Sicurezza del costone del Monte Cigno. Intervento di Lucio RubanoLucio Rubano. Illustrissimo Signor Presidente,  la storia della messa in sicurezza del costone di roccia che sovrasta la s.p. 76-Mutria nel tratto Cerreto Sannita-Cusano Mutri, all’imbocco della galleria Monte Cigno, è risolto solo in apparenza.

Infatti, come Lei sa, un altro incendio ha devastato quella parte del Monte Cigno che sino a quindici giorni fa era considerata sicura.

È necessario prendere atto di questa novità e della sua potenziale pericolosità e cercare tempestivamente le soluzioni e i mezzi per evitare ai cittadini, lavoratori e studenti, che quotidianamente percorrono questa strada, i  rischi e i disagi che ben conosciamo.

Visti i tempi che corrono, ritengo a dir poco improbabile, per non dire impossibile, poter ottenere un altro finanziamento milionario per mettere in sicurezza quest’altra parte di Monte Cigno. Anche l’impiego delle economie derivanti dal ribasso d’asta  ritengo non siano sufficienti per bonificare e mettere in sicurezza questa nuova zona pericolosa la cui area, a detta di alcuni tecnici con i quali ho parlato in questi giorni, è  di circa 300.000 metri quadri.

Considerato tutto ciò, Le chiedo di attivarsi per riportare l’intervento di messa in sicurezza del costone del Monte Cigno che insiste sull’imbocco della galleria in direzione Cusano Mutri, al progetto originario che non prevedeva la realizzazione della galleria paramassi, ed utilizzare l’intera somma stanziata per mettere in sicurezza anche la parte del suddetto Monte devastata dall’ultimo incendio.

Dichiarai a suo tempo in Consiglio che ritenevo inutili quegli 85 metri di galleria paramassi, su un fronte strada di 670 metri. A maggior ragione, ora che il fronte strada è di circa un chilometro, quegli 85 metri di galleria paramassi diventano veramente ridicoli. Ed infatti, Signor Presidente, a cosa serviranno 85 metri di galleria paramassi, se dovessero cadere dei massi 800 metri prima?

Ritengo, poi, doveroso considerare anche un altro aspetto, non secondario vista la tensione che abbiamo vissuto a Cusano in questi giorni. La costruzione della galleria paramassi richiederà la chiusura totale della strada per tre mesi, come minimo. Se già questi dieci giorni di chiusura hanno messo a dura prova i nervi dei cittadini, mi chiedo cosa accadrà, che reazione ci sarà quando si tratterà di tre mesi o forse più.

Signor Presidente, so di chiederLe molto. Però, so anche di non chiederLe l’impossibile.

In effetti, tempo fa, qualcuno si è vantato di aver fatto modificare un progetto cantierabile, dimostrando che nulla è impossibile. Sulla scorta di questa dimostrazione e confortati da questo precedente, non vedo perché, di fronte ad una situazione nuova, potenzialmente pericolosa e in grado di vanificare la spesa di milioni di euro, non si possa utilizzare il buon senso e ritornare ad un progetto che era cantierabile e, quindi, completo e considerato consono alla scopo. I tempi sono quelli che sono, le difficoltà sono infinite. E proprio per questo, ogni centesimo di denaro pubblico deve essere speso bene. E i soldi dei contribuenti sono spesi bene, se e quando risolvono definitivamente i problemi della collettività.

Cordiali saluti,

Lucio Rubano Consigliere Provinciale

 

Missiva inviata a:

Prof. Aniello Cimitile Presidente della Provincia  di Benevento

  •  e, p.c.   Dott. Ennio Blasco Prefetto di Benevento
  •  e, p.c.   Ing. Liliana Monaco Dirigente Settore Infrastrutture della   Provincia di Benevento
  •  e, p.c.    On.  Nicola Formichella Consigliere Politico del Presidente della Regione Campania
  •  e, p.c.  Sig. Lorenzo Di Furia  Sindaco di Pietraroja
  •  e, p.c.   Geom. Pasquale Frongillo Sindaco di Cusano Mutri
  •  e, p.c. Dott. Pasquale Santagata Sindaco di Cerreto Sannita
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1 commento

  1. Caro Lucio, io lo dissi all’assemblea di Cusano anni fa in qualità di presidente del comitato cerretese, e lo ribadisco oggi: auguriamoci che non ci sia nessun contenzioso con l’impresa. Auguriamoci che nessun imprevisto turbi l’andamento dei lavori. Se succedesse qualcosa di ciò, e in Italia tutti sanni come vanno le opere pubbliche, la chiusura della provinciale si allungherebbe a dismisura. Sarebbe…un vero dramma.Anche per Cerreto che dal traffico da e per Cusano trae benefici soprattutto in coincidenza delle tante manifestazioni che solo a Cusano sanno fare. Solo una galleria parallela alla strada avrebbe potuto consentire sia i lavori che la strada aperta. Ma le scelte, comunque rispettabilissime, sono state altre.In bocca al lupo.

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