Amedeo Ceniccola. Caro Direttore Michele Rossi, apprendo dalla stampa che l’ASL ha deciso di trasferire “provvisoriamente” il Poliambulatorio da Telese Terme per allocarlo nei locali dell’ (ex) ospedale di Cerreto Sannita e sono qui per farLe notare che trattasi di un vero e proprio schiaffo al buon senso perché tale decisione penalizza la stragrande maggioranza dei cittadini che afferiscono al Distretto Sanitario 21 espressione della cosiddetta Valle Telesina. Inoltre, è doveroso stigmatizzare che tale decisione mal si coniuga con il progetto sperimentale di una Unità Complessa Cure Primarie (UCCP) da localizzare sempre all’interno dell'(ex) ospedale “Maria delle Grazie” per migliorare le condizioni di vita delle popolazioni rurali residenti, ossia una struttura che trae spunto da quelle formule di riorganizzazione del sistema sanitario che prendono il nome di Centri di Cure Primarie, Case della Salute, Centri Servizi Sanitari, ormai sorte da anni in tutto il territorio Nazionale esclusa la regione Campania, ma a cui viene aggiunto l’integrazione con altri settori appartenenti alla sfera sociale e assistenziale in grado di rendere un più completo servizio di sostegno al cittadino, ed in particolare a coloro su cui grava uno svantaggio legato al vivere in aree rurali.
Una progettualità elaborata da quel gruppo di medici (come il sottoscritto) che si riconoscono nella cooperativa Samnium Medica e già finanziata dalla regione Campania con un contributo di Euro 509.172,69 concesso all’ASL BN1 con Decreto n°17 del 21.02.2011 (PSR 2007/2013 Asse III – misura 3.21).
E vale la pena di ricordare che il suddetto contributo è stato già speso dall’ASL BN1 per i necessari lavori di ristrutturazione (euro 155.000), per l’acquisto di arredi (euro 248.619), per l’informazione alla cittadinanza (euro 65.000) e per spese generali (euro 40.553). A questo punto, appare fin troppo chiaro che non si può perdere ulteriore tempo per concretizzare tale innovativa progettualità (almeno per la nostra regione) con l’obiettivo di potenziare l’offerta sanitaria locale preesistente e ben sapendo che l’ASL BN1 nell’utilizzare il predetto contributo ha assunto precisi impegni nei confronti della Comunità Europea in merito alla durata dei servizi finanziati (almeno 5 anni dal mese di giungo 2010 e con l’impegno da parte dell’ASL a proseguire l’iniziativa fino al giungo 2018) e con la consapevolezza che in caso contrario dovrà restituire il contributo riscosso gravato degli interessi e penalità di legge. E’ inutile ricordare che il Comitato Tecnico Scientifico che dovrà controllare l’attività svolta nella UCCP è stato già insediato circa 2 anni orsono (sic!) e però, a tutt’oggi, nulla di quanto previsto nel progetto finanziato è stato avviato: “…L’Unità Complessa svolgerà, grazie alla presenza di personale specializzato, attivo al suo interno, servizio di triage infermieristico e di primo Soccorso, in maniera tale da consentire una riduzione degli accessi ingiustificati agli Ospedali limitrofi. Inoltre l’UCCP sarà dotata di un servizio di segreteria e CUP attivo anche per coadiuvare le attività dei medici per il potenziamento della medicina di iniziativa per la difesa della salute dei sani”. Di fronte a tanto lavoro che ancora aspetta di essere avviato nell'(ex) ospedale “Maria delle Grazie” per non dover pagare “pegno” appare a dir poco strano che l’ASL decida di trasferire il poliambulatorio da Telese a Cerreto Sannita per inadeguatezza degli ambienti (che sono gli stessi da circa 30 anni) .
In attesa di un cortese riscontro, l’occasione è gradita per rivolgere i più cordiali saluti.
Guardia Sanframondi 06 novembre 2012
Dott. Amedeo Ceniccola ex Sindaco di Guardia Sanframondi