Angelo Leone. Siamo giunti, quest’anno, alla IX edizione del Premio Nazionale “Anselmo Mattei” che si è felicemente conclusa con la manifestazione di ieri sera 26 luglio 2012. Dico “felicemente”, ma devo enumerare tutti i sacrifici sopportati dal gruppo degli organizzatori e del timore che ha pervaso tutti loro fino all’inizio dello “spettacolo” per le avverse condizioni meteorologiche che si sono manifestate -con diverse ed intense precipitazioni- durante l’intero pomeriggio.
Per fortuna, verso le ore diciannove, le piogge sono del tutto cessate e la manifestazione si è svolta secondo il programma prestabilito.
Anche qualche altro anno, durante le scorse edizioni del “Premio”, è accaduta la medesima cosa riguardo le condizioni meteorologiche e, comunque,la manifestazione ha avuto sempre il suo regolare svolgimento. Molti sono convinti che c’è l’intervento diretto di Anselmo dall’altro mondo nel far cessare le piogge e anch’io sono d’accordo, ma devo aggiungere che, oltre all’intervento ultraterreno, c’è il lavoro e l’impegno dei tantissimi amici sansalvatoresi di Anselmo che sono molto attenti nel prevedere e nel superare qualsiasi difficoltà per far sì che il tutto si svolga per il meglio e che il“Premio Anselmo” continui il suo svolgimento nel corso degli anni, conquistando un’area di pubblico sempre più vasta e consolidando il suo successo sia a livello locale che a livello nazionale. Gli artisti già affermati si dovranno sentire sempre più gratificati nel ricevere il “Premio Anselmo”, mentre per gli artisti esordienti il “Premio” dovrà essere sinonimo di sprone per una lunga e radiosa carriera.
I componenti del gruppo organizzativo del “Premio Nazionale Anselmo Mattei” profondono tutto il loro impegno possibile per la programmazione e l’allestimento dell’annuale manifestazione. A me piace chiamarli “banda” per aver osservato il loro comportamento sia fisico che mentale nei vari momenti impegnativi fino alla conclusione della manifestazione. Proprio come i componenti di una “banda”, ciascuno conscio del proprio compito e della grande responsabilità assunta, operano in silenzio senza che appaia chi detta ordini e chi li esegue. Si limitano ai movimenti indispensabili per raggiungere il risultato ottimale, senza lamenti o chiacchiere inutili. Le pochissime parole che si scambiano tra di loro sono soltanto riferite a qualche consiglio per ottenere una migliore condizione per gli artisti sul palcoscenico e per gli spettatori in platea.
I nomi di tali componenti -che rimarranno certamente nella storia del “Premio Anselmo”- sono:
Roberto AVITABILE, Vincenzo BARBATO, Emilio BOVE, Luigi D’ONOFRIO, Amedeo FUSCO, Pietro GALLO, Mario IAMMARINO, Peppino LOMBARDO, Gianluca PACELLI, Carmine RAIANO, Salvatore SANTILLO.
Li ho volutamente elencare in ordine alfabetico poiché so che rivestono tutti la stessa importanza; tutti hanno dimostrato sempre ed in ogni occasione il massimo impegno per l’ottima riuscita e per il prosieguo del “Premio Nazionale Anselmo Mattei”.
Una citazione particolare va fatta per la Sig.ra Michelina CUTILLO la quale, molto simpaticamente, senza essere nemmeno avvisata, ogni anno, il giorno antecedente all’inizio dei lavori di allestimento del palcoscenico, pulisce in ogni sua parte tutto l’ampio cortile dell’ex Casa municipale, fornendo molte varietà di bibite.
… … Anselmo lasciò la sua vita terrena la mattina del 26 febbraio del 2004 e,
poiché coincidono perfettamente con i miei, mi piace riportare i pensieri espressi dal dott. Emilio Bove sulla rivista “Minerva” (Anno III- numero 3 –Marzo 2004) “Ricordo di un cavaliere …un grande amico ci ha lasciato. Lo ha fatto in punta di piedi, con discrezione, quasi per non darefastidio, evitando di arrecare disturbo. Lui che era così attento alla forma, riservato persino con gli amici più intimi. Non ci ha dato nemmeno il tempo di renderci conto di cosa stava succedendo. Come un vecchio interprete della commedia dell’arte ha deciso di lasciare il palcoscenico uscendo dalla porta laterale. Improvvisamente. Con eleganza. In maniera riservata. Senza nemmeno attendere che calasse il sipario. ……”
Dopo non molto tempo mi giunse una telefonata del mio amico farmacista Tommaso Cusano: “Angelo, senti, c’è un caro amico, il dottor Emilio Bove che ti vuole chiedere qualcosa. Te lo passo.” – “Il signor Angelo Leone? ( allora ci conoscevamo appena appena) – “si, ditemi” – “so che siete stato molto amico di Anselmo e volevo incontrarvi per parlarne, perché io ed altri amici di San Salvatore avremmo intenzione di istituire un qualcosa che possa far rimanere vivo il suo ricordo” – -“va benissimo, sono a completa disposizione”.
Ci incontrammo, parlammo e poi ci fu una riunione con altri amici sansalvatoresi. Successivamente nacque lo “Statuto del Premio Nazionale Anselmo Mattei: “ Art. 1 – Il Coordinamento delle Associazioni sansalvatoresi di San Salvatore Telesino(BN) fonda il Premio Nazionale denominato“Anselmo Mattei” … … …”
Per mia fortuna in quella occasione si rafforzò la mia conoscenza con il dott. Emilio Bove, per il quale nutro profonda amicizia e stima immensa.
Ho allacciato rapporti amicali anche con tanti altri amici sansalvatoresi che sono tutti degni di stima e rispetto.
Di Anselmo sono stato molto amico, per lungo tempo, prima e dopo il matrimonio con Lina Del Vecchio. Ho avuto la fortuna ed il privilegio di trascorrere con lui tanti momenti lieti, ho recitato con lui e con lui ho trascorso anche meravigliose “avventure”.
Prometto di raccontarvi prossimamente qualcosa in merito.
Mò ritorniamo al “Premio”.
Nelle nove edizioni il “Premio” ha avuto nelle sue varie manifestazioni tanti validissimi artisti.
Si iniziò nel 2004 con Nunzio GALLO, Fausto CIGLIANO e Viliana CANCELLIERI e si proseguì negli anni successivi con Vittorio MARSIGLIA, Gianni SIMIELE, Lino PATRUNO, Emanuele URSO, Peppe BARRA, Cloris BROSCA, James SENESE, Peppe VOLTARELLI, Mario MAGLIONE, Benedetto CASILLO ed altri più o meno noti, ma tutti bravissimi.
I campi artistici, come si evince facilmente dai nomi riportati, sono diversi: canzone napoletana, teatro, cabaret, musica leggera, musica classica e canto lirico, jazz, etc. e questo per sottolineare la poliedricità artistica di Anselmo. Chi non rammenta le imitazioni di Anselmo! Imitava voci umane, versi di animali, suoni di strumenti musicali. Raccontava fatti inverosimili facendoli sembrare realissimi. Quando sedeva a tavola era capace di ingurgitare qualsiasi cosa ed in grande quantità. Anche se di corporatura robusta, sapeva mostrarsi lieve come una piuma e improvvisare passi di danza moderna o di danza classica. Certe volte, improvvisamente, riusciva a diventare zoppo, malato affetto da patologie importanti, oppure si fingeva deficiente compiendo azioni inconsulte. Sapeva cantare con voce intonatissima diversi generi di canzoni e, allorquando recitava in teatro, sapeva interpretare il personaggio in modo mirabile, anche senza seguire il copione scritto dall’autore.
Ma di Anselmo, come ho già accennato, parleremo compiutamente un’altra volta.
Nella edizione di ieri sera del “Premio” c’è stata l’esibizione di Luca Fìlastro, un giovane pianista che riusciva ad essere tutt’uno con il pianoforte. Suonava con scioltezza e con passione e nell’ascoltarlo non si riusciva a comprendere che a suonare fosse un solo pianoforte ed un solo pianista. Si percepiva la sua grande emozione ed anche la sua gioia nel riuscire ad effettuare diversi accordi in contemporanea. Le sue mani volavano sulla tastierae, anche se sudava molto, si notava che si divertiva ed era felice. Durante le sue esibizioni si notava la completa attenzione del pubblico e la grande soddisfazione finale sottolineata con intensi e lunghi applausi e con grida festose.
Tutto questo accadeva anche per gli altri strumentisti: Michel Supnick alla tromba, Carlo Ficini al trombone, Bepi D’Amato al clarinetto, Giorgio Cuscito al piano e al sax tenore, Guido Giacomini al basso, Giovanni Campanella alla batteria e Vincenzo Barbato alla chitarra. A sentirli suonare insieme il pubblico si entusiasmava, ma quando ciascuno di loro si esibiva in un “assolo” lo stesso pubblico quasi delirava, esprimendo il proprio entusiasmo in tutti i modi possibili. Vincenzo Barbato, con la sua chitarra, ha raccolto scroscianti applausi ed altre manifestazioni di apprezzamento e ciò non perché è un sansalvatorese ma perché, ve lo assicuro, è veramente bravissimo.
E’ stata molto applaudita anche Francesca Tandoi, una bella signorina che si è esibita sia come cantante che come pianista.
Alla fine delle esibizioni i provetti musicisti non hanno potuto chiudere a serata perché tutto il pubblico, plaudente ed in piedi -a gran voce- ha richiesto diversi bis. E’ stata davvero una serata entusiasmante!
Prima di chiudere questo mio intervento, sempre come “telesino doc”, voglio precisare che Anselmo era nato ed abitava a San Salvatore Telesino, ma era un cittadino di tutta la Valle Telesina e in modo particolare di Telese dove si tratteneva spesso e dove, in special modo negli anni sessanta e perbuona parte degli anni settanta, passava moltissime ore della sua giornata ed anche delle sue notti.
A parte ciò, mi piace ribadire che tutti i cittadini della “Valle” debbono ritenersi telesini, abitanti in “quartieri” diversi.
(Dico questo in prospettiva della costituzione della famosa “Città Telesina” o“Telesia”) !!???
Riferendomi ancora al “Premio Nazionale Anselmo Mattei” che si svolge tutti gli anni nel cortile dell’ex Municipio di San Salvatore Telesino, invito tutti i cittadini della Valle ed oltre ad assistere all’apposita manifestazione che si organizza, perché certamente ne trarranno sano divertimento e ne resteranno entusiasticamente contenti. Anche se le condizioni meteorologiche fossero avverse, non vi preoccupate, partecipate, ormai siamo certi che il Buon Dio, sollecitato da chi sapete, farà in modo che la manifestazione possa svolgersi nella sua interezza!
Telese Terme, 27 luglio 2012
Il Telesino doc Angelo Leone 675 letture al 31/12/2012