
Daniela Santagata. Giovedì, 15 marzo 2012, c.m., si terrà la Conferenza dei Servizi per sanare le presunte irregolarità dell’immobile acquistato dall’ASL a Telese Terme, e quindi a breve ci saranno le dovute ed attese risposte.
E’ sbagliato spostare i servizi ASL presso l’Ospedale di Cerreto Sannita?Fu davvero negativa la scelta di collocarvi l’Ospedale stesso, anziché privilegiare come luogo più idoneo la cittadina termale di Telese Terme?
Rispondiamo a tutte queste domande con ordine e razionalità.
La decisione di spostare o meno i servizi ASL, da Telese Terme, è una scelta che deve essere fatta con serenità e trasparenza, poichè nella suddetta cittadina termale i servizi, sono organizzati in due strutture affittate, affrontando costi considerevoli, che superano i 150.000,00 euro all’anno, ed i suddetti servizi sono collocati, quindi, non in un’unica struttura, così come avviene in altri distretti sanitari.
La scelta di collocare l’Ospedale “S. Maria delle Grazie” a Cerreto Sannita fu, invece, saggia e razionale, poichè le strutture ospedaliere, hanno bisogno di requisiti tecnici che la cittadina termale, non garantiva e non garantisce ad oggi, per motivi, ovviamente, geografici e morfologici ed anche e soprattutto alla luce degli attuali ed intensi cambiamenti climatici, in progressiva e costante evoluzione, ma che proprio la suddetta specifica ubicazione di quest’ultima, la caratterizza come “cittadina termale”, apprezzata da sempre.
Le strutture di ricovero, costruite a questo scopo, hanno un uso molto antico e sembra che gli ospedali esistessero già in India nel V sec. a.C., e necessitano di varie esigenze e requisiti tecnici, per garantire le dovute prestazioni e la necessaria efficienza, ed in particolare il terreno edificabile, deve essere caratterizzato da quanto segue:
- deve essere ubicato in posizione tranquilla;
- deve essere dimensionato con la possibilità di sviluppo edilizio nei dintorni per l’inserimento di alloggi e di reparti ospedalieri;
- non deve essere influenzato da fattori climatici ed ambientali, quali nebbia, vento, fumo, odori, insetti e quindi aria stagnante e caldo-umida.
Queste tipologie costruttive sono, inoltre, fortemente influenzate dai collegamenti e dai sistemi di accessibilità.
L’Ospedale di Cerreto Sannita è attualmente collegato alla “Bretella” che, ovviamente, necessita delle ulteriori e necessarie fasi di completamento.
E’ molto interessante, infine, fare un’ultima considerazione.
Ogni sette anni, nella vicina Guardia Sanframondi, si celebrano i “Riti Settennali” in onore dell’Assunta. I suddetti Riti Settennali sono una complessa manifestazione religiosa a carattere penitenziale di straordinario fascino ed interesse, che attirano crescenti folle di fedeli, devoti, curiosi, turisti, organi politici e religiosi, sia dai paesi vicinori di Guardia Sanframondi e sia dall’Italia e dall’Estero, ed è impensabile organizzare un simile evento e non poter contare su di una struttura ospedaliera già esistente sul territorio e già dotata di elisuperficie.
Architetto Daniela Santagata
Credo che solo la città Telesia possa essere la sola via di uscita a tutto ciò, con Telese che sia da traino per gli altri comuni con cui si è comprimari, azzerando ogni gerarchia ma fino a quando si rimarrà disuniti, la vedo dura. Stiamo dimenticando che essere uniti si rivela una carta vincente per il territorio.
In fede,
Antonio Castellitto
ero a Pietraroja per lavoro, mentre guidavo pensavo che un cittadino di quelle parti, non può permettersi di arrivare a Benevento o a Sant Agata dei Goti per richiedere un Pronto Soccorso, bensì, già a Telese o secondo me, a Castelvenere, si può pensare ad un progetto di un Polo Sanitario di livello Regionale, raggiungibile da tutti i paesi della vallata con pochissime difficoltà.