
Emidio Civitillo. Signor Presidente Cimitile, ho appreso da un manifesto murale della “Provincia di Benevento” che martedì 6 marzo, alle ore 18, (ossia fra qualche giorno) a Cerreto Sannita si terrà un incontro pubblico con le Amministrazioni locali per discutere di “Proposte di sviluppo della Valle Telesina”.
Siccome è previsto, signor Presidente, il Suo intervento a conclusione del dibattito, Le sarei grato se nell’occasione potesse fare anche un po’ il punto della situazione in merito alla messa insicurezza e alla sistemazione della strada provinciale Cerreto Sannita – Cusano Mutri, che sembra diventata una “triste storia infinita”.
È appena il caso di ricordare che dopo anni ed anni di attesa, la sistemazione della strada provinciale Cerreto-Cusano, con particolare riferimento alla messa in sicurezza (anche con una“galleria paramassi”) del tratto a sud della galleria del Monte Cigno, non è stata ancora realizzata.
È anche corsa voce, tempo fa, che i lavori, per circa 4 milioni e mezzo di euro (pari a circa 9 miliardi delle vecchie lire), erano stati appaltati ed era imminente realizzazione degli stessi. Poi non si è saputo più nulla e continua questa “triste storia infinita”.
Alle istanze dei cittadini, espresse in maniera convinta e decisa anche attraverso “Comitati” e “Pro Loco”, è stato risposto con una serie di vuote promesse. Speravamo che i politici ci tenessero quanto meno informati dell’evolversi della situazione, ma a tutt’oggi continuiamo a brancolare nel buio.
Nel corso degli anni abbiamo provato, sempre più, perplessità, delusione e scetticismo.Per questo mi rivolgo a Lei, signor Presidente, fiducioso che ci vorrà dire pubblicamente, dall’alto della Sua carica e della Sua autorevolezza, come stanno le cose e quando i lavori saranno presumibilmente realizzati.
L’antico problema della messa in sicurezza della strada provinciale Cerreto S. – Cusano M. non può non rientrare in un discorso di “prospettive di sviluppo della Valle Telesina”, di cui la Valle del Titerno fa parte.
Dalla alla messa insicurezza e dalla sistemazione di una “infrastruttura di base” (la strada provinciale) dipende non solo il miglioramento delle modeste condizioni di vita delle popolazioni locali, ma anche l’apertura di uno spiraglio alla soluzione del drammatico problema occupazionale (soprattutto dei giovani) attraverso un minimo di sviluppo dell’economia locale.
Con stima,
Emidio Civitillo
Cusano Mutri (BN) – 04 marzo 2012