Marilina Mucci. Il 12 e 13 giugno del 2011 una grande mobilitazione popolare dal basso, formata da una rete di comitati di cittadini radicata in tutta Italia, ha portato 28 milioni di Italiani a votare per i referendum. Oltre il 95% di essi hanno detto no alla privatizzazione dell’acqua e dei servizi pubblici e no al profitto per i privati sulla gestione dell’acqua.
E’ stato un momento di grande esplosione democratica dove il popolo si è ripreso il diritto di decidere della propria vita e del proprio futuro!
A distanza di un anno, tutte le forze politiche presenti oggi in Parlamento, comprese quelle che si sono accodate alla campagna referendaria nell’ultima settimana, hanno fatto e stanno facendo di tutto per affossare i referendum.
A livello locale i Sindaci degli ATO che decidono sulle tariffe, hanno riconfermato anche per il 2012 le tariffe con la ‘’remunerazione del capitale investito’’ e molti Comuni continuano ad avere una gestione del SII con SPA pubbliche o private.
A livello nazionale, il governo Monti ha privatizzato la gestione del servizio idrico affidando la regolazione delle tariffe all’Autorità di vigilanza dell’Energia e del Gas, un’autorità di regolazione di mercato per servizi economicamente rilevanti. La stessa autorità sta ora progettando un metodo tariffario che prevede ancora la remunerazione del capitale investito sotto forma di ‘’tasso di interesse di riferimento come variabile dipendente della solidità patrimoniale’’ .
Vogliamo quindi festeggiare l’anniversario ad un anno dal referendum rilanciando la mobilitazione per la gestione pubblica dell’acqua e di tutti i servizi pubblici locali.
Chiediamo a tutti gli amministratori locali di attivarsi per difendere i beni comuni chiedendo il rispetto dell’esito referendario.
Nonostante molti amministratori della nostra Provincia e dei nostri Comuni abbiano aderito alla campagna referendaria, non abbiamo riscontrato un impegno reale verso la ripubblicizzazione, a parte le solite dichiarazioni mediatiche.
Non serve partecipare a convegni e dichiarare di essere a favore della gestione pubblica e senza SPA, se si continua a non intraprendere iniziative concrete negli atti amministrativi.
I comitati della Provincia di Benevento aderenti al Forum nazionale dei Movimenti per l’Acqua
chiedono
che la politica locale si attivi per ostacolare la privatizzazione del SII, avviare il processo di ripubblicizzazione e assicurare una gestione efficiente e trasparente.
I Comitati rilanciano la mobilitazione cominciando con il chiedere agli amministratori di promuovere l’accesso dei cittadini al diritto all’acqua nei criteri di sicurezza, salubrità ed economicità del servizio reso ai cittadini, così come previsto dalla legislazione vigente.
I sindaci riceveranno, nei prossimi giorni, una richiesta ufficiale da parte dei comitati, che si spera riceva risposta, a dimostrazione della volontà dei nostri politici di voler avviare un reale cambiamento verso una gestione pubblica e partecipata dei beni comuni.