San Lorenzello: doveroso intervenire per fornire una corretta informazione

Nicoletta Festa. Poiché a San Lorenzello nell’ultima settimana sono state diffuse notizie false, l’Amministrazione Comunale ritiene doveroso intervenire al fine di fornire una corretta informazione ai cittadini, giustamente destabilizzati da questa vicenda incresciosa. Infatti, l’assunto del ricorso presentato al T.A.R. Campania per ottenere l’annullamento delle operazioni elettorali che si sono svolte il 15 e il 16 maggio 2011, a causa dalla non corrispondenza tra il numero dei votanti (608) e il numero delle schede scrutinate (607), è che non si sia trattato semplicemente di un errore occorso durante le operazioni di voto, ma che la scomparsa della scheda sia dolosa e riconducibile ad atteggiamenti che richiamano la tristemente famosa pratica della “scheda ballerina”.

È legittimo ricorrere quando si ritiene di essere stati danneggiati (ed è doveroso sottolineare che la differenza tra la lista vincente e la seconda è stata di ben 267 voti, a fronte di una sola scheda mancante), ma far passare i laurentini come persone aduse a metodi camorristici, è non solo offensivo, ma avvilente e squalificante per San Lorenzello che, per il sospetto gettato su di esso dai firmatari del ricorso, rischia di conquistare l’onore delle cronache non per essere “dolce nome di luoghi aprichi, d’albe e di tramonti sereni..”, ma per essere un paese di camorra e di camorristi.

Il 1° marzo scorso, si è tenuta l’udienza presso il T.A.R Campania, all’esito della quale i Giudici della II Sezione hanno disposto il supplemento dei istruttoria, fissando la pubblica udienza per il 5 luglio 2012. È falsa, dunque, la notizia che circola in questi giorni nel nostro paese, dello scioglimento del Consiglio Comunale o dell’arrivo di un Commissario Prefettizio. Al momento nessuna decisione è stata presa dai Giudici del T.A.R e, fiduciosa, questa Amministrazione intende proseguire la sua azione nell’attesa che la Giustizia faccia il suo corso. Alla stessa calma ed alla stessa fiducia nella Giustizia invitiamo chi si adopera a spargere nella nostra comunità falsità e bugie, ricordando che se, malauguratamente, San Lorenzello dovesse risultare paese di camorra e di camorristi, la responsabilità non può non gravare su chi ha per diciassette anni amministrato il nostro paese e che non ha combattuto contro l’infiltrazione di questo cancro malefico che potrebbe danneggiare la nostra piccola, operosa, tranquilla comunità per sempre.

 

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2 Commenti

  1. Cara Nicoletta,
    sarebbe bello che tu, come insegnante e Assessore alla Cultura,riconosca che nè questa amministrazione, nè quella precedente, nè quella che tu accusi ha mai stanziato fondi per la scuola, che è il luogo per eccellenza dove si formano i cittadini e si educa alla legalità.C’è un’aula di informatica nella scuola di San Lorenzello nata con i finanziamenti della Comunità Europea, sai per quale scopo? Per ridurre il Digital Divide. Sono anni che chi dovrebbe fare in modo di aprire l’aula al territorio, perchè è per questo che sono stati stanziati i fondi, non lo fa.Ai cittadini di san Lorenzello, e men che meno ai ragazzi e ai bambini, serve un bar o una pizzeria nel presunto museo della ceramica, nè i falsi muretti a secco per le strade rurali, nè il panettone a Natale e l’uovo a Pasqua. Non di solo pane e di altre banalità vive l’uomo…
    Come donna, madre, insegnante, Assessore alla Cultura dovresti tirare l’acqua al tuo mulino, che poi è anche il mio e quello di tutti: la formazione dei giovani. Forse così non ci attireremo addosso il terribile cancro di cui tu parli. Non credi?
    Maria Concetta Ricciardi

  2. Ciao Nicoletta, non entro nel merito delle questioni sinteticamente esposte nella tua lettera con chiarezza perchè non sono a conoscenza delle dinamiche politiche del tuo paese. Voglio tuttavia esprimerti la mia solidarietà perchè ho avuto modo di apprezzare l’impegno che porti avanti con autentica passione nell’esclusivo interesse della comunità . Ti saluto con amicizia e stima.
    Emilio Tazza

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