
Luigi Rotondi. Sulla incostituzionalità delle leggi hanno già scritto valenti Colleghi ed egregi Magistrati. Rilevo che il Governo ha disatteso anche la delega del Parlamento.
Noto soprattutto che – anziché tassare adeguatamente chi gode di infiniti privilegi, chi dispone di immense ricchezze, anziché dare un taglio netto ai costi della burocrazia, riducendo anche le spese per le guerre ( fatte passare per missioni di pace!), il Governo ha deciso di ridurre il numero dei Presidi di Legalità, penalizzando i territori esposti al rischio criminalità.
Nelle leggi – definibili “Nega Giustizia” – si nasconde il cinismo della politica di oggi che si compiace di danneggiare:
1- i giovani professionisti ( avvocati, medici, tecnici, etc.), molti dei quali saranno costretti a chiudere gli studi;
2- i piccoli commercianti, gli artigiani che reggono grazie agli studi professionali;
3- le parti in causa – le quali già martoriate dai costi pazzeschi del servizio Giustizia – saranno costrette a viaggiare per raggiungere gli uffici di città, con somma perdita di tempo, disagi e spese, specialmente perché i mezzi pubblici di trasporto sono quasi inesistenti;
4- le casse dello Stato, perché ogni avvocato (ma chiunque avrà a che fare con gli uffici giudiziari) potrà citare per danni il Ministero di Giustizia tutte le volte che le udienze saranno rinviate per l’impossibilità da parte dei Giudici di esaurire il lavoro calendarizzato;
5- gli ufficiali giudiziari ed il personale delle cancellerie (e non solo) per l’incessante caos che dovranno fronteggiare.
Il Governo ha decretato per il Sannio :
- il taglio antistorico dell’Ente Provincia;
- la chiusura della Sezione di Tribunale di Guardia Sanframondi (sede di Giustizia dai tempi dei Normanni!) pur occupando i primi posti – per produttività ed efficienza – nella graduatoria nazionale;
- la chiusura della Sezione di Tribunale di Airola, validamente difesa da chi vive ed opera in Valle Caudina.
Non pago, il Governo ha tagliato gli Uffici del Giudice di Pace, per cui ha deciso di negare – per la seconda volta – ai territori il Diritto alla Giustizia di Prossimità, ossia alla pronunzia di Sentenze calate nelle realtà.
Le decisioni del Governo dovranno essere impugnate nelle sedi giudiziarie competenti, anche europee, perché, in Democrazia, i cittadini non possono essere trattati come sudditi!
Guardia Sanframondi, lì 13 luglio 2012
Avv. Luigi Rotondi “Giustizia Costituzionale per i Territori” Libera Associazione Forense e Giuridica