
Costantino Caturano. Basta alle vendite aggressive per telefono e basta con i codici di autoregolamentazione delle imprese, che non portano da nessuna parte. La regolamentazione delle vendite a distanza va rivista con tutti i soggetti coinvolti, compresi i consumatori.
Nella provincia sannita è ormai noto come la vendita a distanza dei servizi, soprattutto via telefono, viene condotta in maniera aggressiva nei confronti del consumatore. E’ da tempo che molti cittadini denunciano pratiche commerciali scorrette o rimangono vittime di attivazioni di servizi ed offerte mai richieste e/o diverse da quelle proposte da operatori telefonici. Negli ultimi mesi tale problematica sta interessando sempre più utenti, così come ci segnala l’Adiconsum della provincia di Benevento, che si recano presso le sedi dell’associazione di difesa dei consumatori per chiedere assistenza ed informazioni.
A questa pratica da Far West – afferma Costantino Caturano, Segretario Generale Adiconsum – ci stiamo opponendo da tempo in tutte le audizioni presso l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, proponendo di abolire l’accettazione del contratto alla prima telefonata, ricevendo sempre dalle aziende, come unica risposta, la stesura di un Codice di Autoregolamentazione. Tutto questo con il beneplacet dell’AGCOM. Stesso copione si è ripresentato per il Registro delle Opposizioni, che avrebbe dovuto dare soluzione al problema delle telefonate aggressive anche nella nostra provincia.
Al malfunzionamento del Registro gestito dalla Fondazione Ugo Bordoni – dichiara Caturano – denunciato non solo da Adiconsum ma anche dal Garante della Privacy, le aziende, telefoniche ed energetiche, anche in questa occasione hanno avanzato come unica soluzione sempre quella di predisporre un codice di autoregolamentazione che però non risolve assolutamente le varie problematiche ed abusi. Stavolta con il beneplacet della Fondazione Bordoni.
Il fatto è grave, sia perché si conferma l’inadeguatezza dei Codici di Autoregolamentazione a risolvere il contenzioso con i consumatori, come da noi più volte denunciato, sia perché la Fondazione Bordoni è un organismo direttamente legato al Ministero dello Sviluppo economico che non dovrebbe siglare accordi con le aziende causa dei disservizi. Purtroppo questa è la conseguenza del nuovo corso della Fondazione che ha annullato tutti i rapporti con le Associazioni Consumatori.
Per Adiconsum – conclude Caturano – la regolamentazione delle vendite a distanza va rivista e meglio normata nel suo insieme (compreso l’e-commerce), evitando regolamenti di settore che ne vanifichino l’efficacia.
Ovviamente per far questo tutti gli organi di controllo devono avere al loro interno la rappresentatività di tutte le parti interessate, compresi i consumatori. Su tale questione, diventata insopportabile ed assurda anche in provincia di Benevento, abbiamo chiesto, in sinergia con la struttura nazionale dell’Adiconsum, che venga recepita al più presto la Direttiva europea 2011/83/UE, che introduce nuove regole a tutela del consumatore, in modo da intervenire il prima possibile con una regolamentazione certa e di sistema sulle vendite a distanza