Sergio Paliotti.  Cittadinanza Attiva si sta già allertando per affiancare l’amministrazione comunale anche in questa battaglia che, ancora una volta, vede in pericolo un servizio di primaria importanza connesso alla salute pubblica.

I componenti del Comitato sono, però, alquanto sconcertati osservando quanto sta avvenendo all’interno del Consiglio comunale. Si avverte, infatti, una troppo marcata ostilità tra opposizione e maggioranza, ostilità, tra l’altro, dichiarata apertamente con pubblicazioni su manifesti stradali, su quotidiani e su internet, quando invece sarebbe auspicabile una convergenza di intenti ed una sinergia che potrebbero produrre, con il contributo di tutti, una maggiore efficacia nella lotta contro questo ulteriore, grave, misfatto. Si ritiene, infatti, tra i membri del Comitato, che dare una così forte connotazione politica alla grave situazione venutasi a creare ai danni dei lavoratori della Fondazione e di tutte le persone che, dopo mesi di attesa, dovranno abbandonare la speranza di essere curate nell’importante presidio sanitario, sia in questo momento oltremodo dannoso, determinando inoltre, nel cittadino, l’impressione che la vera emergenza sia quella di dover mettere in crisi la Giunta in Carica oppure, ma si spera di no, la “necessità” di alcuni di sembrare “più belli” di altri.

CITTADINANZA ATTIVA  già da giorni è in contatto con il Sindaco per avere notizie sulla questione ed è al corrente che, nei giorni scorsi, il Primo Cittadino ha già preso contatto ed è stato ricevuto dal Prefetto per discutere della questione e che molto presto, insieme ai Sindaci della Valle Telesina che già hanno aderito alla lotta per il Poliambulatorio, incontrerà i vertici della Regione.

TUTTI i componenti del Comitato Cittadinanza Attiva, ribadendo la propria non appartenenza a qualsivoglia parte politica, si augurano che la gravità della situazione possa servire da collante per unificare gli sforzi dei cittadini della Valle Telesina (inclusi tutti i membri del Consiglio Comunale) rimandando ad altre occasioni meno drammatiche, superata l’emergenza, il comunque importante agòne politico.

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1 commento

  1. La Fondazione Maugeri con sede a Pavia deve restituire all’Erario circa 200 milioni di Euro illecitamente percepiti; inoltre, per il 2011 risulterebbero 90 milioni di perdita. Gli IRCCS privati (come la Maugeri), sono finanziati dal Ministero della Salute, che ne assume pure il controllo. Dal sito del Ministero
    (http://www.salute.gov.it/ricercaSanitaria/paginaInternaMenuRicercaSanitaria.jsp?id=
    1064&menu=strumentieservizi) si può dedurre che quella di Telese Terme è solo un’articolazione periferica: infatti, nell’elenco è presente solo l’Istituto lombardo.
    Da Milano si starebbe già facendo il punto dei beni, di proprietà della Fondazione, che possono essere confiscati. La situazione, dunque, è molto più difficile e complessa di come viene fatta apparire da Partiti e politicanti vari. Altrettanto difficile è la soluzione per i lavoratori, che potrebbe essere rappresentata da una mobilità verso il settore sanitario pubblico dove, per il blocco di assunzioni che dura da anni, vi sono varie carenze e criticità.

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