Provincia: delibera referendum prima del 23 ottobre ... dopo non sarà più possibilePietro Di Lorenzo. Se il Consiglio Provinciale di Benevento non delibera il Referendum prima del 23 ottobre dopo non sarà più possibile: il Governo ha già pronto il decreto di soppressione delle Province che verrà emanato nell’ultima settimana di ottobre.

Si è riunita la delegazione del Comitato Salviamo il Sannio che dal 1 ottobre, giorno di consegna delle firme nelle mani del Presidente della Provincia Aniello Cimitile, è riunita in seduta permanente per monitorare il lavoro che la Commissione Affari Istituzionali della Provincia, la conferenza dei capigruppo ed i vari gruppi consiliari provinciali stanno portando avanti per far giungere il provvedimento in aula ed avviare la discussione sulla Petizione di richiesta di Referendum per il distacco della Provincia di Benevento dalla regione Campania e l’aggregazione al Molise. Una discussione richiesta da oltre 4.000 cittadini sanniti convinti che dopo l’ulteriore dimostrazione di scarsa considerazione delle tradizioni del Popolo sannita da parte della Conferenza Permanente Regione Autonomie Locali la questione del riordino delle Province in Campania si è rivelata una vera beffa per i Sanniti. Al momento sul tappeto l’unica proposta che possa coniugare autonomia e prospettiva di sviluppo è soltanto l’opzione referendaria. Oltretutto la celebrazione di un  Referendum corrisponde al più alto esercizio di democrazia partecipativa del Popolo Sovrano, su di un tema che interessa direttamente il presente ed il futuro dei cittadini, che sono fermamente decisi ad opporsi a decisioni di riordino calate dall’alto. Il Comitato, pertanto sollecita ancora una volta i consiglieri Provinciali a rendersi interpreti della volontà popolare, che richiede con forza che temi tanto delicati  siano posti in discussione rapidamente. D’altronde le dichiarazioni del Ministro Patroni Griffi fanno prevedere un ciclone che spazzerà via tutte le richieste di deroga; ecco perché il Comitato in tempi non sospetti, alcuni mesi fa, aveva messo in guardia pubblicamente la classe politica su alcuni specifici avvenimenti: primo che il Governo avrebbe messo la fiducia sul provvedimento della spending review, cosa avvenuta puntualmente senza alcun voto contrario dei nostri Parlamentari; secondo che senza le preliminari delibere dei Consigli Comunali interessati alle operazioni di riordino, la proposta della regione Campania sarebbe stata sola una presa in giro per il Sannio ed il Popolo sannita, illuso  da un Ordine del Giorno venuto ad approvare dal Consiglio Regionale proprio a Benevento e che poi nei fatti si è dimostrato totalmente inutile; terzo che se la Regione Campania avesse ritenuto salvaguardare l’autonomia di Benevento si sarebbe battuta per acquisire prima del 20 luglio scorso le delibere dei Comuni dell’arianese, alifano e caudino che avrebbero consentito di superare i criteri di legge per la salvaguardia della Provincia di Benevento. Oggi, sperando di non restare ancora una volta solo una “vox clamans in deserto”, con maggior consapevolezza è facile prevedere, senza invocare poteri profetici, che il Governo ha già pronto nel cassetto un decreto-legge riguardante il riordino delle Province che emanerà entro la fine di ottobre, per la successiva conversione al Parlamento con la richiesta di fiducia. Dal momento dell’emanazione del decreto alle Province, ivi compresa quella di  Benevento, verranno a mancare poteri deliberativi e funzioni per cui non sarà più possibile deliberare una richiesta di Referendum, poiché che non potrebbe essere accolto positivamente dalla Suprema Corte di Cassazione.

Siamo ormai giunti nella zona Cesarini del secondo tempo supplementare, e a nome di quei 4.000 sanniti che hanno firmato per  il Molisannio, chiediamo che il Consiglio Provinciale di Benevento si autoconvochi prima del prossimo 23 ottobre, per discutere e deliberare sul distacco della Provincia di Benevento dalla Regione Campania e l’adesione al Molise.

Dopo di ché, se ciò non sarà fatto, a nessuno sarà più consentito invocare alibi o giustificazioni per la scomparsa della Provincia di Benevento.

- Annuncio pubblicitario -
Articolo precedenteRiflettere, per capire e decidere
Articolo successivoCusano Mutri. Ultimo week end con la sagra dei funghi

3 Commenti

  1. Caro Pietro, potrei anche essere d’accordo sulla costituzione del MoliSannio ma come cittadino disinformato ho difficoltà a costruirmi un’idea sulla bontà della scelta,proprio in ragione della scarsa o nulla presenza delle idee referendarie nel territorio. Lungi da me volerne dare responsabilità a chi come il Comitato Salviamo il Sannio ha sentito il sano impulso di dar vita a questa iniziativa ma ti assicuro che io che vivo come tu sai ad Amorosi e probabilmente ,ripeto,cittadino disattento,non ho sentito neanche un “fiato” sull’argomento né visto un solo”rigo” da parte di chicchessia che potesse indurre il “popolo sovrano” a pensare che forse qualcosa sta passando sulla sua testa e che come al solito,essendo in altre faccende affaccendato,se ne accorgerà solo a cose fatte. Ti sarei grato se si potessero avere notizie e soprattutto fare in modo che esse possano essere più fruibili dalla gente. (Corre voce che ad essere soppressa dovrebbe essere Avellino e che Benevento rimarrebbe capoluogo di Provincia avendo 6000 abitanti in più).Nel ringraziare te ed il Comitato ti saluto affettuosamente. Enzo Carrino

  2. Salviamo il Sannio e’ un movimento spontaneo. Ha elaborato l’unica richiesta possibile: un referendum, per consentire finalmente ai cittadini di esprimersi. I nostri rappresentanti istituzionali e politici, loro malgrado, ci stanno portando verso soluzioni già scritte e comunque non partecipate. Con oltre 4000 firme abbiamo chiesto al Presidente della provincia di fare quello che già altre comunità stanno facendo. Non mi dilungo sugli aspetti del cosiddetto napolicentrismo (brutta parola ma efficace). Se vuoi nei prossimi giorni ti faccio sapere delle riunioni del comitato. Il 24 ottobre e’ vicino. Ciao.

    • Sentendo parlare di Molisannio mi viene in mente l’amico Salvatore Colatruglio da San Bartolomeo in Galdo e residente a Benevento, che fu l’antesignano, molti anni fa, della battaglia tendente ad accorpare il Sannio al Molise. Salvatore Colatruglio, federale del MSI, consigliere Provinciale e insegnante… ovunque tu sia ti abbraccio fraternamente.
      Ezio Esposito

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.