La torre: è finita l'attesa di tempi migliori Mi sarebbe piaciuto partecipare al convegno sulla Torre ma per ovvi motivi logistici non ho potuto. Mi sarebbe piaciuto perché quella Torre, come ricordavo in un mio precedente intervento di un anno fa, Una torre, una storia, un po’ sentimentalmente mi appartiene non solo come ex telesino ma anche come componente del Comitato che salvò quella zona archeologica da una desolante cementificazione. Senza il nostro intervento la Molisud  s.p.a. (un nome un programma)  con sede a Napoli, Via Cilea, capitale versato £ 300.000 (ridicolo anche per quel tempo) avrebbe costruito su quell’area un’azienda, presumibilmente “satellitare”, e la Torre – se non abbattuta –  sarebbe rimasta di certo inglobata nel recinto come rudere indesiderato,  sfiorata pericolosamente dall’andirvieni giornaliero degli autotreni.

Il successo della “battaglia culturale”, come la chiamammo, fu comunicato alla cittadinanza con il volantino che allego. Il nostro compito finì lì, in quell’autunno del 1967, perché da giovani universitari non avevamo alcun potere politico e finanziario per intervenire nella valorizzazione del sito. La lasciammo lì, “salvata da destinazioni anomale e in attesa di tempi migliori”.

Sapere che dopo tanto tempo s’interviene per valorizzare il sito è una notizia che rallegra l’animo e merita attenzione.  La cosa ha interessato anche i telesini, a giudicare dall’attiva partecipazione al dibattito nato su questo sito web sulle origini della torre e sui meriti dei finanziamenti.

Sicuramente il Convegno, vista la partecipazione qualificata dei relatori, ha chiarito tutti i dubbi in merito.

A me che sto lontano, che non sono stato al Convegno e che vivendo altrove non capto le voci della piazza, mi ronza nella testa una frase del volantino scritto da noi 45 anni fa: La zona archeologica e il nostro centro urbano devono fondersi armonicamente per soddisfare le esigenze turistiche di Telese.

Si evince dal comunicato stampa del Comune che più o meno lo stesso concetto è stato espresso 45 anni dopo dagli esponenti politici che hanno partecipato al Convegno.

Certo, sono passati 45 anni da quando è stata salvata dall’abbrutimento e forse un maggiore interessamento da parte di tutte le amministrazioni che si sono succedute avrebbe consentito da decenni alla Torre di svettare maestosa come icona della Telese che fu. Forse anche le difficoltà finanziarie hanno imposto scelte prioritarie diverse. Forse, o forse no. Sono domande che di certo resteranno senza risposte. Oggi il restauro appare comunque una certezza ma non credo che ci si aspetti turisti in fila per visitare la torre e i vicini reperti. La Torre resterà lì soltanto a testimoniare le  lontane origini del paese, impettita e spero illuminata quale bellezza architettonica rispettata dai telesini e dagli  addetti ai lavori. Lei si accontenterebbe di un futuro così, temendo solo che dopo qualche anno non si spengano i riflettori per respingerla nel buio in cui ha vissuto per oltre sei secoli.

La torre: è finita l'attesa di tempi migliori

Aldo Maturo 604 letture al 31/12/2012

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