
Marilina Mucci. L’ AEEG – Autorità per l’Energia Elettrica, il Gas e il Sistema Idrico – ha approvato, il 28 dicembre scorso, il nuovo Metodo Tariffario per il Servizio idrico Integrato rinnegando i Referendum del 12-13 Giugno 2011, con cui 26 milioni di cittadini italiani si erano espressi per una gestione pubblica dell’acqua fuori dalle logiche di mercato.
Già il Governo Berlusconi, solo due mesi dopo i referendum, aveva varato un decreto che, reintroducendo sostanzialmente la stessa norma abrogata,avrebbe portato alla privatizzazione dei servizi pubblici locali. Tale decreto è stato poi dichiarato incostituzionale.
In egual modo, l’AEEG vara un nuovo metodo tariffario, nel pieno delle vacanze natalizie, che nega l’esito del secondo referendum sulla “remunerazione del capitale”, e la ripristina con un colpo di magia,cambiando semplicemente il nome in “costo della risorsa finanziaria” ma non la sostanza: profitti garantiti in bolletta, come se il Referendum non fosse mai avvenuto.
La scelta dell’ Autorità è stata favorita dal Governo tecnico di Monti che ha rafforzato l’ impostazione neoliberista e di privatizzazione dei beni comuni, ma anche da quelle forze politiche che, pur avendo appoggiato i referendum, e dichiarato strumentalmente la loro vicinanza ai movimenti per l’acqua bene comune, nulla hanno fatto, né sembrano voler fare, per avviare la ripubblicizzazione del servizio idrico e contrastare la possibilità di fare profitti sull’acqua.
La deliberazione “tecnica” dell’Autorità, ripristinando il profitto, afferma una ricetta politica che vuole speculare sui servizi pubblici essenziali, a partire dall’acqua.
Per difendere la gestione di un bene vitale come l’acqua, per informare e sensibilizzare sulla truffa delle nuove tariffe, per ristabilire la volontà popolare
25 e 26 gennaio 2013
INIZIATIVE E MANIFESTAZIONI in tutta Italia
dei COMITATI PER L’ACQUA PUBBLICA