
di Luigi La Monaca. Sarà l’aria che si respira in Italia e, in particolar modo, nelle province del Paese che sta facendo diventare il verbo tagliare il più coniugato in assoluto. E’ di queste ultime ore la notizia che, la Provincia di Benevento, ha deciso di tagliare una quarantina di pini che gravitano sul terreno dell’Ente in Via del Sole. I pini in questione, furono piantati, anche con una cerimonia importante, dagli alunni della scuola elementare Mazzini di Piazza Risorgimento; correva l’anno 1961. Dopo 51 anni, con una superficialità più unica che rara, si decide di mettere fine ai giorni di queste bellissime piante uniche, soprattutto, per la loro età. Ekoclub International è completamente contraria all’abbattimento delle piante in questione e, propone, come accade in ogni parte del mondo, la loro messa in sicurezza. Sarà sufficiente un’accurata potatura che alleggerirà le chiome dei pini e, come insegnano i vecchi contadini, inserire dei sostegni (“supponta”) per favorire la crescita in verticale delle piante e la loro messa in sicurezza. Addirittura, nella Villa Comunale di Benevento, per evitare la potatura di un grosso ramo, il Comune di Benevento, fece ricorso a un supporto in muratura (foto allegata). A compromettere la vita dei pini, non è certo il loro posizionamento ma, purtroppo, la cecità di chi non riesce a capire che cosa significa abbattere una pianta di mezzo secolo di età. Luigi La Monaca, Presidente Provinciale Ekoclub International, fa appello alle numerose associazioni ambientaliste del territorio affinchè anch’esse si muovano in difesa delle povere piante, anche se, in quest’operazione, non guadagneranno contributi da nessuno!
Il Presidente Provinciale di Ekoclub International
È sempre più frequente leggere note di protesta per alberi tagliati o”ridotti in fin di vita” con drastiche quanto incredibili potature su suolo pubblico.
L’argomento è sentitissimo dall’opinione pubblica, che troppe volte assiste a interventi irrazionali e dannosi sugli alberi del verde pubblico, per cui anche nel caso in questione sarebbe opportuno avere spiegazioni chiare, esaurienti e rassicuranti sulla “necessità” di abbattere alberi o di comprometterne comunque l’esistenza con drastiche potature su suolo pubblico.
Recentemente anche a Bocca della Selva si è registrato un fenomeno di sconcertante potatura (con danno irreversibile) dei numerosi faggi secolari lungo il viale principale del noto villaggio turistico di montagna. Il fatto ha sbalordito (e continua a sbalordire) i numerosi visitatori del famoso centro montano.