Michele Selvaggio Cari amici, approfitto della disponibilità del sito di Vivitelese per formulare delle proposte relative alle prossime elezioni per il rinnovo degli organismi dirigenti della Pro Loco di Telese.
Questa mia lettera necessita di una piccola premessa. Oltre un anno addietro, con un gruppo di Persone sensibili all’osservazione ed alle proposte culturali per la nostra cittadina, avevamo notato, nonostante una vivacità individuale e sporadica, una assenza di offerta culturale per Telese. Partivamo tutti dalla osservazione che una cittadina ‘capoluogo’ di una vasta area dovesse rendersi protagonista con iniziative di prestigio e di innovazione. Tra le varie osservazioni a tale ritardo organizzativo\culturale si osservava l’affievolirsi della presenza della Pro-Loco. Le cause erano, tra le altre, la presenza di un Direttivo (lodevole per molti anni) che sembrava mancasse di spinta propulsiva interna. Infatti, di lì a poco, giungeva la notizia di un imminente dimissione del gruppo in carica onde indire nuove elezioni. Ci iscrivemmo fiduciosi di poter contribuire con l’apporto di idee, riflessioni e contributi fattivi. Ma le dimissioni e le successive elezioni non avvennero. Di certo, però, nello stesso periodo venne meno il contributo che una siffatta Associazione deve dare alla Comunità che rappresenta. Le motivazioni a questo anno e più, di ‘stallo’, sono state molteplici e, francamente, non interessanti. Il dato è un immobilismo non utile alla nostra Comunità.
Improvvisamente, nelle ultimissime settimane, le dimissioni del Presidente recapitate nelle mani del Sig. Sindaco, hanno riproposto la possibilità di riformare il Sodalizio.
Diversi sono gli approcci. Da un lato l’Amministrazione Comunale, composta da diverse ‘anime’ propende per una scelta ‘politica’, dall’altra un nutrito gruppo di Iscritti propenderebbe per una scelta ‘tecnica’ o quantomeno ‘libera’ da vincoli precisi dettati dalla politica. Reputo, nel mio piccolo, entrambe le scelte doverose e meritorie.
Ma, riflettendo, che dopo tanto tempo si tratta di un appuntamento decisivo per definire obiettivi di sistema e strategie di sviluppo e di modernizzazione culturale e turistica per Telese, ho deciso, in uno con gli stessi Amici dello scorso anno, di formulare delle proposte programmatiche precise. Queste idee, che sommariamente indicherò, mi è stato fatto notare, rappresentano un vero e proprio programma. E siccome le idee devono vedere responsabile e capace di trasformarle in realtà, chi le formula, mi è stato chiesto di proporre la mia candidatura alla guida della Pro-Loco.
Candidatura dal basso ed autonoma, non possedendo tessere o riconducibilità a schieramenti. Quindi candidatura di servizio in forza di tutte le mie energie e la mia esperienza per dare un contributo positivo in questa nuova fase, cui dovranno essere chiamati a partecipare tutti coloro che hanno a cuore lo sviluppo turistico, indissolubilmente legato alla Cultura, ciascuno nell’ambito dei propri ruoli. Scelta di disponibilità trasmessa al Sindaco.
Il principio è che un programma debba prevedere poche manifestazioni, se possibile direttamente di livello nazionale, debba accorpare alcune iniziative individuali rendendole più visibili, debba premiare (penso al ‘forum’ ma anche ad altre iniziative) chi diffonde la ‘telesinità e la pratichi tra i giovani, debba motivare la città delle ‘scuole’, e quindi della formazione, debba riprendere delle iniziative che in passato hanno reso celebre la città termale, debba entrare in circuiti nazionali di promozione, debba restituire quella centralità culturale e turistica degne della nostra Storia.
Questo non contrasta con scelte ‘politiche’ di chi ha avuto il consenso elettorale e legittimamente è tenuto a proporre chi ha condiviso idee di programma votate dai cittadini. Ma non esistono due paesi. Non esistono due cittadinanze. Esistono delle idee e delle capacità generali e specifiche da discutere e, poi, se capaci da rendere esecutive.
Mi propongo consapevole di generare anche divisioni e dubbi. Mi propongo senza la necessità di ‘contare’ né come individuo né come numero di tessere.
Solo equità ed obiettività, la funzione di indirizzo, promozione e vigilanza, senza perdersi in logoranti mediazioni ma svolgendo la preziosa funzione di garante di percorsi di innovazione e di tutela del patrimonio turistico, storico e morale, con una visione strategica lungimirante.
Al centro del mandato ritengo ci debba essere l’impegno di suscitare le forze vive e favorire lo sviluppo di un processo virtuoso che stimoli la creatività dei giovani e la nascita di un sistema che riconosca nella trasparenza l’autonomia dell’istituzione pro-Loco.
Resta ferma anche la necessità di riconoscere una continuità con chi, in passato, ha rappresentato l’Ente con la cultura della responsabilità e distinguendo le cause delle disfunzioni dagli effetti.
Infine, obiettivo centrale, è fissare obiettivi alti di un forte rinnovamento generazionale e di internazionalizzazione, se non vogliamo ridurre l’Ente ad un mero erogatore di prestazioni di servizio destinato a svolgere un ruolo circoscritto e poco significativo nel contesto regionale e nazionale.
Per costruire il futuro della Pro-Loco, mentre andiamo incontro ad un periodo di restrizioni, occorre anche trovare il coraggio di praticare scelte che implicano rigore e senso di responsabilità, costruendo il consenso ed evitando strappi e disagi, facendoci carico di chiunque sia propositivo.
Non sarà certamente facile ma è mia ferma intenzione provarci, con ottimismo, energia e voglia di fare, con tutti quelli che mi vorranno aiutare in questo difficile percorso.
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Questa dichiarazione d’amore per Telese e la Pro loco è assolutamente condivisibile e lodevole e sono fortemente
tentato di dare il mio voto di tesserato…ma poi mi viene un pensiero strano: sono un vecchio sospettoso, vorrete perdonarmi questo difetto che per ben due volte mi ha salvato letteralmente la vita, e spero proprio di avere torto. Senza offesa! Non sarà mica un accenno di campagna elettorale volta ad un rilancio politico? Oggi sono davvero perfido e, ripeto, spero di sbagliarmi, ma un grande uomo politico ancora vivente disse, una volta: “a pensar male si fa peccato, ma si indovina sempre”. Magari avrò un po’ modificato l’aforisma del grande uomo politico ma…