
Giovanni Moriello. Con Ordinanza n. 00868/2012 del 20/06/2012 il TAR Campania ha accolto l’ennesimo ricorso del già Presidente Giovanni Moriello sospendendo l’atto di nomina della Regione Campania di Vito Busillo alla guida dell’Ente Parco.
In realtà lo stesso Moriello aveva diffidato con nota prot. 77 del 09/03/2012 la Regione Campania e le sue propaggini amministrative, dall’adottare il provvedimento che si era rivelato palesemente illegittimo.
La ingiustificata caparbietà della giunta regionale si è rivelata fallimentare su tutti i fronti.
Eppure lo stesso On. Umberto del Basso De caro aveva presentato interrogazione in Consiglio Regionale per avvertire la Giunta dell’enorme figuraccia amministrativa che andava maturando, nonostante il vento in poppa manifestato da taluni assessori regionali.
Moriello è fortemente dispiaciuto da questa lunga ed estenuante storia che ha visto, fino ad ora, 23 mesi di presidenza e 21 ricorsi vinti da parte dei presidenti nominati nel 2010, con tutte le conseguenze economiche che ne derivano, specie in questo periodo di recessione economica.
“La vicenda mi addolora – afferma – per come siamo stati trattati dal punto di vista personale. Io non credo – aggiunge – che rappresentare un Ente pubblico debba diventare un gioco sulla pelle degli altri e, soprattutto, con i soldi dei cittadini. La cosa pubblica va condivisa con spirito cooperativo e non con uno spocchioso costrutto prelativo. Caldoro è costretto a prendere atto delle inconsistenti soluzioni che propone in Giunta. Spiace che siano i giudici amministrativi a dover correggere le procedure di questa giunta regionale e non i suoi numerosi e qualificati collaboratori amministrativi e legali.”
Diventa ora tangibile la ragione per la quale esiste, in Campania, un vuoto oramai incolmabile di direzione politica ed economica dei nostri territori. Ne sono prova i vari tentativi di spesa dei fondi strutturali: per bypassare la gestione unitaria in capo ai parchi, ad esempio dei fondi PIRAP, ci si è inventati una eccentrica procedura di finanziamento ove si rischia, peraltro, di non assicurare il finanziamento di progetti concordati e sottoscritti con intese locali, come pure è riportato nell’ultimo decreto dirigenziale in cui si afferma testualmente che … saranno ammessi a finanziamento nel rispetto delle limitazioni previste dai singoli bandi … , ivi compreso quella relativa al numero massimo di progetti ammissibili a finanziamento.
Siamo alla barbarie amministrativa ma ci difenderemo fino alla fine, nell’interesse esclusivo delle comunità del Parco e nonostante i giochetti di questa classe dirigente Campana.