Una corsa di 200 Km per rendere omaggio a Padre PioMario Del Vecchio. Sembrava una pazza idea quella di correre una staffetta da Dugenta e Telese Terme per raggiungere San Giovanni Rotondo, non fermare la corsa anche di notte e in qualsiasi condizione atmosferica, vincere l’incredulità ma, al tempo stesso l’ammirazione, di chiunque si incontrava per strada, ribadire il legame forte tra i valori della fede e la passione per il podismo; invece sì, 24 atleti di Dugenta e della ASD Running Telese Terme ce l’hanno fatta e dopo aver corso, dandosi il cambio, ben 208.100 Km si sono abbracciati alle porte della Chiesa di Santa Maria delle Grazie.

La partenza da Dugenta sabato 6 ottobre alle ore 16.00 è stata salutata da un folto gruppo di persone, molte delle quali hanno raggiunto i partecipanti alla staffetta la domenica con un pullman di 80 posti. I 24 atleti sono stati suddivisi in 12 coppie con il compito di correre una media di 18 Km prima di dare il cambio alla coppia successiva secondo un preciso ordine di partenze, con indicazione del luogo e l’ora approssimativa dell’arrivo. In sostanza è stato mantenuto l’obiettivo primario di non fermare mai la corsa, consentendo grazie ad un camper ai due atleti sostituiti per aver svolto il loro compito di poter fare la doccia, mangiare e assistere i podisti in strada a bordo di 2 auto e un pulmino.

A Telese Terme, dopo l’arrivo della prima coppia, il parroco don Gerardo Piscitelli ha dato la benedizione ai partecipanti mentre il Sindaco Pasquale Carofano ha consegnato agli atleti “il telesino” da portare in dono ai frati cappuccini insieme ad altri prodotti tipici.

Al nuovo start da Telese Terme tutti gli atleti hanno percorso via Roma per poi lasciare il testimone alla seconda coppia di staffettisti che per un piccolo tratto sono stati affiancati da altri due compagni di squadra.

Fin dalle prime battute si è visto l’entusiasmo dei partecipanti, sia atleti che addetti alla sicurezza, che hanno fatto gruppo e grazie a una perfetta organizzazione non hanno mai fatto mancare il loro appoggio alla carovana, vuoi fornendo tempestivamente acqua nelle ore del pomeriggio, vuoi allontanando dai podisti i cani randagi durante la notte, sia allestendo un punto ristoro in aree di sosta.

Telese- Ponte – Benevento – Paduli – Buonalbergo – Foggia – San Giovanni Rotondo: questo a grandi linee l’itinerario percorso dalla carovana.

Un ringraziamento va alle Forze dell’Ordine, in particolare al Commissariato, alla Stazione Carabinieri e al Comando di Polizia Municipale di Telese Terme, alla Polizia Municipale di Solopaca e a quella di Benevento, alla Stazione Carabinieri di Paduli che hanno scortato per il tratto di loro competenza gli atleti consentendo di correre in assoluta sicurezza pur in presenza del traffico intenso del sabato sera.

Grazie ai volontari della Protezione Civile di Dugenta che hanno svolto il loro lavoro fino a San Giovanni Rotondo in modo encomiabile, meritandosi i complimenti dei partecipanti.

L’arrivo della carovana a San Giovanni Rotondo domenica 7 ottobre alle ore 7.00 con gli atleti che, grazie ai social network, hanno scandito le varie fasi del pellegrinaggio a vantaggio di chi era rimasto a casa.

La foto di rito davanti alla Chiesa testimonia la gioia di coloro che hanno portato a termine questa impresa, gli abbracci che ci sono stati e gli occhi lucidi per la commozione, hanno stemperato la stanchezza accumulata nel corso della notte.

Alle 8.30 dopo l’arrivo del pullman di parenti e amici, vi è stata, cerimonia di accoglienza presso la Cripta della Chiesa Santa Maria delle Grazie. Alle 10 la Santa Messa nella nuova Chiesa di Padre Pio con la consegna dei doni ai Frati Cappuccini.

Un ringraziamento particolare va a Fra Nicola Riccardi grazie al quale è stato possibile organizzare la cerimonia di accoglienza prevista per i gruppi e avere la possibilità di partecipare alla Santa Messa che la domenica accoglie in media 5.000 fedeli.

Al ritorno dopo la sosta per il pranzo il punto di domanda era ricorrente. Dal momento che tra la I° e la II° edizione della staffetta per Padre Pio sono trascorsi 10 anni, bisognerà aspettare 2 lustri per ripetere questa emozionante (l’aggettivo ricorrente tra i partecipanti era proprio questo)esperienza? Tutto lascia pensare di no. Anche l’anno prossimo, perché no?

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