Alessandro Liverini. Il 18 marzo 1978 venivano uccisi a Milano Fausto Tinelli e Lorenzo “Iaio” Iannucci. I due giovani diciotteni appartenevano a famiglie normali, modeste, umili, operose. L’una originaria del nord est Italia, l’altra proveniente dal sud. Da Telese. Entrambe unite dalla speranza di costruire un’esistenza libera e dignitosa nella Milano degli anni settanta. I due giovani amavano frequentare il centro sociale Leoncavallo, pur non essendone attivisti. Sulla loro morte sono state elaborate diverse teorie sia giudiziarie che giornalistiche, senza, però, mai addivenire ad una “verità” definitiva. Alcuni autori hanno provato ad inserire la morte di Fausto e Iaio nella trama complessa della “strategia della tensione”. Altri hanno, invece, cercato di ricostruire il legame tra il duplice omicidio ed una inchiesta sullo spaccio dell’eroina a Milano che i giovani stavano conducendo proprio in quei mesi. Altri, più fantasiosamente, vi hanno scorto un nesso con il sequestro di Aldo Moro. I due giovani sarebbero stati spettatori di scomode verità, proprio perché la casa di Fausto Tinelli si trovava in via Montenevoso, di fronte ad un covo delle brigate rosse. Altri, infine, hanno provato a legare la triste sorte dei ragazzi ad un più ampio disegno politico di criminalizzazione del movimento della sinistra milanese, che provava, in quegli anni, a svincolarsi dalla spirale del terrorismo rosso e del terrorismo nero. In ogni caso, aleggiano in questo pezzo di storia italiana figure sinistre. Si è parlato di aderenti a gruppi criminali come la banda della Magliana, di servizi segreti deviati, di militanti dell’estrema destra.
Gli unici punti fermi sono la struggente forza d’animo e la dignità attraverso le quali le famiglie di Fausto e Iaio continuano ancora oggi a portare avanti la battaglia della verità.
A loro va l’abbraccio dell’ ANPI – SEZIONE DI TELESE TERME.
L’ ANPI – sezione di Telese Terme è impegnata ad offrire un contributo quotidiano alla causa della democrazia, dello stato di diritto e dei valori della Costituzione. Il 18 marzo non è solo una data, ma è l’occasione per riflettere attentamente sulla nostra storia, consapevoli che la verità è la pietra miliare di ogni società democratica.
Il ricordo di Fausto e Iaio è vivo nei nostri cuori. A Telese Terme nei prossimi mesi saranno poste in essere iniziative per offrire ai giovani telesini l’occasione di conoscere la loro storia.
Ci sia consentito, infine, di rivolgere un omaggio pubblico alla famiglia Iannucci, che tanto ha sofferto in questi anni. I telesini si sono, per molto tempo, disinteressati della loro storia. Oggi, finalmente, in tanti la conoscono ed in tanti ne parlano. Noi continuiamo su questa strada. Noi continuiamo sulla strada della memoria, della verità, della giustizia, della democrazia.