Lorenzo Morone. Presentata questa mattina, presso il salone di Palazzo Paolo V a Benevento, la nuova sezione del Museo Civico e della Ceramica Cerretese dedicato alla collezione Mazzacane, che verrà inaugurata sabato 27 ottobre. “L’apertura della nuova sezione Mazzacane – ha spiegato il vicesindaco di Cerreto Sannita, Lorenzo Morone – rappresenta un importate traguardo e ci proietta in una nuova dimensione dal punto di vista dell’attrattività turistica”.
Concetto condiviso anche dal vicesindaco di Benevento, Raffaele Del Vecchio, che ha aggiunto: “Si tratta di un ulteriore tassello che va ad arricchire il progetto di polo turistico integrato che stiamo portando avanti assieme ai comuni di Cerreto e Pietrelcina. Un modo, insomma, per promuovere le eccellenze del nostro territorio ed intercettare i turisti che desiderano pernottare nel Sannio e che avranno in questo modo più opzioni a disposizione per le loro visite. A Palazzo Paolo V, inoltre, creeremo una sorta di hub turistico, mettendo a disposizione dei vari comuni aderenti al progetto un locale dove esporre e promuovere le proprie eccellenze turistiche”.
Un’iniziativa, quella promossa dal Comune di Benevento, che è stata particolarmente apprezzata dal consigliere provinciale, Lucio Rubano, secondo il quale “questa osmosi porterà certamente dei benefici per tutti in termini di incremento delle presenze turistiche”. Rubano ha anche annunciato che alla cerimonia del 27 ottobre saranno presenti i vertici dell’Associazione Italiana Città della Ceramica (A.I.C.C.).
Il conservatore del Museo, Giuseppe Zoschg, si è soffermato invece sull’importanza della collezione Mazzacane, che comprende anche pezzi di ceramica di altre realtà campane, ed ha colto l’occasione per “ringraziare gli eredi Mazzacane per l’attenzione che stanno riservando a Cerreto anche dal punto di vista dei suggerimenti per l’allestimento del museo”.
Il professore Aldo Mazzacane a sua volta ha spiegato che, “nonostante le tante richieste provenienti dai vari musei italiani, abbiamo preferito affidare la nostra collezione al Museo della Ceramica di Cerreto, anche per rispettare la volontà espressa da nonno Vincenzo, che era legatissimo al suo paese d’origine”, mentre il professore Lello Mazzacane ha sottolineato che “il nuovo museo rappresenta una scommessa in quanto non si tratta della tradizionale macchina museale poichè si caratterizzerà per la sua suddivisione in struttura espositiva, struttura didattica e, appena sarà ultimata la nuova ala, anche struttura multimediale collegata in rete con le altre realtà museali”.
Il sindaco di Cerreto, Pasquale Santagata, dal canto suo ha sottolineato che “non è casuale la scelta di tenere questa conferenza stampa a Benevento poiché il nuovo Museo della Ceramica Cerretese rappresenta un patrimonio inestimabile per l’intera provincia di Benevento, e non solo per la cittadina che lo ospita”.
Santagata ha, infine, annunciato che il presidente della Provincia, Aniello Cimitile, ha recentemente espresso la volontà di mettere a disposizione del rinnovato museo cerretese alcuni importanti pezzi di ceramica settecentesca attualmente custoditi negli scantinati del Museo del Sannio. La proposta di Morone è stata di esporre gli altri pezzi della ceramica cerretese presso la splendida struttura di Palazzo Paolo V, quale simbolo di questa nuova alleanza tra Benevento e il suo territorio.
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Museo Civico e della Ceramica Cerretese
Inaugurato nel 1995, il Museo Civico e della Ceramica Cerretese documenta la tradizione della ceramica artistica fiorita a Cerreto dopo il sisma del 1688. Per l’importanza dei pezzi esposti, la bellezza della struttura in cui è collocato (un convento francescano del ‘700), ha ottenuto, nel 2009, lo status di Museo di interesse regionale.
E’ inserito in un più ampio sistema di musei, comprendente anche le sezioni Arte Sacra, Arte Contemporanea, Archeologica, e ora si arricchirà con una nuova sezione interamente dedicata alla “Collezione Mazzacane”.
In precedenza il Museo occupava due locali separati tra loro: uno, detto “Cantinone”, ospitava pezzi in ceramica provenienti da altre donazioni e l’altro, detto “Ammezzato”, dove erano esposti altri manufatti antichi e moderni. Un miscuglio che poteva andar bene per la prima fase, ma che andava decisamente evitato ora che il Museo sta per entrare in una nuova dimensione. L’arredo era poi realizzato con espositori molto diversi tra loro in quanto acquistati in epoche diverse.
Utilizzando i fondi della Regione Campania e recuperando risparmi accantonati di altre opere, il Comune di Cerreto Sannita ha provveduto all’unificazione dei due precedenti ambienti museali e alla predisposizione di un collegamento tra gli stessi ed il piano interrato adiacente la Società Operaia di Mutuo Soccorso (destinato ad ospitare un’ulteriore sala museale).
Inoltre, si è proceduto alla revisione dell’impianto elettrico con un sistema che consente l’accensione delle luci solo al passaggio dei visitatori (con conseguenti risparmi energetici), al rifacimento del sistema d’allarme (che impone percorsi obbligati a prova di dimenticanza da parte del personale); all’installazione di un sistema di telesorveglianza 24 h (con telecamere ad alta definizione e registrazione automatica), all’allestimento di una sala didattica che consente di trasmettere ai visitatori notizie fondamentali su Cerreto e sulla ceramica prima dell’inizio della visita, all’installazione di un impianto computerizzato di deumidificazione per meglio conservare le collezioni ospitate (il tasso di umidità deve essere tra il 45 ed il 55%) e alla collocazione nella reception di una serie di foto retro illuminate (sull’esempio di quanto fatto per la mostra del Caravaggio a Salerno e per il Museo virtuale di Ercolano realizzato nella Reggia di Portici). di alcuni pezzi di ceramica cerretese custoditi in altre realtà della Campania
Infine, è intenzione dell’Amministrazione comunale di migliorare ulteriormente l’offerta del Museo dotandolo di un laboratorio sperimentale per la ceramica con attrezzature informatiche multimediali e con un sistema integrato di gestione e promozione della collezione museale. I nuovi locali potranno anche ospitare un laboratorio aperto per approfondire lo studio dei reperti e delle opere museali e per offrire ai turisti e alle scolaresche la possibilità di cimentarsi concretamente con la realizzazione e la lavorazione della ceramica.
Il prossimo step è, dunque, rappresentato dal recupero degli ambienti interrati dell’ex cortile della Società Operaia di Mutuo Soccorso e dal collegamento di questi spazi all’attuale Museo attraverso l’apertura di una porta. Per avviare tali lavori è stato già ottenuto un finanziamento di circa 40.000 euro.
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Vincenzo Mazzacane e la collezione di ceramiche
La prestigiosa collezione
Quest’ultimo, nato da un’antica ed illustre famiglia cerretese nel 1878, studiò giurisprudenza a
Nel 1911, dopo nove anni di intenso lavoro di ricerca, pubblicò le Memorie storiche di Cerreto Sannita, ristampate nel 1990 a cura del nipote Aldo Mazzacane. Collaborò con diverse riviste e periodici locali scrivendo numerosi saggi sulla storia locale. Andò in pensione nel 1949 con il grado di primo presidente onorario della Corte d’Appello e morì a Napoli nel 1956.