Risposta ad un assessore nominato ma non elettoVincenzo Fuschini. La veemenza delle parole e l’accezione negativa volutamente conferita ai termini a me rivolti dall’illustre “Nominato” palesano distintamente uno stato d’animo burrascoso che, verosimilmente, non è figlio della contingente situazione politica telesina ma di uno stile di vita tutto rivolto alla demonizzazione e screditamento dell’avversario, terreno fertile su cui ha costruito le proprie fortune politiche.

Lo stesso, quindi, rincorso dai fantasmi del passato che lo hanno sempre relegato al ruolo di opposizione, è alla ricerca di nuovi mostri da combattere per imbastire future campagne elettorali sempre tese ad offendere il nemico piuttosto che a dar conto del proprio operato.

Per un sentimento di humana pietas ho riflettuto molto se rispondere all’ingiurio e all’offesa personale che, se proprio gratifica il Nominato, egli avrebbe fatto meglio ad esercitare in un contesto privato, così gli avrei dato il piacere di vedere la mia faccia!

Devo, infatti, confessare che la mia buona educazione, di cui pubblicamente ringrazio i miei genitori – la parte dalla quale provengo -, per quasi una settimana è riuscita a mettere a freno gran parte delle cose che – pur doverose – avrei potuto e dovuto dire in risposta al fumoso e logorroico intervento di un assessore provinciale nominato e non eletto.

La mia formazione di studi ha volutamente tralasciato i testi di Gramsci e Tolstoy; la  frequenza del Liceo Scientifico e lo studio della filosofia, però, hanno radicato una propensione ed un apprezzamento per quella corrente di pensiero, il pragmatismo, che si caratterizzò proprio come reazione all’intellettualismo dell’Ottocento (che, devo constatare, ancora sopravvive), assumendo, la “pratica” quale criterio di verifica.

A differenza del “Nominato”, sono tendenzialmente e convintamente portato a contrapporre alla  filosofia delle parole, alla semantica (come la chiama lui), la logica dei fatti.

Proprio per essere pragmatico, dico con chiarezza che intendo rispondere ad una tendenziosa ricostruzione di fatti e circostanze, condivisa da una tifoseria, per mia “fortuna” contraddistinta, tra gli altri, anche da chi la legalità è chiamato a giustificarla nelle aule di tribunale (o fa comodo alla propaganda che siano note solo le vicende giudiziarie dell’ex sindaco?). In un piccolo paese,  ……. ci conosciamo tutti!

Per tornare all’assessore nominato, la sua lettera aperta è sembrata la rabbiosa scelta di dare “fuoco alle polveri” in una notte fredda e di termosifoni spenti, finalizzata ad alzare una cortina di fumo sulle tante e mirabolanti promesse del programma elettorale sbandierato e propinato ai cittadini di Telese Terme due anni fa, attoniti – questi ultimi – dell’ineluttabile fallimento della Amministrazione della quale è vicesindaco e del “nullismo” che la caratterizza (per utilizzare un termine caro a Giovanni Tommaselli e ad un cospicuo gruppo di candidati della sua stessa lista che hanno prontamente e pubblicamente preso le distanze dall’inconsistente azione dell’amministrazione comunale).

Ad ogni modo vengo al dunque, ed affronto la prima questione, riguardante la mia storia personale, la storia di chi, devo, mio malgrado, spiegare al Nominato, laureato in geologia presso La Sapienza con il massimo dei voti, cultore della materia e destinatario di numerose borse di studio universitarie e post-universitarie, svolge un rispettabile lavoro di dipendente pubblico del ruolo tecnico dell’Autorità di Bacino.

Viceversa, non conosco l’attività, il mestiere, l’occupazione del Nominato, se non quella della politica di mestiere, appunto, cioè quella strapagata con i soldi dei contribuenti, che tanto fastidio provoca agli italiani (il mio reddito è la metà del tuo).

Sotto altro profilo, mi viene da ricordare all’assessore che sarà stato anche il 4° eletto nelle elezioni amministrative del 2004 ed il 1° eletto in quelle del  2010; dimentica, però, un “piccolo e non trascurabile” particolare che, con la sua oramai nota saccenza, ha tendenziosamente omesso: è stato “NOMINATO” assessore provinciale, pur essendo tra gli ULTIMI della lista dei NON eletti dei candidati a sostegno del presidente Cimitile.

In breve, si è ritrovato assessore provinciale, con poco più di 300 voti, a discapito di consiglieri eletti con più di 2500 voti (si, circa dieci volte tanto i suoi consensi, a proposito delle sue lezioni di democrazia metafisica che pensa di  impartire!).

Per sua sfortuna e come confermato dalla sig.ra Cutillo, è arcinoto come e perché sia diventato assessore provinciale, così come è noto che è stato consulente della Commissione Ambiente del Senato (sic!) con una laurea ed un curriculum tutto classico e letterario, con incarico conferito intuitu personae (vedasi: http://it.wikipedia.org/wiki/Intuitu_personae).

Credevo che avesse sufficiente conoscenza della differenza tra “portaborse” e “consulente” e che la sua onestà intellettuale lo portasse naturalmente a spiegare “che c’azzecca” (Di Pietro docet) alla commissione Ambiente del Senato un consulente filosofo – filologo (misteri italiani della Repubblica …. dopo la prima!). E si potrebbe dire ancora.

Non crede che è anche per queste distorsioni (per usare un eufemismo ed essere benevolo potrebbero, altrimenti essere definite semplicemente “sconcezze”!) che il mondo ha disprezzato l’Italia (a proposito del “meretricio” del quale parla, saccente), o credeva di vivere sotto un altro cielo, casomai di colore rossastro, immune da queste chiare ed incontrovertibili verità?

La saggezza popolare avrebbe consigliato di non sputare in cielo…… ma la superbia (http://dizionari.hoepli.it/Dizionario_Italiano/parola/superbia.aspx?idD=1&Query=superbia) è una pessima consigliera.

A proposito della parte nella quale ha sempre ritenuto di essere, non crede il Nominato di aver dimenticato che la gente sappia bene che in Italia non c’é solo chi cambia partito (saltando da un fiore all’altro) ma c’è anche chi (come nel suo caso) cambia solo le sigle agli stessi partiti, come quelle società fallite che riaprono con un altro nome ma sempre con gli stessi soci solo per frodare il fisco e fregare i creditori? E’ stato di Rifondazione Comunista, della Sinistra Unita non so che, di fabbriche di Nichi, di Sinistra e Libertà: ma come si permette di parlare dei partiti degli altri? O Mastella ed il suo partito erano buoni solo quando doveva vincere le elezioni il suo professor Cimitile venuto da lontano, da Pomigliano d’Arco (guarda caso lo stesso paese napoletano di quel Sodano, attuale assessore, anch’egli non eletto e nominato, al comune di Napoli?) e poi ……… W la democrazia, fuori i consiglieri provinciali più votati dal Popolo (vedi Pompilio Forgione) e ……… dentro Barbieri (già Deputato di Forza Italia – partito di Berlusconi e del suo cantore Apicella)!

VOGLIAMO dire veramente da che parte stava o che cosa diceva in quelle ore di crisi alla provincia, dove, anziché dare fondo alla dignità vera e consigliare le dimissioni, si pregava Iddio affinché non si ponesse la parola fine alla giostra dell’Amministrazione Provinciale, con tanto di Direttori Generali a 100.000 Euro all’anno, 11 dirigenti (di cui molti esterni, etc. etc. etc. !), assessori nominati e non eletti?

Se fossimo stati ai tempi di Bettino Craxi … quante monetine all’uscita della Rocca dei Rettori o meglio …. nani e ballerine!

Dov’era la schiena dritta, la coerenza, la morale, la dignità, il “coraggio della politica”…. la DEMOCRAZIA!!!!! (5) (NdR il numero è riportato per giovare il “Signor” anonimo Fuorisede, così potrà evitare di perdere il tempo in altrettanti lezioncine di “assonante” saccenza e continuare a ridere se ne ravvede la triste opportunità). Ho impressione che ci sia un “pizzico” di demagogia nella letterina notturna dell’assessore.

Ma passiamo  alla vicenda del Liceo e del Polo Scolastico. Casca male, proprio male, il Nominato ad insistere con le sue fantasticherie ed a parlare delle qualità di un progetto che era solo nella metafisica acetiana, semplicemente perché non c’era neppure nella forma di progetto definitivo (in proposito, il mio gruppo consiliare ha le risposte alle interrogazioni e gli atti ufficiali della Regione che si farebbe bene a rendere pubblici).

Vuoi vedere che adesso la responsabilità è di Caldoro dopo che il Polo dei fischietti, ad una prima e sommaria verifica amministrativa, è svanito come neve al sole semplicemente perché le regole erano state “fraintese” dall’assessorato di Rifondazione Comunista, retto da tale Gabriele (a proposito di salti e di fiori, in che partito è approdato? Diciamolo senza timore: da Rifondazione Comunista al Partito Democratico, mi pare con tanto di dote di vicende giudiziarie … spero per Lui, come per altri, infondate – sono un garantista IO!!! (3) Ndr. Come sopra).

Quindi, che il progetto del polo scolastico fosse nelle metafisica acetiana non è stato sufficiente: ci volevano atti amministrativi seri e fondati, rispettosi delle procedure che, forse, potevano essere prodotti nel tanto tempo sprecato a parlare, parlare, parlare e ……… fischiettare con i ragazzi …. Capisco: c’era da capitalizzare per la campagna elettorale. Ah, se venisse quel confronto!

Vogliamo passare alla questione dell’isola ecologica di Telese? Ciò che scrive il Nominato è molto preoccupante se non grave: per quanto mi riguarda, non credo sia né possibile né necessario “sistemare” gli “inguacchi del passato”. Ricordo, a tal proposito, che sono stato assessore all’ambiente del comune di Telese Terme fino al settembre 2006 e che gli atti di cui straparla costui, sono successivi a quella data.

Sull’argomento, la sfida la lancio io: affidiamo il passato ed il presente di questa vicenda ad una verifica della Corte dei Conti e vediamo che cosa viene fuori.

Affidiamo alla stessa istituzione anche la verifica di come possano essere programmati simili interventi “riparatori” della Provincia, per “sistemare” non so che e vediamo che viene fuori.

E’ d’accordo il Nominato? O teme di doversi duramente confrontare all’interno della sua amministrazione con chi, infastidito ancora una volta per essere stato apostrofato “Sindaco nominato”, potrebbe far “saltare” il tavolo comunale e la sua sedia di vicesindaco?

A proposito di coerenza: che ne è stata della sua presunta presa di posizione, appresa di recente dai giornali, sulla spesa degli incarichi legali al comune di Telese nei mesi di dicembre e gennaio, sulle liquidazioni, sui pareri scritti prima della loro espressione, sulle spese per consulenze e contratti e sui limiti di legge? O la coerenza dell’assessore nominato e non eletto si zittisce per il timore di prevedibili reazioni o, meglio ancora, dei rimbrotti dei capi del P.D., partito dante causa delle munifiche poltrone di assessore provinciale?

Vogliamo parlare di altro? Mi fermo solo per non diluire troppo l’intervento e non infastidire oltremodo i lettori con altre “chicche” circa incarichi e posticini ad amici degli amici.

Voglio precisare, in ogni caso, soprattutto ad amici, elettori e cittadini che mi hanno manifestato la loro convinta solidarietà in questi giorni, che sono fiero del contributo che ho avuto il piacere e l’onore di mettere a disposizione della nostra bella comunità. Telese Terme, lo sappiano i nostri amministratori, si è contraddistinta, negli anni passati e non per caso, per una indiscutibile crescita socio-economica e culturale, per il reddito medio pro-capite tra i più alti della nostra Provincia, ingenerando una invidia degli altri paesi da far paura. I cittadini di tutte le estrazioni e colore politico sono diventati per anni  i protagonisti della vita politica del nostro paese contro una nomenclatura dei partiti, al cui ricordo tutti rabbrividivano.

Per quanto mi riguarda, continuerò a fare la mia parte e se dimenticano i termosifoni accesi al Liceo come in qualsiasi altro edificio pubblico continuerò a fare il mio dovere di cittadino e di amministratore, denunziando una dimenticanza, che ripeto, mi è sembrata “tutta italiana” senza alcuno spirito critico o di rivalsa verso la preside.

Sia chiaro, però, che per forma mentis sono sempre pronto a qualsiasi confronto ad armi pari con chicchessia ed anch’io coltivo, come il Nostro, qualche piccolo desiderio: vorrei essere già al 2013, alla soppressione (che CONDIVIDO !) delle provincie per conoscere ……………….il futuro (visto che il passato ed il presente l’ho sommariamente tratteggiato).

 

Per i lettori che hanno avuto la pazienza di seguire: “ad majora”.

Vincenzo Fuschini

Pensiero della notte: La superbia è il cavallo dei ricchi: la povera gente è fin troppo onore quando va a piedi (Emilio De Marchi -Demetrio Pianelli)

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