Ezio Esposito. Convintamente spezzo una lancia … in favore di Giuseppe Di Cerbo, Capogruppo di Minoranza in seno al Consiglio Comunale di Telese. L’amico Di Cerbo ha puntato il dito sul costo dell’IMU voluto dalla Maggioranza, trovando la scelta vessatoria nei confronti dei cittadini. Il mio parere personale, anche senza conoscere quanto graverà l’imposta, è in linea con quello del Di Cerbo e del suo suo Gruppo. In questo caso, la protesta è sacrosanta. Il nostro sindaco Pasquale Carofano, avrebbe dovuto prestare più attenzione alla proposta della Minoranza, anche se in passato la stessa ha assunto posizioni polemiche, discutibili e strumentali.
L’errore, a mio parere, commesso dalla Maggioranza, è stato quello di ignorare lo stato d’animo popolare. Mentre si rincorrono voci, ora dopo ora, dell’immane scempio di denaro pubblico operato da certa classe politica&affiliati, nel mentre ogni giorno i mass media ci sbattono sotto gli occhi l’altro massacro di denaro pubblico sperperato in opere pubbliche mai utilizzate e ora diroccate, stese a macchia d’olio su tutto il territorio nazionale; mentre la corruzione più ignobile dilaga in tutti i settori della vita nazionale e mafie, colletti bianchi e amministratori locali si arricchiscono a spese degli amministrati una maggioranza accorta avrebbe dovuto capire che l’IMU sulla prima casa è una tassa insopportabile non in quanto tale, ma perché sommata ad altre 50 tasse e balzelli che il Governo Centrale ha fatto all’improvviso grandinare sul groppone dei contribuenti Italiani senza cercare altre soluzioni.
Molto opportunamente, e sembra fatto apposta, l’INPS ha fatto sapere che il 42,2% dei salariati e pensionati nostrani vivono con un reddito mensile al di sotto dei 1.000 (mille) euro…
D’altronde gli esempi ‘NO-IMU’ erano arrivati da migliaia di Sindaci ed Amministratori locali, da parlamentari e da presidenti di Regione, più solleciti nel capire che le prime case sono frutto di anni di lavoro, sacrifici, rinuncia e di risparmio accumulato mese per mese e anno dopo anno.
Ancora, mentre viene consentito ad un Presidente della Camera di avere un fotografo personale che lo immortala, novello cesare, di spendere 200.000 euro dei contribuenti in fotografie ritoccate con la grafica computerizzata per stirare le rughe vi sono migliaia di persone che per mangiare un piatto caldo debbono andare alle mense del volontariato.
Un barbiere, un pianista, una ‘tastierista’ e Dio sa chi altri ancora, arrivati, chissà come, alla Camera dei Deputati o a Montecitorio chissà intascano mensilmente oltre 100 volte il salario di un metalmeccanico, altri italiani si alzano la mattina e non sanno cosa fare perché sono stati licenziati, la fabbrica è fallita, hanno perso la liquidazione e l’imprenditore si è impiccato.
Allora, nessuno di questi Signori profittatori ha mai sentito parlare del Fordismo? Henry Ford, uno dei più più illuminati imprenditori al mondo, per sua scelta prendeva la paga 40 volte superiore al salario del suo operaio meno pagato. Vallo a dire a questi Signori che hanno la possibilità di immergere le braccia nel forziere del denaro pubblico, mentre in Borsa, gli squali alla Soros, in certi giorni, movimentano capitali dieci volte superiori al Prodotto Nazionale Lordo mondiale!
Infine, grazie al Ministro Giarda abbiamo potuto sapere che, con l’aiuto di un altro tecnico venuto da fuori – Bondi – che è pronto il taglio di 100MLD da sottrarre allo spreco e altri 300MLD sono allo studio. Deo Gratias. Allora, a cosa è servito mettere una tassa sulla prima casa degli italiani?
Diceva il buon Mao: “in pianura non è reato soffiare sulle braci per far brillare alte le fiamme”. In parole povere una ribellione popolare è sempre dietro l’angolo.
e.e.
Nota: al mio amico Peter, Ragioniere, debbo un omaggio: I FASCISTI NON RUBAVANO.