
Vincenzo Fuschini. Si invia, con richiesta di pubblicazione, l’intervento del consigliere Peppino Di Cerbo a nome del Gruppo Telese Terme 2010 nel consiglio comunale aperto di Sabato 10 marzo 2012. O.d.G. “Distretto Sanitario e connessi servizi in Telese Terme – Incontro con le Istituzioni – Impegni.
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Il nostro Gruppo consiliare ha meditato a lungo su una questione preliminare, riguardante –cioè- la opportunità di partecipare o meno a questo consesso convocato in forma APERTA. Il rispetto per le istituzioni invitate e l’importanza dell’argomento hanno motivato positivamente la nostra presenza, alla quale cerchiamo di dare un contenuto costruttivo.
Mi rivolgerò nel mio intervento, in modo particolare, al nuovo Direttore Generale della ASL ed agli operatori del Distretto, che ringrazio per la loro presenza ed invito a confortare o contraddire le considerazioni che cercherò di sviluppare.
Al Direttore generale, dr. Rossi, cui mi lega una simpatica amicizia datata di almeno 15 anni, mi rivolgo affinché possa trarre elementi utili da questo Consiglio Comunale per orientare le proprie decisioni nel rispetto del principio che la SANITA’ è prima di tutto un SERVIZIO e che, conseguentemente, tutte le decisioni devono tenere alla propria base proprio questo concetto di SERVIZIO.
Non sappiamo, infatti, se ci sono atti ufficiali dai quali emerga che il DISTRETTO SANITARIO di TELESE sarà spostato o STA PER ESSERE SPOSTATO dalla nostra Comunità, forse a Cerreto Sannita. Fatto sta che gli operatori, i cittadini, gli organi di stampa “battono” la notizia, con continue voci che si rincorrono al punto tale che la nostra amministrazione comunale ha convocato l’odierna seduta di consiglio.
Quasi un anno fa, anche il nostro Gruppo consiliare chiese inutilmente la convocazione di un Consiglio Comunale APERTO sulle stesse questioni: ricorderete che all’epoca si discuteva della CHIUSURA (poi avvenuta) dell’Ospedale di Cerreto Sannita e, quindi, del probabile ed ipotizzato trasferimento del Distretto Sanitario o di parte di esso a Cerreto Sannita, quasi come fosse utile per i cittadini e per i servizi una sorta di COMPENSAZIONE.
Anche allora espressi con franchezza, al Commissario della ASL ed in presenza del Sindaco, il concetto basilare che la nostra Comunità non può più tollerare di essere trattata come merce di scambio per qualsiasi questione, soprattutto quando si parla di SERVIZI e di SANITA’.
Il tema dell’Unione dei comuni è attuale ma, caro Sindaco, io chiederei ai comuni vicini, a quelli confinanti con Telese, di SMETTERLA di giocare a sottrarre servizi a Telese Terme, approfittando di una presunta carenza di strutture ed invece di esprimere solidarietà alle proposte della nostra Comunità tendenti a mantenere e rafforzare i servizi a Telese.
La storia si ripete: negli anni ’80, veniva incautamente ed irrazionalmente localizzato un Ospedale a Cerreto Sannita, senza alcuna logica che tenesse minimamente in conto l’efficienza e l’economicità dei servizi sanitari nel comprensorio della Valle telesina. Fatto sta, che a distanza di pochi decenni (circa 30 anni) quella struttura è stata praticamente chiusa ed abbandonata a se stessa. Di cosa dovremmo parlare oggi, se non di analizzare le cause di quel fallimento, della realizzazione di un Ospedale sulla base di motivazioni di convenienza politica o meglio clientelare che hanno dato il risultato che è sotto gli occhi di tutti. Analizzare le CAUSE di quel FALLIMENTO, per non ripetere gli stessi ERRORI.
E’ indiscutibile che quell’Ospedale, realizzato –come pure aveva previsto qualche politico locale agli inizi degli anni 80 – a Telese Terme, sulla Piana, avrebbe avuto ben altro destino e sarebbe stato VERAMENTE a servizio dei cittadini e degli utenti (concetti di efficienza e di economicità dei servizi che riprenderò anche nel corso di questo intervento). Chi ha deciso quella scelta fallimentare ? Diciamocelo apertamente e ricordiamolo a TUTTI NOI: la POLITICA ed i POLITICI, che decisero senza tenere in alcun conto i dati obiettivi ed i pareri degli operatori del settore, dei medici, per intenderci.
TELESE TERME e la Valle telesina pagarono allora e pagano tuttora il prezzo altissimo di decisioni SBAGLIATE e fondate solo su convenienza politica, in CONTRASTO CON le reali esigenze del territorio che dicevano che Telese Terme DOVEVA essere la sede più idonea per la localizzazione dell’Ospedale. QUESTA E’ la STORIA E QUESTI SONO I RISULTATI.
Oggi, A DISTANZA DI ANNI, rischiamo di RIPETERE lo stesso percorso –anche per il Distretto Sanitario- probabilmente con gli stessi esiti disastrosi, frutto di indiscutibili ERRORI DI VALUTAZIONE. La A.S.L. diciamocelo con franchezza, negli ultimi anni, non ha minimamente tenuto in considerazione le esigenze del territorio nell’ambito della programmazione dei servizi, cosicché abbiamo assistito –per anni- alla localizzazione del 118 niente di meno che a CUSANO MUTRI. Quante battaglie (E MI FERMO QUI !) abbiamo fatto per vederlo localizzato in una posizione più centrale !!!
Vogliamo parlare del servizio veterinario del DISTRETTO, trasferito due anni fa da Telese a FAICCHIO senza alcuna considerazione della centralità della localizzazione, della necessità che quel servizio serve 18 comuni di cui Telese è baricentro, del fatto che la ASL aveva un immobile da ristrutturare proprio a Telese, attrezzato con tanto di parcheggio: NIENTE, solo la logica di accontentare le amministrazioni di turno e non tenere minimamente in conto il DIRITTO DEGLI UTENTI A FRUIRE DI SERVIZI IN MANIERA EFFICIENTE ED ECONOMICA.
Perciò, non ci venissero a parlare di risparmi, perché in questi calcoli andrebbero CONSIDERATI ANCHE I COSTI ED I DISAGI CHE SI SCARICANO SUGLI UTENTI E SUI CITTADINI, con risultati che tutti possimo facilmente intuire.
Vogliamo dire della Guardia Medica, di cui Telese è stata inspiegabilmente privata da quattro/cinque anni con un provvedimento di tipo “provvisorio” legato alla agibilità dei locali (che poi è diventato DEFINITIVO –nei fatti), per cui la nostra Comunità è probabilmente l’unico centro termale e turistico d’Italia a non avere neppure la Guardia medica estiva o stagionale. Eppure i locali, gli ambulatori potevano essere disponibili nelle stesse Terme di Telese, a costo zero, senza costi per luce, acqua, riscaldamento, telefono.
DI CHE VOGLIAMO PARLARE, caro Direttore Generale ?
Sono francamente stufo di sentirmi dire che “abbiamo le cliniche a Telese”: la GUARDIA MEDICA è una cosa diversa dal pronto soccorso presso una clinica, per cui le solite litanie che ci sono state opposte nel corso delle nostre proteste dalla dirigenza ASL sono francamente NON CONDIVISIBILI.
Ci sarebbe da dire ancora moltissimo sulla questione, su decisioni che sono apparse in tutta la loro illogicità ed assurdità, accettate dalla nostra popolazione (parlo non solo di quella di Telese ma di tutto il circondario) con rispetto e dignità e non con RASSEGNAZIONE: parlo della soppressione del servizio di RADIOLOGIA a Telese per spostarlo a Cerreto Sannita presso la sede dell’Ospedale: oggi, è chiuso sia da noi che a Cerreto, per cui i cittadini devono rivolgersi a strutture private o spostarsi su Benevento.
Ancora: la soppressione del servizio di LABORATORIO ANALISI senza alcuna ragione di carattere economico o di efficienza. Badi bene il Direttore generale della ASL che i servizi di radiologia e di analisi a Telese Terme facevano i “NUMERI” cioè erano economicamente vantaggiosi per la ASL, con costi sostenibili perché fruiti da una moltitudine di cittadini.
Questi servizi anziché essere potenziati, sono stati fiaccati e logorati, fino a farli scomparire da Telese con scelte che sono sembrate antieconomiche, a volte caratterizzanti situazioni di spreco e, soprattutto, mancato rispetto del diritto del cittadino ad avere servizi efficienti e dignitosi.
Su queste brevi considerazioni chiedo agi operatori sanitari, ai dirigenti medici presenti di DIRE LA LORO, DI ESPRIMERSI in merito a ciò che è avvenuto, non tanto per fare la STORIA ma PER IMPEDIRE DI INSISTERE NEGLI STESSI ERRORI, INCIDENDO SUL DIRITTO DEI CITTADINI AD AVERE SERVIZI EFFICIENTI.
Ma veniamo al punto, alla questione di oggi, al paventato spostamento del distretto o di una parte di esso a Cerreto Sannita che sembrerebbe essere motivato da una carenza strutturale degli immobili della ASL.
L’Ospedale di CERRETO è una struttura sanitaria concepita per SERVIZI RESIDENZIALI: il piano sanitario ha previsto la possibilità di realizzare un HOSPICE per malattie neoplastiche, cioè una struttura destinata ai malati di tumore che potrebbe portare quella struttura a rendere veramente un servizio di cui vi è necessità. MI RISULTA, poi, che sia astato addirittura finanziata la realizzazione di un piccolo OSPEDALE di Comunità; il Primo Soccorso di Cusano Mutri è già stato sistemato nella sede dell’Ospedale di Cerreto. Ci sarebbe la necessità delle Strutture Sanitarie chiamate RSA PER DISABILI che la ASL continua ad autorizzare a privati, quando invece potrebbero farsi a CERRETO. Ma perché puntiamo solo sul Distretto, quale altro “casino” VOGLIAMO FARE ?
Perciò, anche su questa questione non mancano forti perplessità del sottoscritto, ove si consideri che la ASL a Telese è presente con il Distretto da circa 30 anni (prima si chiamava USL 7). Il Distretto serve un bacino di utenza di quasi 60.000 abitanti distribuiti su 18 comuni (Comuni afferenti: Telese Terme, Amorosi, Castelvenere, Cerreto Sannita, Cusano Mutri, Dugenta, Faicchio, Guardia Sanframondi, Limatola, Melizzano, Paupisi, Pietraroja, Puglianello, San Lorenzello, San Lorenzo Maggiore, San Lupo, San Salvatore Telesino, Solopaca). Il baricentro di questo bacino è proprio Telese Terme che è anche il comune più grande e con la DENSITA’ ABITATIVA più alta di tutta la provincia, anche di Benevento città.
TUTTI i comuni sono ben collegati con la nostra cittadina: negli anni sono stati sviluppati e potenziati i collegamenti ed i trasporti pubblici; sono sorte a Telese strutture di servizi, le sanitarie, le banche, gli uffici pubblici (come l’INPS) che in qualche modo hanno attinenza ed affinità con i servizi sanitari.
A proposito di centralità e di efficienza, non a caso, a Telese sono presenti due storiche cliniche private, segnale che quando c’è da investire capitali, il PRIVATO bada all’efficienza, alla REDDITIVITA’ e non alla convenienza politica.
Quindici anni fa, poi, questa tendenza si è rafforzata con la presenza del polo di eccellenza della Clinica Maugeri, con oltre 150 posti letto, il che equivale a dire un ospedale di circa il doppio di quello soppresso di Cerreto e forse più grande di quello, NUOVO, aperto a Sant’Agata dei Goti: con una differenza che a Telese i posti letto sono sempre occupati, ANCHE NELLE CLINICHE, ed in altri posti ci si raccomanda per mandarci qualcuno e far finta che funzioni, in modo da evitarne la chiusura.
A Telese, poi, oltre a questi servizi vi sono gli stabilimenti termali, fruiti da altre migliaia di utenti (circa 25.000 ogni anno con cicli di cura di 12 giorni), per lo più in convenzione con il Servizio Sanitario Nazionale che –attraverso il distretto- disbriga le pratiche connesse alla gestione ed al controllo dei servizi erogati.
Questa, in breve sintesi, la situazione, senza considerare che parallelamente, sono sorte a Telese una serie di strutture private che erogano servizi sanitari in convenzione (laboratori analisi, centri dialisi, studi medici, centri Tac) che trovano il loro spazio economico proprio perché offrono quei servizi che il distretto della ASL ha deciso di non erogare a Telese ed occupano UNO SPAZIO che il servizio pubblico ha deciso di lasciare libero sulla base di proiezioni economiche e valutazioni di convenienza QUANTOMENO DISCUTIBILI.
A Telese operano nel distretto sanitario oltre 100 dipendenti: si dico proprio questo oltre 100 dipendenti (per una spesa che si avvicina ai 4, forse 5 milioni di €uro), dislocati DA SEMPRE in due strutture al limite della fatiscenza (una, in particolare, è stata chiusa da anni) ed insufficienti ad ospitare tutti i servizi, ed in altre strutture affittate.
DISTRIBUIRE il personale in più strutture è stata una SCELTA ANTIECONOMICA se non proprio ridicola, con duplicazioni di spese per contratti per luce, gas, acqua, telefoni, manutenzioni, oltre che scarsa efficienza nell’utilizzo degli operatori (pensate alle CARTE che si spostano da un palazzo all’altro !!) ………… Che spreco !
Negli altri DISTRETTI, il Direttore generale SA BENE come si sono organizzati: proprio nella maniera opposta a quella attualmente operante a Telese. La USL ed il Distretto, in questi 30 anni di presenza a Telese Terme hanno SEMPRE usufruito di immobili in locazione, nel senso che hanno speso INGENTI RISORSE PUBBLICHE in affitti proprio perché le strutture di proprietà erano e sono inadeguate e soprattutto insufficienti. Ancora oggi, la ASL spende qualcosa come circa 150.000 Euro all’anno in affitti a Telese.
Ai cittadini presenti non manca giudizio per verificare o meglio calcolare QUANTO DANARO E’ STATO SPESO IN AFFITTI DALLA ASL nella sola TELESE TERME in circa 30 anni di presenza dei servizi. La conclusione più STUPIDA potrebbe essere quella di dire: andiamo via da Telese anziché quella di capire cosa c’è da fare per migliorare l’efficienza di servizi che HANNO SENSO SOLO SE SONO DISLOCATI A TELESE.
In tutti questi anni, nessuno dei dirigenti della ASL si è posto il problema della antieconomicità degli affitti: tanto si trattava di amministrare il DANARO PUBBLICO. BADATE che le strutture private, invece, bene hanno fatto a pensare ad avere strutture di proprietà: la Gepos, la San Francesco, la Maugeri, sono tutte strutture di proprietà (GUARDA CASO !!) le quali sono state anche radicalmente ristrutturate al punto da offrire servizi in maniera efficiente, adeguata e, soprattutto, dignitosa.
Ora, il punto è proprio questo: per quasi trenta anni a Telese la ASL ha deciso di stare in affitto, fino a quando –pochi anni fa- finalmente è stata assunta la decisione di dotarsi a TELESE di una struttura adeguata, nuova, realizzata ad hoc, sufficientemente ampia, dove concentrare i servizi e gli uffici. In questo modo e – SOLO in questo modo, DICO IO- è stato possibile rallentare il folle e periodico assalto dei comuni vicini ai servizi distrettuali.
Badate che quando dico questo, parlo del servizio veterinario, spostato a Faicchio, NON SO QUANTO A TITOLO GRATUITO: sarebbe interessante saperlo; parlo del Centro Materno Infantile a San Salvatore Telesino: insomma, parlo di un sostanziale smembramento dei servizi distrettuali che contraddice qualsiasi logica di efficienza ed economicità, LADDOVE la tendenza prevalente ASSECONDA LA CONCENTRAZIONE DEI SERVIZI PER OTTENERE ECONOMIE DI SCALA, UNA MAGGIORE PRODUTTIVITA’ DEGLI OPERATORI, SPINGENDO SULLA MODERNIZZAZIONE E SULL’AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA DI SERVIZI A COSTI MOLTO PIU’ RIDOTTI DI QUELLI ATTUALI e con una efficienza che tutti possono facilmente intuire.
Ecco, queste brevi considerazioni, senza alcuna forma di polemica verso alcuno, credo possano orientare il dibattito di questo CONSIGLIO e, nel caso, formare anche la base di una delibera conclusiva di formale atto di impegno a procedere NON SOLO A MENTENERE TUTTI I SERVIZI DISTRETTUALI A TELESE MA AD IMPEGNARSI AD AMPLIARLI ED INCREMENTARLI: prima, PERCHE’ CONVIENE e poi PERCHE’ E’ NECESSARIO.
La discussione sul contratto già sottoscritto dalla Asl con un privato per acquistare un immobile, delle verifiche avviate dal Comune sulla regolarità dei permessi a costruire, della procedura di sanatoria già votata nel Consiglio Comunale del 23 gennaio scorso, francamente ed almeno per la mia conoscenza degli atti, credo che NON siano materia di nostra competenza, almeno fino a quando queste questioni non configurano danni per la comunità (mi riferisco a probabili risarcimenti ed azioni di rivalsa che potrebbero essere avviate).
A noi compete la funzione di dare un indirizzo politico SERIO, FONDATO, MOTIVATO, che, però, DEVE essere rispettato e portato avanti, con celerità e decisione: d’altra parte, i Dirigenti –del Comune e della ASL- sono pagati proprio per prenderle le decisioni e non per attendere.
Spero, perciò, che da questo Consiglio, confermato l’indirizzo degli amministratori di Telese Terme non solo di mantenere il Distretto nel nostro territorio ma di rafforzarlo con nuovi e più efficienti servizi, esso possa essere condiviso dalle istituzioni presenti con atti conseguenti.
Mi permetto di proporre, a nome del gruppo che rappresento, che nella ipotesi di decisioni contrarie agli interessi della nostra Comunità, la nostra cittadina si riservi il diritto NON SOLO DI PROTESTARE ma di SOLLECITARE UNA VERIFICA DEGLI ORGANI GIUDIZIARI e DELLA MAGISTRATURA CONTABILE sulle scelte della ASL degli ultimi 10 anni tese a smantellare i servizi a Telese, perché quanto può avvenire è sicuramente in contrasto con il diritto dei cittadini di avere SERVIZI efficienti, per i quali pagano le tasse. Grazie.-
Peppino Di Cerbo