettanto gravi motivazioni di natura democratica ed economica.
Noi continuiamo a ritenere che sia dovere del Sindaco e della Giunta dare delle spiegazioni, e pubblicare un prospetto dettagliato di tutte le spese sostenute dal nostro Comune nel 2012 (analiticamente distinte), con indicazione anche dei risultati che si ritiene di aver conseguito con ogni singola spesa discrezionale, a cominciare dalle consulenze esterne e dall’assunzione a tempo determinato e parziale di un nuovo tecnico, mortificando, peraltro, la professionalità dei dipendenti del comune, accusati tempo fa di “mancanze” gravissime e, sembra, addirittura denunciati, senza che, a quanto se ne sa, vi siano stati riscontri a tali accuse.
Un’altra questione che dovrebbe essere oggetto di informativa è quella relativa alle antenne per le quali è stato commissionato a un professionista esterno, e poi approvato, un regolamento. Lo stesso professionista è stato incaricato e pagato per l’istruttoria delle pratiche di autorizzazione, anche a sanatoria, e ancora non si conoscono i risultati di questo “investimento”.
A proposito! Si può sapere, in tema di spese, come sono stati utilizzati gli oltre 800 mila euro incassati con la vendita del terreno in località “acqua fetente”?
Intanto, giusto per non smentirsi riguardo a trasparenza e partecipazione:
- nel prossimo consiglio comunale sarà approvato lo statuto della cosiddetta “città telesina” senza neanche averlo né pubblicizzato né tanto meno discusso, e facendo quindi peggio, se possibile, persino di quanto fatto con lo statuto comunale;
- è già stato approvato in una precedente seduta del consiglio comunale un Piano di azione per l’energia sostenibile, senza pubblicizzarne i contenuti, né gli eventuali sviluppi in merito (azioni concrete poste in essere);
- nessun impianto di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili è stato realizzato;
- gli atti dell’albo pretorio (ribadiamo) non sono più consultabili sul sito internet del comune oltre i 15 giorni di pubblicazione, nè sono resi disponibili gli allegati alle delibere;
- del piano rifiuti (per la cui redazione è stato incaricato un tecnico esterno) che l’assessore Pucino aveva sottoposto anche all’attenzione della consulta ambientale, non s’è saputo più nulla (anche perché si è “pensato bene” di delegare il tutto alla città telesina, e quindi al sindaco di Telese Terme, che la guideràper i primi 5 anni!);
- dalla minoranza, sempre pronta in passato ad infilarsi anche in contraddizioni minori, non arriva alcuna reazione degna della crisi in atto (chissà perchè)
…
La performance di questa amministrazione somiglia sempre più a un fallimento.
Eppure sembra già quasi di sentirli, nella prossima campagna elettorale, a cercare alibi e colpe altrui per giustificare la loro incapacità di realizzare il programma e mantenere gli impegni presi con i cittadini.
Non siamo tanto utopistici da credere che questa situazione, pur così grave, porterà a chiarimenti e cambiamenti nell’Amministrazione, ma continuiamo a credere che la necessità di un radicale rinnovamento della vita politica e amministrativa debba spingere tutti i cittadini ad attivarsi per renderlo possibile.
Domandare è lecito, rispondere è…democrazia.
PS: Qualche strumento in più, intanto, sembra arrivare da altrove
Chiedere alla pubblica amministrazione di rendere conto ai propri cittadini del proprio operato, senza avere un interesse specifico, è una possibilità garantita ai cittadini italiani da una nuova norma introdotta dal governo con l’art.18 del Decreto legge 83/2012, convertito nella legge 134/2012 che introduce una pratica destinata a rendere trasparenti ed espliciti i rapporti economici tra pubblico e privato.
Nello specifico, questo articolo prevede che a partire dal 1° gennaio 2013, pena l’invalidità dei contratti stipulati dalla pubblica amministrazione, le informazioni salienti riguardanti «la concessione delle sovvenzioni, contributi, sussidi e ausili finanziari alle imprese e l’attribuzione dei corrispettivi e dei compensi a persone, professionisti, imprese ed enti privati e comunque di vantaggi economici di qualunque genere a enti pubblici o privati… sono soggetti alla pubblicità sulla rete internet».
Ho letto gli articoli riguardanti la crisi Amministrativa che attanaglia il mio paese natio e non ho “tratto un ragno dal buco”. Eppure le cause, ai cittadini, dovrebbero essere chiare perché coinvolgono due Assessori dissidenti ai quali è stato revocato il mandato e le dimissioni dei Primo cittadino.
Conosco il Sindaco come persona buona ed onesta e mi chiedo: Saranno forse le virtù a non aver fatto funzionare la cosa pubblica? Se fosse così perché poi lamentarci se le persone oneste si tengono lontane dalla politica? Non ho cognizioni di causa e non mi interessa l’essere mandato a “quel paese”.
Mi chiedo ancora: e la minoranza? Cosa fa, perché tace?
Sono interrogativi che mi lasciano dubbioso.
Pietro Quercia.
Bontà e onestà sono due condizioni certamente necessarie, per essere un buon sindaco, ma purtroppo non sono sufficienti, soprattutto se si deve guidare un gruppo molto etergeneo per provenienza politica, tratti caratteriali e obiettivi.
E’ certamente un fatto che, generalmente, le persone oneste si tengono lontane dalla politica, purtroppo. Ma perchè ciò accade? Sicuramente perchè pochi onesti in un sistema malato sono destinati a fallire, o peggio, condannati ad uniformarsi.
Minoranza e maggioranza, a San Salvatore come altrove, sono semplicemente le due parti complementari dello stesso sistema, hanno bisogno l’una dell’altra per avere un “nemico” da combattere. Il problema vero, però, sono i cittadini-elettori che al massimo pensano di dover fare i “tifosi” dell’una piuttosto che dell’altra parte senza mai accettare il fatto di doversi impegnare personalmente.
Dunque è il sistema che deve essere cambiato!
E’ per questo che il movimento promosso da Beppe Grillo sta avendo un così incredibile successo: proprio perchè si propone di cambiare radicalmente il sistema e di sostituire integralmente l’attuale classe politica, chiamando tutti a partecipare a questo cambiamento.
E’ questo ciò che tanti chiedono.
Infatti Grillo è l’unico che sta riempiendo le piazze e se qualcuno lo contesta, lo chiama sul palco e lo fa parlare. E ascolta!
Ecco, quello che manca ai politici è la capacità di ascoltare.
E quei pochi che parlano, senza peraltro accettare di essere catalogati come “fiancheggiatori della parte nemica”, sono considerati stupidi utopisti disturbatori, o semplici scocciatori.
Pierluigi Santillo
D’ accordissimo su quanto esponi con serenità e chiarezza, meno per come chiudi il commento. Il M5S è già un partito, tu stesso (mi consenti il tu?) lo dimostri, per come non ti sei lasciato sfuggire l’occasione per propagandare il tuo Movimento.
Chiarisco che non ho nulla contro il tuo Grillo (in un’altra occasione ho detto che, per l’Italia ci vorrebbero i grilletti), rappresenta, anzi, l’esempio di come siamo messi male.
Un saluto sincero.
Pietro Quercia.
Mi spiace di averti dato l’impressione di voler propagandare “con l’occasione” il movimento 5 stelle. Condivido le tue riserve su Grillo, ma confermo di ritenere che in questo momento alcune sue proposte mi sembrano facciano proprio al caso nostro, proprio perchè, come tu dici, “siamo messi male”.
Il riferimento al “grillismo” (quanti neologismi!), mi serviva solo a rafforzare la mia riflessione sulla necessità di “resettare” il sistema politico italiano, a cominciare proprio dai nostri piccoli paesi.
Il limite di mandato (5, massimo 10 anni), no ai personalismi e al leaderismo, basta alla delega, annullamento dei conflitti di interesse, partecipazione, trasparenza totale della p.a., ricambio totale dell’attuale classe politica, … sono premesse indispensabili. Lo diciamo da anni come cittadini in movimento, nel nostro piccolo, e abbiamo visto che ci sono tanti comuni in Italia dove sono state concretamente realizzate le nostre “utopie”. Dunque trovo effettivamente utile che il Movimento 5 stelle (che non è solo Grillo, o Casaleggio, ma che è fatto di decine di migliaia di attivisti in tutta Italia) stia portando avanti alcune di queste idee. Questa volta credo ci sia anche la proposta di Ingroia che, sia pur con qualche riserva e contraddizione anche qui, ha l’ambizione di “rompere” il sistema per poterlo ricostruire. Non so se voterò per l’uno o per l’altro, ma non intendo nemmeno questa volta rinunciare al mio diritto al voto, né ad esprimere apertamente le mie idee.
Come vedi mi hai dato un’altra occasione per farlo!
Ricambio i tuoi saluti e ti ringrazio per il tuo intervento, per la tua replica e per il contributo che ancora vorrai dare.
Più ci si confronta e più possiamo reciprocamente aiutarci a capire e ridurre i nostri dubbi.
Pierluigi Santillo
Non mi sembra, dai tuoi modi pacati ed educati, che tu possa essere stato attratto dal termine “Rivoluzione”, anche se civile. Un altro magistrato in politica!!!
Se può esserti utile un mio consiglio ti dico: Allora vota M5S, certamente non procurerebbe mali.
Ma io, con la mia fede Missina che ritenevo incrollabile, cosa devo fare? Non puoi aiutarmi caro Pierluigi! Ho la percezione che sto colloquiando con un giovane.
Pietro Quercia.
Gentile Signor Quercia,
mi permetto di intervenire nello scambio di vedute che sta intrattenendo con il Sig. Santillo (del quale condivido moltissimo del suo precedente intervento) non perché “voglia farmi i fatti vostri” ma piuttosto perchè è stato sollevato un interessante dibattito sul chi votare alle imminenti elezioni.
Io ho 43 anni e la mia formazione politica, da adolescente è stata socialista.
Appena ventenne, lo scandalo di mani pulite ha travolto il partito nel quale mi identificavo più per tradizione di valori storici che per effettiva declinazione degli stessi valori nel modo di essere e fare (ricorderete meglio di me, la famosa “Milano da bere”, e tutto quel che ne consegue).
Da allora, e faccia Lei il conto di quanti anni son passati, sono ancora “randagio” perché non trovo un partito che mi permetta di identificarmi in modo assoluto (come, mi passi un esempio quanto mai banale ma paradigmatico, avviene ad esempio nella mia fede calcistica).
Quindi da tantissimi anni, il mio è un voto per “approssimazione”, nel senso che sostengo quel partito che più mi pare vicino a quel che vorrei ma non è proprio esattamente quel che vorrei.
Ora, onestamente, anche dopo aver vissuto in prima persona una esperienza politica in Amorosi che mi ha lasciato molto molto amaro in bocca (son stato segretario della locale sezione del Partito Democratico ed ho dato le dimissioni spontaneamente quando mi son reso conto che proposte ed idee erano sempre e costantemente lettera morta)non son tanto sicuro di votare per il partito democratico.
Non son tanto sicuro perché temi a me molto cari quali innanzitutto lavoro per abbassare la spaventosa disoccupazione giovanile, tutela dell’ambiente, più equa distribuzione di carico fiscale, sono, alle mie orecchie, un qualcosa di trito/ritrito che, francamente, non attrae più.
Politici plurinquisiti, che son stati anche condannati e che hanno evitato il carcere solo per prescrizione, li vediamo ancora lì, ancora a pontificare, a sparare sciocchezze mentre il paese è già andato a rotoli.
Noi, magari, nei nostri territori della Valle Telesina siam riusciti a mantenere un livello di vita dignitoso ma Le assicuro che nelle grandi città quel livello si è abbassato e non di poco.
Non è una favola quella che vuole anziani pensionati andare a scartare, letteralmente, tra verdure lasciate a terra nel mercatino settimanale.
Allora, il Sig. Santillo si riferisce sicuramente ad una svolta radicale, con persone nuove, ecco il senso della rivoluzione ed ecco perchè un Movimento Cinque Stelle, un Ingroia e ci metto dentro anche CasaPound non possono non essere guardate con simpatia e curiosità: queste vecchie cariatidi hanno fatto il proprio tempo.
Ma ancora D’Alema, Berlusconi…..ma ci rendiamo conto?
Ben vengano nuovi movimenti (Crosetto/Meloni li apprezzo molto perchè concreti e misurati ma perchè poi tirare in mezzo un La Russa? Sono poi punto e daccapo).
In conclusione: Lei, da Missino, ha letto il programma di CasaPound?
Io credo, e lo dico da uno che è sempre stato dall’altra parte della barricata, che forse lì potrebbe ritrovare molto del Suo trascorso politico (intendiamoci, una CasaPound che abbia i fili collegati nel cervello, quindi al netto di quegli inqualificabili che pensano di vessare ed aggredire altra gente solo perché ebrea).
Saluti
Pietro, se anche volessimo propagandare il Movimento 5 Stelle non c’è nulla di male dal momento che la stampa non ci da spazio, ci taglia stravolge le nostre dichiarazioni, fondamentalemente perchè sono di parte e noi rifiutiamo il finanziamento pubblico ai giornali. A me per esempio è stato vietato di mettere vicino al mio nome l’appartenenza al Movimento.
Brunella, figurati se voglio polemizzare con te (mi sei simpatica pur non conoscendoti). Fai bene a votare il tuo Movimento, sicuramente farebbe meno danni. E poi non l’ ho suggerito anche a Pierluigi?
Pino, invece, meriterebbe un intervento, non un semplice commento. Ho avuto modo di scambiare semplici considerazioni con persone perbene e sono contento.
Noto tanto smarrimento e tanto bisogno di rinnovamento, ma con tanti simboli e tanti programmi uguali a chi credere? Io ho creduto e sono rimasto deluso, profondamente deluso. In questo stato ci sono arrivato dopo 69 anni. Ho provato con “Forza Nuova”, ho provato con “La Destra”, ora ho voglia di fermarmi.
Un caro saluto.
Pietro Quercia.
La discussione, pur interessante e stimolante, ha preso una direzione non proprio congruente con l’argomento dal quale eravamo partiti: perchè questo secondo fallimento consecutivo di una maggioranza a San Salvatore Telesino?
Il problema, secondo noi, come diciamo da anni, potrebbe essere proprio quello di dover finalmente rinunciare alle comode deleghe al politico o partito che al momento più ci convince (o, peggio, ci “conviene” – ma è il caso delle persone appassionate coinvolte in questa discussione), e di impegnarsi invece direttamente nella vita politica e sociale delle nostre comunità, per il bene comune, assumendo se del caso anche cariche elettive per un breve periodo nell’ambito di un progetto quando questo è diventato sufficientemente condiviso (perchè c’è bisogno di consenso diffuso per essere eletti), per tornare a fare il semplice “attivista” alla fine del mandato. E’ quello che sostiene il movimento 5 stelle ed è quello che aveva l’ambizione di essere “rivoluzione civile”. E’ solo per questo che ne ho parlato, perchè ritengo che queste due proposte, e le masse di persone, soprattutto giovani, che stanno “muovendo”, siano la dimostrazione che moltissimi in Italia, delusi dai partiti (tutti) la pensano come noi.
Mi piacerebbe che anche nei nostri piccoli paesi ci siano sempre più cittadini che, stanchi di aspettare e sperare, decidano di “mettersi in movimento”, interessandosi, esponendosi, confrontandosi, chiedendo, controllando, partecipando e rivendicando il proprio diritto costituzionale a decidere delle cose che “lo riguardano”.