Un evento storico per CerretoLorenzo Morone. In data 14 marzo 2012 ho sottoscritto un Protocollo d’Intesa con il “DIPARTIMENTO DI STUDI DELLE COMPONENTI CULTURALI DEL TERRITORIO” afferente alla  SECONDA UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI NAPOLI,per avviare “LA REALIZZAZIONE DELLE OPERE DI SCAVO ARCHEOLOGICO, RESTAURO E VALORIZZAZIONE DEL CENTRO MEDIOEVALE DI CERRETO SANNITA”.

Per effetto di questo atto il Comune di Cerreto e l’Università degli studi di Napoli, inizieranno un programma di recupero  del centro Medioevale che diverrà sito di studio e ricerca per gli studenti della Facoltà di Archeologia cristiana e medioevale. Dopo  oltre 320 anni di abbandono  questa Amministrazione ha dato inizio ad un concreto e serio progetto di recupero archeologico della Cerreto Medioevale, depositaria della nostra memoria storica e delle nostre radici culturali ed umane.

Si apre, dunque, una nuova e straordinaria prospettiva di sviluppo culturale, turistico ed economico per il nostro paese e per  l’intero comprensorio Titernino. Il risultato di oggi è il frutto di una idea e di una volontà progettuale nata nel 2009, allorquando proposi al Consiglio Comunale l’acquisizione al patrimonio pubblico  della Torre Medioevale e  dei terreni circostanti sotto cui è sepolto il cuore dell’antica Cerreto.

Per questo sento il dovere di ringraziare tutti i consiglieri comunali che all’epoca, con il loro voto favorevole,   espresso con delibera consiliare n. 43 del 26 Ottobre 2009, hanno permesso questo storico evento.

ABBIAMO GUARDATO LONTANO E LA STORIA CI HA DATO RAGIONE!

Un sentito ringraziamento, infine, debbo rivolgerlo a coloro che in questi mesi hanno lavorato insieme con me ed all’intera Amministrazione comunale per la realizzazione di questa intesa.

Mi riferisco al Prof. Marcello Rotili, ordinario di  Archeologia Cristiana e Medioevale  presso l’Università di Napoli, all’arch. Giovanni Villani, funzionario della Sovrintendenza di Salerno ed al Consigliere Provinciale Lucio Rubano, che ha promosso e seguito con passione  i tanti e lunghi incontri  istituzionali.

Dalla Casa Comunale, lì 24 marzo 2012  Il Sindaco: Dott. Pasquale Santagata

Nel riportare il comunicato del Sindaco, mi preme precisare alcune cose. Il Prof. Marcello Rotili, che ci ha dato una convinta mano per il “Progetto Cerreto Vecchia” è proprio il figlio di Mario, l’autore di tanti libri sull’arte sannita, quei libri che saranno in dotazione della nostra piccola, ma già grande biblioteca BIBLOS ideata da Antonello Santagata & c. I libri che il papà di Rotili, Mario, già Sindaco di Benevento, ha scritto, hanno costituito una fonte impareggiabile sull’arte sannita e cerretese. Nel suo volume “Arte nel sannio” sono riportate le foto di alcuni albarelli cerretesi, ora custoditi nel deposito del Museo del Sannio. Sono alcuni degli albarelli che abbiamo chiesto alla Provincia, per essere esposti qui da noi, nel nostro Museo in via di adeguamento. Sicuramente, se ci saranno concessi, saranno esposti in un modo degno e sicuro e tale da costituire una vetrina che pubblicizzi anche il Museo del Sannio. Sullo stesso libro erano riportate pure le foto dell'”Ecce homo” e di un “Presepe” inserito in una conchiglia in ceramica, pezzi del ‘700 appartenenti alla favolosa collezione Biondi. Si, proprio quel Salvatore Biondi autore del libro che, come Presidente della Pro Loco, ristampai. Si, proprio quella collezione che, per un pugno di dollari, non fu ritenuto degno investimento culturale dal mondo politico, facendola così disperdere in mille rivoli nelle case d’asta di tutto il mondo. Spero solo che l’errore di allora non si ripeta oggi. Vada a Cerreto ciò che è di Cerreto. Se solo penso che da tempo avremmo potuto avere un museo favoloso, mi vengono i brividi. Se solo penso che qualche anno dopo il sito di Cerreto Vecchia veniva usato per interrarvi un serbatoio idrico, mi viene da piangere.

Arch. Lorenzo Morone-Vice Sindaco

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2 Commenti

  1. Grazie. E’ un augurio bellissimo. Solo unendo le nostre forze, che sono notevoli,potremo fare un grosso balzo in aventi nel campo del turismo culturale. E non per questo meno redditizio delle altre forme.

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