Telese: proroga condono tributiAntonio Giaquinto. Comunicato stampa n.85/2012-  Oggetto: Proroga condono tributi- Il Consiglio Comunale, in seduta straordinaria e d‘urgenza, in data 28 settembre 2012 con il solo voto favorevole della maggioranza ha prorogato al 31 ottobre 2012 il condono dei tributi locali (ICI e Tarsu).

Tale proroga si è resa necessaria per consentire agli uffici comunali di poter ricevere le istanze di molti cittadini che hanno trovato difficoltà a causa di lunghe file d’attesa e, soprattutto, per venire incontro anche a quei cittadini che, solo negli ultimi giorni, hanno deciso di verificare la loro posizione di contribuenti.

Il gruppo di minoranza non ha inteso dare il proprio voto favorevole alla proroga del condono.

Telese Terme 01/10/2012

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10 Commenti

  1. Un gesto di buona volontà. Nulla di più niente di meno. Il problema vero sono le aliquote, troppo care. Riguardo l’IMU il Governo Nazionale aveva indicato ai Comuni di adottare percentuali nell’ambito di una forbice tra un minimo e massimo, se non sbaglio. A Telese qualcuno scrisse: non siamo noi ad incassare ma lo Stato, mettendo così le mani avanti per distogliere il contribuente dal maligno pensiero che ci guadagnasse anche l’amministrazione attiva. Poi si è visto che L’Amministrazione comunale ha fatto la parte da leone, la quale si è poi giustificata dicendo che quella passata aveva lasciato dei debiti. Un classico, ciò che non si è capito come avrebbero fatto a pagare i debiti pregressi senza l’introduzione dell’IMU. Avrebbero potuto applicare delle aliquote più basse?.
    Di TARSU si è già parlato. Il sistema di applicare l’imposta sui metri quadrati delle proprietà è una infamia. Non sta né in cielo né in terra. Non so se tutti i Comuni adottano lo stesso sistema, se sì è una infamia lo stesso. Una scorciatoia. In Paesi più evoluti del nostro non si fa così. Poi si è adottata la raccolta del BIO. Cioè ricavare, in parole povere, terriccio fertile dai rifiuti biologici. Il terriccio, chiamato anche composto, una volta diventato terra diventa una sorte di concime biologico che si vende. Ci sono due vantaggi: uno, diminuisce la raccolta di rifiuti da discarica; due, c’è un tornaconto economico. Da ciò si potrebbe ricavare che il costo della TARSU potrebbe diminuire a vantaggio delle famiglie telesine. Chi ha comprato una o due compostiere, diminuendo così i rifiuti paga sempre i metri quadri….. Tu hai mancato l’appuntamento telefonico e queste, ed altre, sono ‘le parole che non ti ho detto’.
    Proto

  2. La frase del comunicato stampa: “Il gruppo di minoranza non ha inteso dare il proprio voto favorevole alla proroga del condono” è vera a metà. Ovvero la minoranza si è astenuta dalla votazione in quanto, per motivate considerazioni, aveva chiesto al consiglio di allungare ancora di altri mesi la proroga.
    Va detto che la necessità di una proroga è stata più volte rappresentata dal Gruppo Consiliare Telese Terme 2010, in quanto, a fronte dei numerosi cittadini che si sono presentati in comune per accertarsi della loro posizione in merito a IMU e TARSU gli uffici hanno avuto una grande mole di lavoro. Peraltro è successo che più che il manifesto e la lettera di informazione ai cittadini – di cui rendo merito all’amministrazione attiva – è stato il passaparola ad invogliare i cittadini a recarsi al comune. Quindi qualche mese in più avrebbe garantito una maggiore diffusione della notizia mettendo nelle condizioni ai più di verificare la propria condizione. Ho usato il termine “verificare” la propria condizione in quanto di ciò si tratta. Perchè a voler essere precisi nella dichiarazione della superficie assoggettabile a TARSU solo gli uffici comunali possono dare una mano ai cittadini, così come peraltro stanno facendo. Infatti, gli stessi uffici comunali detegnono la banca dati catastale aggiornata con i mq utili da considerare decurtata del 20%. Pensate alle persone anziane in che difficoltà possono trovarsi. Quindi, sottolineo e volutamente enfatizzo che il nostro non è stato un atteggiamento contro la proroga, anzi si voleva che la stessa fosse di qualche mese in più. Del che vi è traccia nei nostri interventi sulla delibera consiliare.
    In merito alle modalità di pagamento del servizio rifiuti convengo che è sperequato. Nei prossimi giorni si discuterà di un nuovo regolamento che a mio avviso nasce con molto ritardo, ma comunque ben venga. Mi auguro che lo stesso regolamento voglia premiare le famiglie che mettano in atto azioni tese alla riduzione dei rifiuti quali ad esempio il compostaggio domestico. Ma uno sforzo va fatto anche in direzione di invogliare l’uso di prodotti al spina (detersivi, saponi, ecc.) conferendo un ecolabel i negozi che si forniscono di tale servizio. L’idea forte dovrebbe essere quella del progetto di servizio civile che fu finanziato qualche anno fa: riduzione + riuso + riciclio = zero rifiuti. E’ ovvio che tutte queste buone pratiche ambientali devono poi trovare un riscontro positivo nei costi del servizio di raccolta rifiuti, premiando le famiglie più virtuose. Ad maiora.
    Vincenzo FUSCHINI

  3. Fa piacere sapere che la Minoranza condivide il mio ragionamento sulla TARSU. Vivaddio!. Vorrei un attimo ritornare all’IMU, sperando di trovare qualche convergenza. Il mio è soltanto un ragionamento.
    La tassa ha già fatto crollare il valore di mercato degli immobili abitativi del 25%; facciamo ora l’esempio di due immobili di 1000 mq., uno costruito nel 1970, per niente antisismico, usurato in ogni sua parte con distacchi delle pareti, ed un altro di pari mq. costruito nel 20006: nuovo, pavimenti di Limoges in casa e all’esterno ecc. i due immobili pagheranno lo stesso importo d’IMU?, a parte il lusso di uno? Il furbo dirà: noi tassiamo i mq.. Intanto messi sul mercato, i due immobili hanno un valore 1 a 100.. In più l’immobile vecchio si sentirà dire dall’improbabile acquirente: qua devo buttare giù tutto e rifare d’accapo; dobbiamo detrarre almeno duecento mila euro dal valore di marcato. (Cosa accaduta.) Compreso?. Forse sarebbe più giusto far pagare i mq. del terreno coperto, no?. Nei condomini si potrebbe considerare, convenzionalmente, ogni appartamento su terra.
    Proto

  4. In merito alle tariffe TARSU non mi è chiaro un passaggio. Rispetto a qualche anno fa le differenze sostanziali della gestione dei rifiuti urbani consistono nell’introduzione della frazione umida ed una netta riduzione della frequenza di raccolta porta a porta. La riduzione dei costi di raccolta e di quantitativo indifferenziato avrebbero dovuto comportare, com’è stato dichiarato più volte, una sensibile riduzione della tariffa ai contribuenti che, almeno nel mio caso è rimasta invariata e tra le più alte in Italia. Se consideriamo il solo valore commerciale del sacco giallo costituito da materie prime come la plastica, carta e metalli, la gestione potrebbe, e dovrebbe autofinanziarsi perchè vale il principio della campana di vetro: il cittadino ci mette le bottiglie separate e il consorzio si ripaga la gestione con la vendita del vetro. Chi ci sta guadagnando?

  5. Sulla raccolta differenziata ci guadagnano tutti, non è un caso che spesso si sente dire che i rifiuti urbani sono oro. In alcuni comuni, con sistema diverso di raccolta, guadagnano anche i cittadini.
    Con il contenuto del sacchetto bianco guadagna il raccoglitore e lo stesso guadagna ancora con il sacco giallo e la campana del vetro, come giustamente ha detto Flaviano Di Santo. Il Codacons (Coordinamento delle Associazioni per la difesa dell’Ambiente e dei Diritti degli Utenti e dei Consumatori) fa la parte del leone con la differenziata, guadagna l’industria della trasformazione infatti sono in commercio centinaia di oggetti, compreso le compostiere, con il marchio ‘costruito con plastica riciclata’. Ci guadagna il Comune nostro caro? Io penso di SI! PECCATO CHE L’ASSESSORE ALL’AMBIENTE, nonché VICESINDACO GIANLUCA ACETO TACCIA, MALGRADO LA TANTA STIMA CHE ABBIAMO MANIFESTATO PER LUI. Assessore se ci sei perché non chiarisci i nostri dubbi?
    PROTO

  6. Rispetto alla tariffa dei rifiuti che è rimasta immutata anche dopo l’introduzione della raccolta dell’umido, sicuramente ci sentiremo dire che a fronte di una riduzione dei giorni di raccolta, vi è un aggravio dei costi di conferimento presso impianti di compostaggio situati fuori regione. Questo è sicuramente vero!
    Ma allora mi chiedo: come mai non sono stati realizzati in provincia degli impianti di compostaggio opportunamente dislocati sul territorio in modo da ridurre i costi di trasferenza e ottenere dei benefici??? (tre punti interrogativi)MA SOPRATTUTTTO COME VENGONO SPESI I SOLDI CHE OGNI CITTADINO, SUL RUOLO RIFIUTI, INVIA ALLA PROVINCIA (CIRCA € 0,44 PER OGNI MQ)- pensate quanti soldi ogni cittadino della provincia invia a Benevento (Io verso alla provincia € 78,76 ogni anno!!!!!!)
    Infine, sollecito un’altra riflession:e avete notato che Telese è uno dei comuni con la più alta produzione pro-capite dei rifiuti della provincia? Allora perchè non pensare, così come ho già scritto nel precedente intervento, alla riduzione all’origine dei rifiuti (Riuso + Riduzione + Riciclo = zero rifiuti). E’ ovvio che per fare ciò ci vogliono delle politiche ambientali ambiziose e di lungo periodo, anche se sono convinto che stante l’attuale congiuntura economica i cittadini aderirebbero subito alle buone pratiche.
    PS: Pare che a telese solo alcuni condomini sono dotati di raccoglitore di olio vegetale esausto. Chiederò nei prossimi giorni come mai questa dislocazione degli stessi a macchia di leopardo. Ad Maiora. Vincenzo FUSCHINI

  7. L’iter dei rifiuti dovrebbe essere tracciata per legge e sarebbe interessante pubblicare ai cittadini che fine fanno. Si crede diffusamente che la plastica e la carta finiscono in filiere di riciclo tornando ad essere beni di consumo e in molti casi è così. Bene informati sostengono che nella nostra regione, per le note crisi del settore e le alte quotazioni del greggio, si preferisca utilizzare carta e plastica riciclata nelle alimentazioni degli altoforni dei cementifici edinceneritori. Nulla di scandaloso perchè comunque si brucerebbe combustibile fossile, almeno questo è a Km0. L’anomalia è che dovrebbe essere il cittadino, vero proprietario del bene, ad ottenere un vantaggio da una proficua valutazione di una merce preziosa di cui si è accollato l’onere di separarla, tenersela in casa per una settimana e sostenere, come nel caso del nostro comune, circa 500.000E annue solo per il personale che la raccoglie, a parte le spese di gestione, IVA e ricavo della società appaltatrice. La mia domanda era ovviamente provocatoria, perchè so benissimo quanto la gestione dei rifiuti sia una complessa macchina di opportunità politico-finanziarie ingrassata da noi cittadini, su cui beccano parecchi avvoltoi.

    • INFATTI! Questo significa che a seguito degli effetti del condono, ovvero, delle autodenunce dei cittadini e di quanto gli uffici accerteranno, per gli ultimi 5 anni ci sarà un maggiore gettito della TARSU che necessariamente devrà essere restituito ai cittadini mediante un abbassamento delle aliquote con effetto retroattivo. Vincenzo FUSCHINI

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