
Carmine Sanzari. Ancora una volta sono tutti i cacciatori a pagare un conto amaro. Le ricorrenti al TAR hanno avuto terreno facile per ottenere la sospensiva della caccia in preapertura. Non è accettabile un errore madornale da parte del C.T.V.F.R. scaturito probabilmente da una distrazione e/o arroganza non accettabile poichè non si è tenuto in debito conto del parere vincolante dell’ISPRA che si era espressa in maniera negativa circa la preapertura per non più di 3 giornate alla specie tortora. Essendo il calendario emanato ed approvato dal C.T.F.V.R. nella seduta del 15 giugno c.a., ed attualmente oggetto di sospensiva prevedeva 5 giornate alla specie tortora in netto contrasto quindi, e con le linee guida dell’ISPRA, che del parere preventivo negativo espresso dallo stesso istituto, ecco che il calendario è stato purtroppo sospeso fino al 12 c.m..
Ora, ci si chiede perché, Il C.T.F.V.R. non ne ha tenuto conto nella approvazione definitiva del calendario venatorio messo a votazione su diversi punti avvenuta nella seduta del 15 giugno 2012 andando oltre le 3 giornate indicate dall’ISPRA per la caccia alla tortora?? Non si riesce a comprendere tale madornale beffa che ha sfavorito solo e soltanto i cacciatori in tutti i sensi.
Si riporta una sintesi della decisione del TAR estrapolata dal web:
Omississ … rilevato che nel calendario venatorio per il triennio 2012-2015, allegato al provvedimento impugnato, si prevede la preapertura nei giorni 1,2,5,12 e 13 settembre p.v. dell’esercizio venatorioRELATIVAMENTE ALLA SPECIE TORTORA;
ravvisata pertanto l’eccezionale gravità ed urgenza tale da non consentire la dilazione fino alla prossima camera di consiglio utile fissata per il giorno 12.9.2012.
P.Q.M.
accoglie la domanda di misura cautelare provvisoria e per l’effetto sospende il calendario venatorio regionale approvato con la delibera n. 361/2012 limitatamente alla preapertura fino alla prossima Camera di consiglio del 12.9.2012.
In conclusione, si evince che la misura cautelare per come si è espresso il giudicante è scaturita chiaramente e solamente per il prolungamento del prelievo alla specie tortora oltre quello consentito indicato inderogabilmente dall’ISPRA e non per ALTRI MOTIVI come vogliono farci credere altri con notizie divulgate in questi giorni su molti quotidiani. Sembra inoltre evidente pertanto una madornale gaffe del C.T.F.V.R. nella seduta del 15 giugno 2012 che sul parere dell’ISPRA è stato un po’ troppo superbo o distratto. Una cosa è certa, l’esercizio della caccia in preapertura è per ora saltata, bastava solo da parte del C.T.F.V.R. applicare il parere dell’ISPRA sulla specie tortora a non più di 3 giornate in preapertura e il calendario non sarebbe stato sospeso poiché inattaccabile.
Un cacciatore come tanti.
Carmine Sanzari