
Amedeo Ceniccola. Sabato 29 settembre u.s. si è svolto il secondo corso “salvavita” organizzato dall’associazione SannioCuore per insegnare la tecnica della rianimazione cardiopolmonare e l’uso del defibrillatore per salvare la vita a chi è colpito da morte cardiaca improvvisa. Grande soddisfazione per l’organizzazione tecnica è stata espressa da tutti i partecipanti al corso teorico-pratico svolto dal dott. Amedeo Ceniccola, presidente dell’associazione. A conclusione delle prove pratiche di rianimazione sul manichino e con l’utilizzo di un sistema di addestramento per AED, a tutti i partecipanti al corso è stato consegnato un attestato di frequenza e la tessera di iscrizione all’associazione SannioCuore.
“Vogliamo diffondere la cultura del soccorso ed impedire che la crisi economica e sociale che ha investito il Paese diventi crisi di speranza e solidarietà. La nostra associazione vive di volontariato e chiunque vuol accompagnarci e sostenerci in questo straordinario progetto di vita è il benvenuto e lo ringraziamo di vero cuore”. Sono queste le parole pronunciate dal dott. Ceniccola a conclusione del corso svoltosi nella sede dell’ associazione in piazza Condotto,22 a Guardia Sanframondi.
“Ogni anno – ha ricordato Ceniccola- sono ben 60 mila le persone vittime di arresto cardiaco improvviso in Italia e in molti casi si tratta di giovani adulti ed apparentemente sani. Persone che potrebbero essere salvate con un soccorso tempestivo, anche da una persona non esperta che abbia partecipato ad un corso come quello odierno, anche perché oggi abbiamo a disposizione apparecchi salvavita che sono un vero gioiello dell’elettronica applicata alla medicina. Strumenti molto semplici da usare che spiegano cosa fare e se occorre defibrillare il paziente. Ma è necessario avere questi mezzi che negli Stati Uniti vediamo ad ogni angolo delle strade. Nel nostro territorio queste macchine salvavita sono inesistenti.
L’obiettivo è quello di posizionare -ha aggiunto- almeno 100 defibrillatori nel Sannio con l’unico scopo di azzerare almeno qui, in questa nostra terra, la mortalità per arresto cardiaco, ma da soli non possiamo farcela. La nostra parte l’abbiamo fatta dando vita a questi corsi (gratuiti e aperti a tutti) che sono animati da esclusivo spirito solidaristico adesso però, è necessario che le istituzioni facciano la loro parte per concretizzare questo straordinario progetto socio-sanitario e con orgoglio e soddisfazione posso affermare che a Guardia vi è oggi il primo studio medico cardioprotetto (con defibrillatore) sannita grazie alla generosità della mia famiglia”.
Tre ore di lezione teorico-pratica hanno coinvolto i partecipanti al corso che sono tornati a casa convinti di aver vissuto una giornata “speciale”. E sabato 27 ottobre p.v. si replica per ingrossare sempre di più le fila dell’ “esercito per la vita” che l’associazione SannioCuore intende arruolare, formare ed…attrezzare. Tutti i sanniti che hanno a cuore la propria salute sono invitati a partecipare