
Ezio Esposito. Nei giorni scorsi ho ricevuto una lettera nella quale s’intimava ai suoi amministrati di verificare i metri quadrati della propria abitazione e pertinenze per accertarsi la congruità con quanto dichiarato al Comune. Pensai ciò servisse per calcolare il pagamento della TARSU o dell’IMU e per stanare i furbi. (se sbaglio chiedo venia). Come Lei sa non tutti i cittadini di questo paese hanno alti redditi, anzi e il pensiero che nell’operazione messa in atto dalla Sua giunta ci possa anche essere il recondito pensiero di rincarare i servizi parecchie persone cominciano a torcersi sulla sedia: tenga presente, ad esempio, che a Telese per una ditta che nasce due ne muoiono.
A proposito, un artigiano mi dice: “Con tempi più vivibili e men feroci costruii un’azienda dove lavoravano otto addetti. Per cominciare misi su, tanto tempo fa, un laboratorio di trecento mq. Che non posso abbattere perché sopra il laboratorio, ora inutilizzato, costruii la casa per la famiglia, ora vi abitiamo soltanto in due. Il laboratorio, dopo quarantacinque anni di lavoro, è mal messo, pavimenti rotti, distacchi di muratura e in più oggi non potrebbe essere nemmeno utilizzato o dato in affitto perché l’altezza del soffitto è 2 metri e 80 cm. Quando andai in pensione, mi toccarono 1000 euro al mese per 13 mensilità, uno scialo, ed è da dire che in casa CGIL, la Signora dell’INCA che fece il calcolo pensionabile aveva gli occhi sgranati: “Ma quanti azz… di contributi hai pagato per avere tanti soldi. Tutti li pagai”, e prosegue: “Ora, l’IMU 2011 mi è costata 1200 euro, la TARSU mi è costata 1.050 euro, e l’addizionale IRPEF per Regione e Comune è cresciuta di circa 30 euro. Ora mi puoi fare questi conti?” Poiché non ho una biro a disposizione invito il vecchio a seguirmi al pc e faccio l’addizione. 1.200 + 1050 + 30 = 2280. Chiedo al vecchio qual è il suo reddito annuo.
Mi dice: quasi 11.700 circa, compresa la tredicesima. 11.700 – 2.280 = 9420 euro. Faccio vedere la somma al vecchio. Lui la guarda e dice: “Ezio, mica è soltanto quello! Togli ancora 2.500 euro di aumento generale annuo, dati ISTAT, togli la spesa di medicinali da banco di cui abbiamo bisogno mia moglie ed io, cosa mi resta, dimmi. Fammi un favore, tu scrivi meglio di me: manda una lettera a Carofano, il nostro Sindaco, e digli che il mio laboratorio ha dato pane agli operai di Telese, e anche lustro, perché devo pagare tanti soldi di TARSUe IMU? Quanta monnezza ”producono” due vecchi? E’ il modo di calcolare che è schifoso. Se in cento mq abitano10 persone pagano poco; senti me la scrivi questa lettera? E poi se aumentano ancora?” Detto e Fatto, caro Pasquale, questa lettera è per Te.