
Emidio Civitillo. Si tratta di un antico canto popolare eseguito in coro, accompagnato da strumenti musicali semplici (organetto, flauto, castagnole, putipù, sciarafraiasso, tric ballàc. triangolo, ecc.). Della natura “canterina” degli abitanti di Cusano Mutri v’è testimonianza in un capitolo dello statuto del 1667, dove si legge che chi avesse turbato la quiete pubblica nottetempo “perda l’istrumento et paghi pena carlini otto”: questa la punizione, appunto, per chi si fosse cimentato in manifestazioni canore notturne.
Chissà che non ci si riferisse proprio a quella che, ormai da secoli, è la manifestazione per eccellenza del folclore locale di fine anno: il “San Silvestro”.
Esistono varie versioni del “San Silvestro”. Dalle più antiche a quelle più recenti, però, il messaggio è il medesimo: un buon augurio agli amici e alle persone care per l’anno che entra.
Chi ha già sentito suonare e cantare il “San Silvestro”, fa di tutto per non perderselo, perché è veramente entusiasmante.
Nella notte fra il 31 e il 1° gennaio di ogni anno, infatti, un gruppo di suonatori si reca presso le abitazioni dei compaesani, inaspettatamente, intonando il celebre motivo a poca distanza dall’uscio di casa, e inizia a suonare e a cantare, preannunciando, in questo modo, il proprio arrivo.
Messaggio augurale rivolto a tutti quelli di casa e, soprattutto anticamente, quando per i giovani c’era meno possibilità d’incontrarsi, alle ragazze cui si voleva fare la corte.
Anche quest’anno, come sempre da allora, c’è a Cusano Mutri l’esibizione di alcune squadre del “San Silvestro”, soprattutto nella notte che porta il suo nome, ma anche nei giorni successivi.
Da alcuni anni primeggia la squadra organizzata dalla Pro Loco Cusanese; squadra che si esibisce anche per le strada del paese, dove viene accolta molto festosamente dalla gente.
Ecco i versi del famoso canto popolare di Cusano Nutri (BN): IL “SAN SILVESTRO”.
1 Suvvia cessate o popolo,cessate i vostri affanni;sparisca ogni mestizia
con lo sparir dell’anno.
2 E’ Santo Silvestro, è la fine dell’anno e tutti lo sanno che a don ..(il nome).. vogliamo cantare.
3 Silvestro, gran Pontefice, oggi festeggia in cielo, a noi sia propizio col suo celeste zelo.
4 Si è presentato supplico del gran Signore al trono, felicità perpetua per noi ha chiesto in dono.
5 O voi che siete umili, pregate San Silvestro, il gran Signore fa grazie tutto cortese e lesto
6 Sorge allegro in animo, sorge il divino affetto, letizia inestimabile si svegli in ogni petto.
7 Oggi tutti godono : il ricco e il mendicante, l’industrioso agricolo e il girator mercante.
8 Tu donzelletta amabile, che palpiti d’amore, mostraci il tuo bell’animo, mostraci il tuo buon cuore.
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9 Delle fumanti zeppolescendici un canestrino,faremo mille brindisi,
se porti pure il vino.
10 Portaci qui un piatto di maccheron fumanti, e noi tutti quanti contenti li mangiamo.
11 Scendici una bottiglia di vino spiritoso e noi bonnanziosi (esuberanti) contenti lo beviamo.
12 Il caffettier rosolio, l’arrosto il macellaio, il pastaio la pasta dìaci e il vino il bottegaio.
13 E chi con cure assidue attende alle campagne, grano, oppur “randìnio” (granoturco) patate, oppur castagne.
14 La gioventù piacevole dia lode al canto nostro, e la vecchiaia incomoda ci dica un “Padre Nostro”.
15 Per mille e mille secoli salute a tutti quanti, e questi belli auguri ognun li porti avanti
16 Signori, scusate l’incomodo, abbiam finito, addio, arrivederci all’anno prossimo con l’aiuto di Dio.
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30 dicembre 2012 Emidio Civitillo
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