L’etica del giornalista: l’esempio di Emilio Rossidi Gianni Giletta. Non si vive per avere di più. “Avere di più, per i popoli come per le persone, non è lo scopo ultimo. Ogni crescita è ambivalente. Necessaria, onde permettere all’ uomo di essere più uomo, essa lo riserra come in una prigione, quando diventa il bene supremo che impedisce di guardare oltre. Allora i cuori s’ induriscono e gli spiriti si chiudono, gli uomini non si incontrano più per amicizia, ma spinti dall’ interesse, il quale ha buon giuoco nel metterli gli uni contro gli altri e disunirli”( Populorum Progressio, 1967: 19).

E’ la sfida sociale del nostro tempo, a cui anche e soprattutto il giornalista è chiamato. La tendenza di alcuni media -che si definiscono d’ inchiesta-, è di occuparsi dei conflitti solo quando sono degenerati, dei rifiuti quando le discariche sono piene, dell’ effetto serra quando la natura si ribella. L’ etica del giornalismo ha il compito di fotografare il presente prendendosene carico quotidianamente.

A tal proposito oggi 2 dicembre 2011 alle 17.00, nella Biblioteca del Seminario di Caserta, Piazza Duomo 11, si terra la Lectio inaugurale del Corso di Comunicazione per addetti stampa del terzo settore, ecclesiali ed istituzionali dell’ ISSR ‘San Pietro’ di Caserta su L’ etica del giornalista: l’ esempio di Emilio Rossi. Interverranno: Emmanuele Milano, già direttore Rai; Andrea Melodia, presidente nazionale USCI; Massimo Milone, capo redazione Rai Campania.

Benchè l’ evento non sia proprio dietro l’ angolo e magari lontano dalle nostre piccole realtà della valle, data l’ importanza del tema, viene bene segnalarlo per un pubblico più vasto che volesse partecipare.

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