Scuola: gli annunci mirabolanti ...Vincenzo Delli Veneri. Mentre si annunciano effetti speciali con i concorsi da bandire per docenti, non sono stati ancora comunicati i contingenti per le immissioni in ruolo per il personale ATA, per cui per la prima volta non si effettueranno le immissioni in ruolo per assistenti amministrativi-tecnici e collaboratori scolastici entro il 31 agosto.

Si attende che la norma demenziale ed illegittima della spending review, che umilia i docenti inidonei e gli Insegnanti Tecnico-Pratico obbligandoli a transitare nei ruoli ATA, realizzi il taglio di ulteriori 3500 posti ai precari della scuola.

A Benevento lo scorso anno sono stati immessi in ruolo 137 collaboratori scolastici; per quest’anno sono in forse anche i 10 posti annunciati!

Contemporaneamente si vuole valutare la scuola, e si cantano le lodi degli Istituti (INDIRE, INVALSI) che confermeranno i passi indietro che la scuola pubblica italiana sta facendo: più abbandoni, meno diplomati, meno qualità degli alunni nelle materie fondamentali.

E dopo che si è misurato questo sfascio, senz’altro accentuato dal combinato della devastante riforma Fornero sulle pensionidella spending review e dei tagli epocali degli ex Ministri Tremonti e Gelmini, il Governo ci dirà come intervenire per correggere questo disastro?

Più ore, più docenti, più laboratori, più aule, meno alunni per classe… insomma, sarebbe saggio tornare a parlare d’investimenti nella scuola pubblica perché i tagli hanno determinato l’impossibilità di garantire una qualità accettabile di offerta formativa in tantissimi territori al sud, nelle zone interne, proprio come è successo per il Sannio.

Chiediamo meno propaganda mediatica e più interventi concreti: più risorse per la scuola pubblica!

Ma non c’è niente di tutto questo.

Anche l’annuncio del concorso per i docenti va nella medesima direzione, e la FLC CGIL ha ribadito tutta la sua contrarietà sia nel metodo che nel merito di scelte che incidono profondamente sul futuro del precariato e della qualità dell’offerta formativa in assenza di un confronto per nuovi criteri nella definizione degli organici, una nuova politica sul reclutamento e un piano pluriennale d’immissioni in ruolo che diano prospettive e certezze al variegato mondo dei precari della scuola.

Il Ministro Profumo, quando giustamente parla di giovani, dimentica che anche i precari sono giovani che da anni garantiscono, con impegno e con competenza, il funzionamento delle scuole. Molti di loro anche quest’anno non avranno più supplenze e saranno disoccupati. E a Benevento la situazione è particolarmente drammatica.

Ben vengano i Concorsi, ma il Ministro ci dica prima come intende concretamente garantire lo svuotamento delle graduatorie ad esaurimento nei prossimi anni. Per questa ragione occorre cambiare le modalità con le quali vengono definiti gli organici spostando in organico di diritto tutti i posti attualmente mascherati in organico di fatto, ma che sono ormai stabili da anni: 35.000 di sostegno e circa 10.000 per somma di spezzoni. Si introducano quote di organico funzionale per dare risposta a tutte le reali esigenze della scuola, così fortemente ridimensionata dai tagli del Governo Berlusconi. Solo così è possibile cominciare a ragionare di concorsi.

E quando si annuncia che con il concorso si vuol far lavorare i giovani non si introducano i paletti delle abilitazioni che automaticamente li escludono, e che risultano insopportabilmente onerosi per le loro famiglie!

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